Il mare serve… per unire le isole!

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Le educatrici di Mondo Aperto hanno accompagnato otto ragazzi all’evento intergenerazionale dedicato al mare, organizzato al castello di Lerici per il compleanno di Futuro Aperto: due anni di progetto festeggiati con un laboratorio stimolante, che ha unito adulti e giovani, favorendo il dialogo tra le generazioni.

Tanti partner presenti con operatori ed adolescenti, per continuare a tessere legami e collaborazioni, che rappresentano uno dei tanti punti di forza del programma quadriennale contro la povertà educativa.

La giornata si è sviluppata in modo dinamico e i ragazzi hanno apprezzato, particolarmente, la location: la terrazza del castello di Lerici in tutto il suo splendore! Le temperature primaverili hanno contribuito alla buona riuscita del pomeriggio e i primi giochi in movimento – che si sono svolti all’aperto – hanno permesso di rompere il ghiaccio, di sciogliere timori e fare squadra!

I partecipanti hanno ascoltato, poi, il momento del dibattito, intervallato da video. È stato sorprendente percepire quanto fossero sfaccettati i punti di vista dei vari relatori, che hanno affrontato il tema del mare. Il mare può essere sport… può essere lavoro… può essere divertimento… può essere paura… inquinamento… quante cose può essere il mare?

Com’è profondo il mare

Al termine, la parte più interessante: i tavoli per discutere sul tema del mare. Che cosa rappresenta per te il mare oggi? Che cosa può rappresentare per il tuo futuro? Grandi e piccoli si sono aperti e messi in gioco per raccontare le proprie emozioni e percezioni.

Il mare è… la paura del fondale che non vedo… giocare in spiaggia con gli amici… la mia voglia di imparare a nuotare… pace… infinito… paesaggio dell’anima… privilegio di pochi…

E tante altre riflessioni sono state condivise… Vivresti mai in una città senza il mare? Il mare è uguale in tutto il mondo?

A volte, si viaggia da un mare all’altro ed è quello che ci racconta M., che è passato dall’Oceano Atlantico al Mar Mediterraneo, dalla Repubblica Dominicana alla Liguria, e che il mare qui fatica ancora a riconoscerlo, come se fosse un elemento estraneo, nuovo, di un paesaggio che per adesso non riesce ad accettare.

Arriva il momento finale dei post-it con i pensieri e i disegni e chiediamo a D. di disegnare qualcosa che racconti come vive il mare. Ci disegna un’isola e dice: “Questa sono io”… “E il mare dov’è?”, le chiediamo… “Il mare è tutt’intorno… il mare serve per unire le isole tra loro… altrimenti rimarrebbero per sempre sole”.

Crediamo che il mare abbia avuto questo potere anche venerdì e che ci abbia unito per qualche ora, tutti insieme, dalla generazione Z ai boomers, pronti a parlare, confrontarsi, giocare!

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