Scheda Progetto
Titolo: Ecologia integrale per i diritti dell’infanzia
Soggetto Responsabile: Fondazione di Comunità di Messina onlus
Localizzazione degli interventi: Sicilia: Messina (ME); Lombardia: Brescia (BS).
Importo deliberato: 2.356.000 euro
Partenariato: Assifero Associazione Italiana Fondazioni ed Enti della Filantropia istituzionale, Associazione culturale pediatri dello stretto, CAUTO Cantiere Autolimitazione cooperativa sociale a responsabilità limitata, CEVAS di Liliana Leone, Comune di Brescia, SEFEA Consulting S.R.L., Comune di Messina, EcosMed società cooperativa sociale, Fondazione della Comunità Bresciana Onlus, Fondazione di Comunità di Messina onlus, Microcredito per l’Economia Civile e di Comunione società cooperativa, REVES AISBL, SEFEA Impact Società per Azioni Società di gestione del Risparmio,Un Pediatra Per Amico s.a.s., Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Brescia, Università degli studi di Messina Dipartimento di Patologia Umana dell’adulto e dell’età evolutiva “G. Barresi”.
Sintesi: Il progetto insiste in alcuni quartieri particolarmente problematici delle città di Messina e di Brescia con l’obiettivo di contribuire a ridurre la povertà infantile attraverso un programma di welfare locale e di comunità su più livelli. Il primo livello intende promuovere la salute e lo sviluppo cognitivo precoce dei nati nei territori di riferimento attraverso un’attività di “home visiting” da parte di operatori specializzati. Il secondo livello prevede sia la creazione di uno spazio partecipativo di empowerment educativo dedicato ai bambini in età 0 -3 anni, dove favorire la nascita di reti di mutuo aiuto e supporto tra famiglie, sia il sostegno all’inserimento lavorativo dei genitori. Il terzo livello mira ad una presa in carico personalizzata dei bambini e delle famiglie in situazioni di maggiore povertà attraverso la sottoscrizione di un patto sociale che preveda l’impegno congiunto della famiglia e dell’equipe specializzata a sostenere la futura scolarizzazione del bambino. I destinatari sono circa 400 neonati e oltre 900 adulti.