Scheda Progetto
Titolo
Digeducati
Soggetto responsabile
Fondazione della Comunità Bergamasca
Territorio
Provincia di Bergamo
Importo deliberato
2.500.000 euro
Co-finanziamento: 1.250.000 + 1.250.000
Partenariato
Fondazione Cariplo – soggetto cofinanziatore, PIN S.c.r.l. Servizi Didattici e Scientifici per l’Università di Firenze, Consorzio SOL.CO Città Aperta soc.coop.soc., Namastè Società Cooperativa sociale, ALCHIMIA Società cooperativa sociale, Comune di Bergamo, Cooperativa Sociale AERIS a r.l., Città del Sole Società Cooperativa Sociale, Comune di Treviglio, Risorsa Sociale Gera d’Adda, Università degli Studi di Bergamo, Consorzio sociale R.I.B.E.S. Soc. Coop., Cooperativa Sociale Il Cantiere, Crisalide Società Cooperativa a r.l., Cooperativa Sociale Sebina soc. coop. a r.l. onlus, Cooperativa Sociale A.E.P.E.R., Sottosopra soc. coop. soc. onlus, Comune di Clusone, Why Not Società cooperativa sociale onlus, L’impronta Società cooperativa sociale, La Fenice società cooperativa sociale onlus, Consorzio Servizi della Val Cavallina, Servizi Sociosanitari Val Seriana s.r.l., Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, Comunità Montana Valle Brembana, Comune di Albino, Azienda Isola, Società cooperativa sociale COOPER Azione famiglie, Social Techno impresa sociale s.r.l., Azienda Speciale Consortile Valle Imagna Villa d’Almè, Lavorare Insieme cooperativa sociale, Generazioni FA società cooperativa sociale, Azienda Speciale Consortile Solidalia, Comune di Dalmine, Comune di Bolgare, Comune di Seriate, Cum Sortis, Il SOL.CO del Serio consorzio di coop. sociali – soc. coop. sociale a r.l., Comune di Ponte San Pietro, Fili Intrecciati FA società cooperativa sociale, Cascina Paradiso FA, Acli servizi s.c.s., L’Airone società cooperativa sociale.
Sintesi
Il progetto intende fornire supporto concreto ai giovani e alle loro famiglie, con particolare riferimento a situazioni di fragilità, per affrontare con le giuste competenze la trasformazione digitale che sta da tempo investendo le nostre società e che sta ora conoscendo una forte accelerazione dovuta alla situazione determinata dalla pandemia e dal conseguente lockdown. Il digitale ha mostrato tutte le sue potenzialità ma contemporaneamente ha messo in luce i limiti e l’arretratezza del sistema-paese nel relativo livello di conoscenze e di competenze. Il primo dei miti sfatato è proprio quello dei “nativi digitali”: usano la tecnologia senza conoscerne i contenuti e il potenziale. E (anche) per questo il digitale si trasforma da strumento di inclusione a minaccia di esclusione e di ulteriore polarizzazione fra chi dispone di strumenti e competenze e chi invece ne rimane lontano.