Fiabe e Miti: universi per crescere

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Si è tenuto il 2 ottobre a Potenza, presso il Museo Archeologico nazionale della Basilicata “Dinu Ademesteanu” il seminario formativo di sensibilizzazione aperto alla comunità dal titolo “La Parola Magica. Fiabe e miti: universi per crescere” tenuto dalla psicoanalista Adalinda Gasparini.

Adalinda Gasparini ha guidato i partecipanti in un viaggio nell’ immaginario della fiaba e del mito. Ha invitato a mostrare ai bambini (poi adolescenti, poi adulti) quello che l’educazione contemporanea tende ad attenuare, se non a nascondere, ovvero la dimensione tragica della vita, con la quale pur sono in contatto fin dalla più tenera età. Fra tutti i generi narrativi, l’universo del mito e della fiaba è quello che più affonda le radici nella psiche individuale e collettiva, nella complessità delle vicende vissute in differenti tempi e culture, nelle credenze, nei gesti, nei riti da sempre presenti sulle scene dell’esistenza umana.

L’evento, a cui hanno partecipato oltre 50 persone e che ha riscosso molto successo, ha inaugurato l’avvio dei laboratori con i bambini che si terranno proprio all’ interno del Museo archeologico partner esterno coinvolto in per questo progetto per queste attività; grazie proprio a questa stretta collaborazione, non solo i bambini possono conoscere la cultura più da vicino, ma anche i loro accompagnatori ne possono essere partecipi in maniera gratuita.

I laboratori sono iniziati il 9 ottobre e il calendario è fissato fino a dicembre. Al centro degli incontri il mito e la fiaba.  Domenico Colucci, archeologo e guida turistica didattica museale, ci ha raccontato l’esperienza del primo laboratorio.

Ad ogni incontro viene raccontato un mito diverso, sono presentati i personaggi ai bambini e ogni volta vengono raccontati miti sempre più complessi. “Zeus e io” è il titolo del primo mito raccontato, normalmente è sempre il più semplice. Dopo il racconto i bambini devono cercare nel museo un oggetto legato al mito. “E’ una sorta di caccia al tesoro che ai bambini piace moltissimo.” – dice Domenico.

Alla fine, i bambini, a gruppi di tre diventano protagonisti, entrano nel vivo della storia rappresentando il mito appena ascoltato oppure animando i personaggi e inventando storie con delle sagome con i bastoncini, il teatro delle ombre.

“E’ un’attività che svolgo da tanti anni nei musei” – dice Domenico – ed è un’attività che piace sempre molto. E’ un modo per avvicinare i bambini al mondo classico in maniera divertente. Dopo questo laboratorio, mi ha scritto una mamma e mi ha detto che il suo bambino era molto entusiasta e anche a casa le ha chiesto di raccontargli altre storie di miti greci. Mi ha fatto molto piacere”!

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