La Costruzione del Patto Educativo di Comunità, un percorso tra Innesti e Galassia.
di asinitas
Il processo di costruzione del Patto educativo di comunità, che coinvolge istituzioni, famiglie, scuole, associazioni e cittadini, e che ha come obiettivo principale il contrasto della povertà educativa, è iniziato nel nostro territorio con il progetto Innesti di comunità. L’aspetto centrale di questo processo è stata la co-progettazione, un lungo e paziente percorso fatto di ascolto, dialogo e, soprattutto, collaborazione. I tavoli di lavoro sono iniziati un paio di anni fa e, dopo una prima fase interlocutoria, sono stati individuati quattro temi fondamentali sui quali concentrare i lavori: intercultura, spazi e servizi, clima, ambiente e territorio, e salute e affettività. Ogni tavolo ha rappresentato un’opportunità per mappare i bisogni del territorio, definire gli obiettivi a breve e medio termine e progettare azioni concrete per rispondere alle sfide quotidiane.
Il progetto Galassia Torpigna si è inserito in questo percorso e ha consentito di approfondire con maggiore cura i temi d’interesse, attraverso ulteriori momenti di incontro. Il progetto ha inoltre saputo rispondere in maniera coesa e tempestiva a un drammatico fatto di cronaca. Il 30 giugno 2024 infatti, alcuni bambini che giocavano a pallone nel parco Sangalli, uno dei pochi spazi verdi d’incontro del quartiere di Tor Pignattara, sono stati offesi con insulti razzisti e le due persone adulte intervenute in loro difesa, sono state aggredite da un gruppo di violenti. In seguito a questo episodio, la comunità ha sentito la necessità di mobilitarsi subito per esprimere la propria solidarietà al quartiere e alle famiglie colpite, partecipando a un presidio solidale indetto a pochi giorni dall’aggressione. Le associazioni partner del progetto Galassia, hanno successivamente pensato di convocare direttamente nel parco due appuntamenti di ascolto e confronto destinati a raccogliere necessità e intenti da far confluire nel Patto educativo, uno a luglio e l’altro a settembre. Il luogo dell’aggressione è diventato dunque lo spazio prioritario nel quale fare incontrare la comunità. Il tema principale emerso è stato la necessità di fare rete e valorizzare la ricchezza culturale, storica e religiosa di Tor Pignattara, spesso ignorata, o peggio ancora romanticizzata dalle narrazioni mainstream. La mancanza di spazi adeguati è emersa come un problema urgente, con un forte appello per la riqualificazione di luoghi come il Parco Sangalli stesso e il bocciofilo lì collocato. Gli interventi hanno anche insistito sulla necessità di un impegno istituzionale per garantire destinazioni d’uso sociali.
Inquadrato in un contesto così concreto, con bisogni e necessità di interventi evidenti, il Patto educativo di comunità non è solo uno strumento formale, ma un vero e proprio processo dinamico che mira a rendere il quartiere, in questo caso Tor Pignattara, un luogo dove la solidarietà, la cooperazione e la cittadinanza attiva siano pratiche quotidiane. Il patto diventa così un modo per mettere in rete le tante realtà già attive nel quartiere, in relazione diretta con le scuole e la pubblica amministrazione, dando vita a progetti e azioni pratiche, che non sono più isolati, ma che si integrano in una visione condivisa del futuro.
Innesti di comunità ha svolto la prima parte del compito, che condurrà alla stesura e firma del Patto, Galassia ha consentito di dedicare maggior tempo alla riflessione sui quattro focus del patto e consentirà la prosecuzione del percorso, ossia l’estensione ad altre scuole del territorio, oltre all’IC Salacone, arrivando ad abbracciare l’intero quartiere, coinvolgendo famiglie, studenti, educatori, associazioni e istituzioni in un lavoro comune, volto a migliorare la qualità della vita e a dare a ogni persona la possibilità di essere protagonista del proprio futuro.
Il processo di co-progettazione e co-programmazione che caratterizza questo patto educativo è l’occasione perfetta per strutturare meglio le sinergie tra le diverse realtà, per creare una rete di supporto solida e duratura che sia in grado di rispondere ai bisogni emergenti e di affrontare le sfide che il quartiere continua a vivere. Un Patto educativo di comunità non è solo un documento, ma un impegno che si traduce in azioni concrete, con l’intento di rendere il territorio nel quale si applica un luogo dove nessuna persona è lasciata indietro.