Dalle grotte al cielo
di auroradomus
Che cosa potrebbe superare un paese sull’acqua? Forse, una città costruita nell’aria. Ma ad Equi Terme si può anche volare in teleferica! In un afoso venerdì di luglio, la cooperativa sociale Aurora Domus ha accompagnato un gruppo di ragazzi di Futuro Aperto nel “cuore di marmo” delle Apuane, dove le acque curative alimentano, da secoli, le terme. E dove, anche in estate, soffia una brezza di montagna, grazie alla vicinanza con il Pizzo d’Uccello, la vetta che domina la Valle del Lucido.
Grazie all’escursione, quindici adolescenti, provenienti dalla Cittadella della Pace di Pegazzano e dal Centro di accoglienza straordinaria di Ceparana (SP), assieme agli amici di Mondo Aperto, hanno visitato, per la prima volta, un territorio della Lunigiana apprezzato già dagli antichi Romani, riportando impressioni positive.
Inizialmente, Matteo, educatore di Aurora Domus, ha condotto la comitiva alla grotta carsica, dove Francesca e Luca, professionisti del Geo-Archeo-Adventure Park, hanno fatto da guida, in un’escursione tra terra e cielo.
Ogni giovane, munito di caschetto e di luce frontale, è entrato con stupore nel sotterraneo, modellato nel corso di milioni di anni dall’azione dell’acqua. Tra pozzi, gallerie e ambienti adorni di stalattiti, stalagmiti e ogni forma di concrezione naturale, Luca ha spiegato come la grotta sia stata scoperta, già nel 1.700, dal naturalista Antonio Vallisneri.
Oggi, qua dentro, gli studiosi praticano la “speleo-avventura”, una vera e propria arrampicata, tra muri alti più di 70 metri e senza illuminazione. Nel mese di dicembre, all’ingresso della grotta e in paese, si allestisce il tradizionale presepe vivente, meta di visitatori da tante province limitrofe.
Più tardi, Francesca ha condotto gli adolescenti in un’impresa emozionante, un’esperienza che nessuno aveva mai vissuto, in precedenza: la Zipline delle Aquile, un volo di 200 metri in teleferica, con carrucola, volteggiando a 20 metri di altezza sopra il torrente Fagli e le sue “Marmitte dei giganti”. Paura, curiosità e tanta adrenalina, prima di calarsi! Una sensazione di leggerezza, ma anche di sinergia con l’ambiente, hanno testimoniato i ragazzi.
Per recuperare le forze, dopo il movimento, educatori e bambini hanno pranzato al sacco nel parco, sotto i gazebo, assaggiando l’acqua fresca di Equi. Nel pomeriggio, non è mancata una tappa ai “bozzetti”, tratto del torrente Catenella, dove si incontrano pozze termali, in una natura quasi incontaminata, con il forte profumo di zolfo. Qui tutti in acqua a giocare a palla, o al fresco sotto gli alberi. Infine, un salto al bar del ristorante ed albergo “La Posta” per la merenda e fare, poi, rientro a casa. Ancora una giornata offerta ai ragazzi di Futuro Aperto, un’occasione di incontro e di conoscenza della “bellezza sotto casa”.
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