Avviato nel quartiere Librino il progetto Giovani&Genitori al Centro
di copecooperazionepaesiemergenti
A Librino è partito il progetto “Giovani e Genitori al centro” contro la povertà educativa minorile.
Librino è un quartiere periferico della città di Catania, spesso associato a fatti criminali e devianza minorile. Questo quartiere, nelle intenzioni e nel progetto dell’archistar giapponese Kenzo Tange, sarebbe dovuto essere uno spazio urbano all’avanguardia. Invece, di quel faraonico progetto è rimasto ben poco: palazzoni alti, strade larghe, pochi spazi di aggregazione.
Eppure, qualcosa a Librino si muove. Sono tante le associazioni che sul territorio svolgono un lavoro continuo e costante per sostenere bambini, scuole e famiglie. E proprio dal patto territoriale tra 15 istituti scolastici di diverso ordine e grado, 10 enti del terzo settore, 2 realtà produttive e numerosi singoli individui, prende vita il progetto “Giovani e Genitori al centro”, per affrontare l’emergenza educativa a Librino. Il progetto è inserito nel bando per le comunità educanti dell’Impresa Sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo.
Il progetto
In generale, il progetto Giovani e Genitori al Centro si propone di allargare e potenziare la rete “Polo catanese di educazione interculturale”, attiva dal 2014 nel quartiere di Librino (Catania) per contrastare l’illegalità e prevenire la dispersione scolastica attraverso un patto territoriale tra scuole, associazioni culturali, Ong, comunità di immigrati, Università, realtà produttive e partner internazionali.
Il progetto, che si articolerà nel corso di 30 mesi, è coordinato dal CO.P.E. (Cooperazione Paesi emergenti), Ong nata nel 1983 a Catania che da oltre 40 anni realizza progetti di cooperazione allo sviluppo in diversi paesi africani e non solo. Nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza globale opera da diversi anni in molti istituti scolastici ed è presente anche nel quartiere di Librino dove gestirà un progetto importante e ambizioso. “L’iniziativa – spiega Carmela D’Agostino, responsabile del progetto – intende individuare e formare alcune famiglie perché possano svolgere un ruolo di sentinella sul territorio, agganciando e stimolando la partecipazione di ulteriori famiglie. Per questo motivo saranno avviate attività co-progettate tramite il confronto e la partecipazione attiva di genitori e figli che saranno coinvolti anche nel percorso di riflessione e stipula di un patto di comunità del quartiere. Ciò avrà un ruolo fondamentale per rinsaldare il legame tra gli attori locali e dare una risposta sinergica alla mancanza di opportunità educative al di fuori della scuola”.
Le attività in programma
Nel corso dei 30 mesi tante le iniziative in programma: focus group con attori chiave dei percorsi educativi; laboratori di consultazione, stesura e validazione del Patto Educativo di Librino; lab day, con il supporto metodologico di Codici, giornate di condivisione partecipata, azioni di riqualifica degli spazi pubblici del quartiere e realizzazione del “Giardino dei Sogni” presso gli spazi esterni dell’Ospedale San Marco.
Chi fa parte della rete
Oltre al CO.P.E. della rete fanno parte l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico G. Rodolico – San Marco di Catania, l’I.C. Rita Atria (ex Fontanarossa), l’I.C. De Amicis di Tremestieri Etneo (Ct), il C. D. Teresa di Calcutta, l’Associazione Musicale Etnea, le associazioni Afrodanzando, Talità Kum, Musica Insieme a Librino, Rifiuti Zero Sicilia, Vides Ginestra, organizzazione indipendente Codici Ricerca e Intervento, la Confraternita Misericordia di Librino, il Collegio Maria Ausiliatrice, HdueO sport & animazione a.s.d.