Portare sul palco la propria vita per denunciare la voglia di riscatto.
Sei ragazzi, seguiti dal Centro Chiccolino e dalla compagnia teatrale Senza Piume, hanno messo in scena le loro vite per sottolineare i pregiudizi grazie al Teatro dell’Oppresso.
Un posto di blocco, in cui le forze dell’ordine parlano ad alta voce dei precedenti penali di uno dei passeggeri dell’auto fermata, senza curarsi di cosa prova il diretto interessato e senza chiedersi cosa sanno quei passeggeri della sua storia; un furto in classe per il quale il docente accusa lo studente più problematico, quello che era già stato condannato per un reato simile, salvo poi scoprire che il portafogli scomparso era stato dimenticato a casa.
Stigmatizzazione, pregiudizio (per cui se hai sbagliato una volta sbaglierai sempre), violazione della privacy. Sono questi i temi al centro delle due storie che sei ragazzi seguiti dal Centro diurno Chiccolino, hanno portato sul palco dell’Istituto Salesiano “Redentore” di Bari, nell’ambito del progetto “FARE – Futuro d’autore”, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e che vede come capofila proprio l’Istituto Redentore.
In pieno svolgimento, tra Bari Bitonto Giovinazzo e Molfetta, il progetto si pone l’obiettivo di insegnare ai ragazzi a rischio, il modo di svincolarsi da un destino che sembra già tracciato rendendoli “liberi e autori della propria vita”. Nello spettacolo, messo in scena grazie alla tecnica del Teatro dell’Oppresso, i protagonisti hanno potuto interagire e confrontarsi con il pubblico, si sono messi nei panni di tutti i personaggi delle storie, si sono difesi, hanno cambiato il finale degli episodi raccontati, così come vorrebbero cambiare il finale delle proprie vite.
<<FARE – Futuro d’autore – ha dichiarato Pia Antonaci responsabile di progetto della cooperativa sociale Sinergia – sta offrendo, ai ragazzi coinvolti e alla comunità educante, l’opportunità di confrontarsi con la realtà in una maniera diversa e “aperta” a diverse letture, a diversi scenari, a diverse opportunità. Storytelling, narrazione, teatro, le prime formule adottate per coinvolgere i ragazzi in un percorso di autoconsapevolezza, responsabilità e autorialità, della propria vita e del proprio futuro. Storie di discriminazione, devianza, vulnerabilità sociale hanno trovato spazio nei diversi appuntamenti realizzati da maggio scorso ad oggi, con una partecipazione attenta e consapevole dei minori coinvolti nella riflessione e narrazione del vissuto giovanile, e con importanti interrogativi posti alla “componente adulta” delle nostre comunità su quali possibili strategie attivare per raggiungere i ragazzi e rispondere ai loro bisogni>>.
<<La progettualità di FARE – Futuro D’Autore – ha sostenuto Raffaele Diomede
responsabile del Centro diurno polifunzionale Chiccolino – ha consentito, attraverso l’intervento multidisciplinare degli enti partners, di porre al centro dei percorsi proposti a favore dei minori autori di reato, il concetto di “riparazione”. Un concetto in cui gli stessi minori diventano protagonisti del loro cambiamento e della rigenerazione del loro territorio tracciando nuovi percorsi valoriali per un meraviglioso futuro d’autore>>.
Il lavoro fatto, che si spera di portare nelle scuole e che incastra la scrittura e la prova attoriale dell’improvvisazione, rende protagonisti – insieme – gli oppressi e gli oppressori per esprimere il dualismo che vivono i ragazzi che entrano nel sistema della giustizia penale minorile e che troppo spesso dopo aver scontato la pena, da oppressori diventano oppressi. Un risultato lucido e critico, raggiunto grazie alla collaborazione tra cooperativa sociale Sinergia, la comunità educativa per minori dell’Area Penale “Chiccolino” e la compagnia teatrale Senza Piume.
<<Il teatro e lo storytelling – ha affermato Damiano Nirchio, cofondatore della Compagnia teatrale Senza Piume – rimangono uno strumento formidabile per restituire autorialità a chi l’ha perduta. La vera sfida è rimanere “autori” non più solo di reato, ma del proprio progetto di vita in una comunità più ampia>>.
<<Come Redentore siamo onorati di poter essere capofila di questo progetto che parla di educazione, parla di cultura, parla di giovani e parla di futuro che ha già le radici nel presente – ha detto don Giuseppe Russo, direttore dell’oratorio dell’istituto Redentore – Il futuro di cui parliamo in questo progetto è tracciato da loro stessi con ottimismo, dai loro sogni, dalle loro speranze>>.
Il progetto FARE-Futuro d’autore è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org