Accademia dei Pirati Tou.Play: Manifesto Ludopedagico

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La Pedagogia del Pirata: Nuovi Confini di Crescita

Il Pirata è una figura che evoca avventura, coraggio e sfida alle regole. Non segue le rotte tradizionali: esplora l’ignoto, affronta l’imprevisto e si avventura in territori inesplorati per veleggiare verso il proprio sogno. Ogni volta che sale a bordo di una nave, sa che potrà affrontare la tempesta della vita: ecco perché cerca compagni di viaggio per formare la sua ciurma.

Allo stesso modo, la pedagogia del Pirata ci invita a uscire dalla zona di comfort, rompendo con schemi rigidi per abbracciare l’imprevisto e il potenziale di ogni esperienza.

Dal 2016, l’Associazione Tou.Play lavora su questa metafora per rappresentare un approccio innovativo, creativo e non convenzionale all’apprendimento. Ma come si collega il pirata al ruolo di insegnanti, genitori, educatori e youth workers? E quali spunti offre questa immagine per ripensare i processi di apprendimento? Ce lo racconta Andrea Natale, Ludopedagogista e Capitano dell’Accademia dei Pirati Tou.Play.

1. Il Pirata: Colui che traccia nuove Rotte

Il Pirata mette in discussione l’autorità dei metodi tradizionali. Invece di seguire una “mappa” predefinita, costruisce un percorso personalizzato, adattandolo ai bisogni e agli interessi. Questo significa:

  • Innovare i Metodi: Utilizzare approcci come il problem-based learning, il game-based learning o l’apprendimento esperienziale.
  • Sfuggire alla rigidità curriculare: Integrare temi attuali e interdisciplinari per connettere il sapere alla realtà.
  • Incoraggiare il pensiero critico: Stimolare a mettere in discussione le informazioni, proprio come un pirata esamina una mappa alla ricerca del percorso migliore.
  • Promuovere l’intelligenza emotiva e la metacognizione: Associare lo storytelling creativo della Pirateria alle dinamiche del gioco di ruolo educativo, che permettono di sperimentare senza la paura di sbagliare, sviluppando nuove dimensioni emotive e cognitive.

2. Il Tesoro: Il Potenziale Nascosto

Per il Pirata, il tesoro non è solo oro e gemme, ma anche conoscenza e nuove possibilità. In pedagogia, questo tesoro rappresenta il potenziale di ognuno di noi. Il compito del Pirata più esperto è guidare chi lo circonda alla scoperta di queste risorse interiori, aiutando a riconoscere e valorizzare i propri talenti.

3. La Nave: La Comunità Educativa

La Nave Pirata non è condotta da un solo individuo, ma da un equipaggio affiatato. In campo pedagogico, questa metafora sottolinea l’importanza della comunità: studenti, educatori e famiglie lavorano insieme come una squadra. Ogni membro dell’equipaggio ha un ruolo essenziale, e il successo dipende dalla collaborazione e dalla condivisione.

4. La Rotta e il Naufragio: Apprendere dagli Errori

Il Pirata non teme il naufragio, perché sa che anche gli errori offrono opportunità di apprendimento. La pedagogia del Pirata insegna a valorizzare il fallimento come parte integrante del processo educativo. Invece di punire l’errore, lo si utilizza come punto di partenza per riflettere e migliorare.

Applicazioni Pratiche della Metafora del Pirata

La metafora del Pirata non è solo un’idea romantica, ma viene tradotta da Tou.Play in pratiche educative concrete:

  • Luoghi come Porti di Scoperta: Progettare ambienti di apprendimento flessibili e stimolanti, dove i giovani pirati possano esplorare liberamente.
  • Progetti interdisciplinari: Creare attività che integrano discipline diverse, impreziosite da metodologie di apprendimento attivo.
  • Simulazioni e role-playing: Coinvolgere i giovani in giochi di ruolo che li trasformano in marinai in formazione presso l’Accademia dei Pirati, che li spronerà a riunirsi in ciurme guidate da Ufficiali esperto, per navigare alla scoperta di nuove conoscenze.
  • Percorsi personalizzati: Sviluppare strategie che rispettino i ritmi e gli interessi individuali, evitando il “programma uguale per tutti”.

Un Invito al Coraggio Pedagogico

La metafora del Pirata non è solo invito all’avventura, ma una chiamata al coraggio pedagogico. Essere un “Pirata” (in classe, a casa, ovunque) significa abbracciare il rischio, rompere le convenzioni e credere nel potenziale trasformativo dell’educazione non formale. Richiede flessibilità, creatività e, soprattutto, una visione chiara del ruolo dell’educatore: non custode di regole, ma facilitatore che che ispira e accompagna durante il viaggio della vita.

Se me lo dici, Dimentico. Se me lo mostri, Ricordo. Se mi coinvolgi, Capisco

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