Tutta l’esperienza di Marinella Malacrea in un sito
di Artemisia
Ci sono oltre 40 anni di vita professionale, di studio, di ricerca. Quarant’anni di impegno come medico, come neuropsichiatra infantile e come psicoterapeuta, al fianco di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che hanno subito abusi e maltrattamenti, delle loro famiglie, dei professionisti sanitari, sociali, giudiziari che li hanno incontrati e accompagnati in progetti di protezione e cura all’interno di Istituzioni e organizzazioni del Terzo Settore.
Un’esperienza che ora Marinella Malacrea – che fa supervisione all’équipe clinica di Artemisia impegnata nel lavoro con i/le minorenni e le loro famiglie all’interno del Progetto DREAM, promosso da Con i Bambini, e del Progetto Seconda Stella, sostenuto dal Dipartimento per la Famiglia – mette a disposizione di chi lavora sul campo, di chi fa ricerca, delle scuole e delle istituzioni, grazie al suo sito personale online da pochi giorni al link www.marinellamalacrea.it.
Il sito è frutto di un paziente lavoro di catalogazione e organizzazione dei tanti materiali prodotti nell’arco della sua ricca vita professionale dedicata alle “Esperienze Sfavorevoli Infantili”, la sua traduzione di Adverse Childhood Experiences (ACE), definizione coniata dal medico statunitense Vincent Felitti che, insieme al collega Robert Anda, ha ideato e condotto il cosiddetto “ACE study” del 1998.
È così possibile orientarsi nei diversi “Contributi scientifici” pubblicati in occasione dei tanti “Eventi” (conferenze, convegni, dibattiti, seminari di formazione, presentazioni di ricerche) cui ha partecipato; leggere le “Storie” che ha raccolto e le “Tesi” che ha seguito, testimonianza di un fecondo rapporto con le generazioni più giovani; esplorare e magari sperimentare gli “Strumenti” messi a punto nel tempo per il lavoro con i/le minori.
Scorrere questi materiali espone a emozioni dolorose – la vergogna, il senso di colpa – e a esperienze traumatizzanti – l’abuso sessuale, la violenza domestica – ma mostra anche quanto lavoro è stato fatto per mettere a punto approcci terapeutici efficaci, per documentare le esperienze fatte con le diverse metodologie a disposizione, grazie alla collaborazione e al confronto con altri/e esperti/e e studiosi/e.
Ricchissima è dunque la sezione “Pubblicazioni”, dov’è ad esempio disponibile il testo del libro Bambini abusati. Linee guida nel dibattito internazionale da lei curato insieme a Silvia Lorenzini, originariamente pubblicato da Cortina editore nel 2002, e una ampia selezione di pubblicazioni internazionali scelte da Malacrea “in quanto rilevanti per la pratica clinica”, come spiega nel testo che introduce al sito sulla homepage, e in cui si rispecchiano le relazioni “con tanti compagni di strada” che hanno affiancato il suo percorso nell’arco di questi 40 anni.
Una voce specifica è dedicata all’EMDR, Eye Movement Desensitization and Reprocessing, la metodologia nella quale Malacrea è non solo terapeuta ma anche supervisora, così come continua a far parte del Comitato scientifico del CISMAI, il Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia, che ha contribuito a fondare nel 1993.
E se anche restano ancora delle sezioni da riempire, o da arricchire, cosa che Malacrea preannuncia sarà fatto, il sito è una miniera preziosa di conoscenze, e non possiamo non ringraziarla per “lo sforzo di raccogliere il tutto in un’unica virtuale ‘stanza di consultazione’, dinamica e aggiornata, ma che valorizzi anche testi più datati, che conservano una indubbia validità, pure messi a confronto con i problemi di oggi. Confido che così si consolidi la confortante constatazione che non è necessario ‘cominciare sempre da capo’ nel nostro percorso di aggiornamento permanente”.
Consigliamo dunque di seguire il suo consiglio: “Prendetevi il vostro tempo per l’esplorazione. ‘La conoscenza è potere’, diceva Judith Herman in Trauma and Recovery (1992). Verissimo. Nel nostro caso, un ‘buon potere’”.