La Comunità Educante: un percorso per il bene comune

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Cos’è una comunità educante?

La comunità educante rappresenta un modello di collaborazione attiva tra diversi soggetti di un territorio, che si impegnano collettivamente per il benessere educativo e sociale dei più giovani. Non è un concetto astratto, ma una realtà concreta che prende forma attraverso l’interazione tra scuole, enti del terzo settore, genitori e abitanti, ognuno dei quali contribuisce con le proprie risorse e competenze a migliorare la qualità della vita e delle opportunità nel contesto in cui vivono. 

Nel quartiere Kalsa-Sant’Erasmo di Palermo, la comunità educante è nata in modo spontaneo, grazie all’impegno di diverse realtà che da anni lavorano insieme per rigenerare spazi pubblici e promuovere un’innovazione sociale basata sulla co-progettazione. Progetti di rigenerazione urbana, interventi partecipati degli abitanti e mobilitazioni dei genitori sono alcune delle iniziative che hanno contribuito alla nascita di una vera e propria comunità educante. 

In questo contesto, lo spazio pubblico diventa il simbolo della lotta alle disuguaglianze sociali e del mutualismo. Attraverso processi di partecipazione attiva, i bambini e le bambine sono coinvolti nella co-progettazione di spazi aperti, come le aree verdi e il campetto sportivo, dando loro la possibilità di essere protagonisti del proprio territorio. Allo stesso modo, gli adulti partecipano a incontri one-to-one e momenti collettivi per decidere insieme come migliorare il quartiere.

Un percorso che viene da lontano

La storia di questa comunità educante risale al 2013, quando il Comune di Palermo propose un progetto di restyling di Piazza Magione, che prevedeva l’eliminazione di alcune aree verdi e del campetto di calcio. Questo progetto trovò subito l’opposizione di associazioni locali, la scuola e i residenti, che si unirono per difendere quegli spazi, così importanti per la comunità. Da questa mobilitazione sono nati eventi pubblici, laboratori di progettazione partecipata e incontri con le amministrazioni locali che hanno portato al mantenimento degli spazi verdi e alla riqualificazione del campetto.

Nel 2017 è nato il Patto per il territorio Stazione Magione Kalsa firmato dalla scuola, dalle associazioni e dal Sindaco, a partire dalla proposta di gestione condivisa della Palestra San Basilio di Piazza Magione.

Negli anni, la Comunità ha continuato a prendersi cura della piazza, promuovendo attività ricreative e culturali, e mantenendo uno spirito di dialogo e collaborazione.

Sfide e opportunità

Come in ogni processo comunitario non mancano le sfide, ma le difficoltà sono sempre state affrontate in un’ottica inclusiva, attraverso il dialogo e la costruzione di relazioni di fiducia. 

La pandemia ha ulteriormente messo alla prova la comunità, soprattutto le famiglie che vivono in condizioni di disagio sociale ed economico. In risposta, la comunità educante si è mobilitata per garantire il supporto ai più bisognosi, organizzando distribuzioni di pasti, kit didattici e dispositivi per la didattica a distanza. Questo impegno collettivo ha rafforzato il senso di appartenenza e responsabilità verso il quartiere.

Oggi, nuovi soggetti si affacciano sul territorio, con spazi dedicati al teatro e alla cultura che arricchiscono ulteriormente l’offerta del quartiere. La comunità educante si espande, integrando nuove realtà e proseguendo il percorso di trasformazione, con l’obiettivo di creare un territorio più equo, partecipato e inclusivo.

La comunità educante è, in definitiva, il frutto di una rete di relazioni, di una visione condivisa e di un impegno continuo verso il bene comune. È un luogo di crescita reciproca, in cui ognuno contribuisce con le proprie capacità, per costruire un futuro migliore per tutti.

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