Andrea Robin Skinner sul Toronto Star: l’accusa a sua madre Alice Munro
di Artemisia
L’abuso sessuale è un grave problema di salute pubblica, non una disgrazia privata. Le ferite del trauma non sono causate solo da chi commette violenza, ma anche da chi di questi reati si fa complice, da chi preferisce non sapere, da chi incolpa le vittime, da chi tace e non prende posizione…
Andrea Robin Skinner, la figlia della celebre scrittrice canadese Alice Munro, aveva 9 anni quando il patrigno abusò di lei e 25 quando trovò la forza di parlarne a sua madre. Alice Munro, deceduta il 13 maggio scorso a 92 anni, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 2013, non reagì in maniera eclatante, in particolare non si separò dal marito.
Rivelando gli abusi sessuali subiti dal patrigno (condannato per questi fatti nei primi anni 2000) in un articolo pubblicato sul Toronto Star, uno dei principali quotidiani canadesi, e di cui parla il settimanale Internazionale, Skinner scrive: “Quello che volevo era una testimonianza della verità, una prova pubblica che non mi ero meritata quello che mi era successo […] volevo anche che questa storia, la mia storia, diventasse parte delle storie che la gente racconta su mia madre”.
Poche parole che ci restituiscono l’impatto del segreto nell’abuso sessuale, il valore della rivelazione e risignificazione dell’esperienza traumatica nel processo di guarigione, il potere di una comunità (noi…) responsabile di saper pensare l’impensabile, capace di sollevare il peso della vergogna dalle spalle di chi subisce la violenza.
Judith Herman, una delle maggiori esperte in materia di traumi e abusi, professoressa di psichiatria clinica presso la Harvard Medical School, nel suo recente Verità e riparazione (Raffaello Cortina Editore, 2024) scrive “Ascoltare finisce per diventare un atto rivoluzionario”.
Un impegno e una scelta faticosi, ma realmente trasformativi, per tutti e tutte. Cioè, appunto, rivoluzionari.
– L’articolo del Toronto Star “My stepfather sexually abused me when I was a child. My mother, Alice Munro, chose to stay with him” è disponibile (su abbonamento) qui
– La notizia dell’articolo pubblicata da Internazionale traducendo un lancio di Afp, Agence France Presse, è disponibile qui
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