Digeducati: le tre azioni contro la povertà educativa e il divario digitale proposte dalla Fondazione della Comunità Bergamasca

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Nella mattinata del 23 ottobre, dopo un lungo processo di progettazione iniziato a settembre 2020, abbiamo inaugurato ufficialmente il progetto Digeducati in diretta streaming sui canali web della Fondazione della Comunità Bergamasca e in videoconferenza con i 28 comuni della provincia che ospitano i nuovi sportelli informativi su scuola e digitale.

Non è la prima volta che ci occupiamo di bandi contro la povertà educativa, ma grazie a questa nuova possibilità cofinanziata da Con i Bambini e Fondazione Cariplo possiamo donare al nostro territorio un sistema molto più complesso e coordinato di azioni per aiutare tutti i bambini e i ragazzi dai 6 ai 13 anni e le loro famiglie.

 

L’intervento di Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione, con i 28 Punti di Comunità collegati da remoto

 

Osvaldo Ranica, Presidente della Fondazione Comunità Bergamasca: “Oggi è un giorno di festa, perché Fondazione posa un altro mattone di un grande progetto di alfabetizzazione digitale. Durante la pandemia, la didattica a distanza ha mostrato tutte le falle di un sistema a macchia di leopardo, che ha visto bambini e ragazzi tagliati fuori addirittura dall’esercizio di un loro diritto fondamentale: l’istruzione. Come per l’apprendimento della matematica e delle altre materie scolastiche, anche l’uso della rete e dei social necessita di educazione. Con Digeducati Fondazione vuole dare il suo contributo concreto affinché bambini e ragazzi, a prescindere dalle risorse culturali ed economiche delle loro famiglie, abbiano uguali possibilità e si conquistino lo spazio che si meritano nella nostra società. Perché tutti i bambini devono avere accesso all’istruzione, all’educazione, al gioco, alla cultura. Digeducati è un grande progetto di alfabetizzazione digitale che coinvolge istituzioni, enti ed organizzazioni senza le quali nulla sarebbe stato davvero possibile; a tutti i partner di progetto va il mio grazie. Da oggi la nostra comunità bergamasca ha uno strumento in più per colmare quel divario digitale che esclude, allontana, toglie opportunità a molti.  

Inaugurazione del Punto di Comunità di Gorle

 

 

La scelta del target 6-13 anni

In primis il progetto intende educare a un utilizzo virtuoso e consapevole delle risorse online, con il coinvolgimento di tutta la famiglia. I bambini più piccoli sono i più aperti a recepire nuovi insegnamenti e spesso sono ancora seguiti dai genitori nello svolgimento dei compiti a casa. Le stesse risorse che mettiamo a disposizione dei giovani alunni contengono indicazioni anche per i loro adulti di riferimento e permettono di seguire un percorso di formazione parallelo soprattutto per i casi di fragilità, che rendono alcune famiglie completamente estranee al mondo del web e alla sua utilità.

Inoltre si tratta di un target che resterà all’interno del ciclo scolastico ancora per un discreto tempo e avrà quindi la possibilità di sfruttare le competenze acquisite molto più a lungo e di diventare a sua volta un punto di riferimento per i più giovani, sia nella propria famiglia che attraverso azioni di volontariato e sostegno all’educazione.

 

L’inaugurazione del Punto di Comunità di Colere. Il progetto mira a raggiungere anche i paesi più isolati delle valli bergamasche.

 

 

LE TRE AZIONI DI PROGETTO

Il COMODATO DI DEVICE, ROUTER E SIM vuole rispondere alle esigenze di alcune famiglie in particolari condizioni di fragilità. Ad oggi abbiamo a disposizione più di 400 PC portatili con connessione annuale che possono essere richiesti attraverso la compilazione di un modulo presente sulla piattaforma web del progetto. Tutti i dispositivi, provenienti da UBISS nell’ambito del passaggio del Gruppo UBI in Intesa Sanpaolo, sono stati rigenerati e nuovamente configurati da Social Techno Impresa Sociale, partner di progetto, supportando così un sistema di economia circolare.

 

La PIATTAFORMA WEB con TUTOR ONLINE di Digeducati, implementata grazie alla collaborazione con WeSchool, è accessibile a tutto il territorio bergamasco: bambini e ragazzi, genitori o tutori legali, insegnanti, educatori, tutor volontari. Il sito è simile a un social media e dà la possibilità di interagire attraverso commenti in una dashboard, chat private e videochiamate, inoltre è ricco di contenuti formativi scientificamente validati dall’Università degli Studi di Bergamo e articoli ad hoc per i singoli target che ne fanno uso, a partire da lezioni multimediali a supporto dell’educazione per i giovani e i loro insegnanti fino a indicazioni per le famiglie sull’utilizzo di strumenti di sicurezza come il parental control. Le famiglie possono richiedere un tutor volontario formato sui temi del digitale in videochiamata per due ore a settimana per il supporto all’apprendimento delle materie scolastiche, al metodo di studio o più specificatamente all’uso dei giusti strumenti digitali.

 

I PUNTI DI COMUNITÀ sono gli sportelli informativi del progetto accessibili in presenza e sparsi su tutto il territorio della provincia. In 28 comuni, due per ogni ambito territoriale, all’interno di strutture pubbliche come biblioteche, oratori e centri educativo-culturali abbiamo allestito degli spazi con arredi appositi, 12 pc con connessione e degli educatori pronti a rispondere a tutte le domande dei ragazzi e delle loro famiglie su temi relativi all’uso del digitale nell’educazione. Alcuni di questi comuni hanno deciso di condividere le proprie risorse con i territori limitrofi portando alla creazione di Punti Itineranti aperti un solo giorno a settimana, ma fondamentali soprattutto nelle valli di piccoli comuni dispersi e difficilmente raggiungibili. 

 

 

Nelle prossime settimane ci occuperemo di rilevare le necessità del territorio andando a individuare le prime situazioni di fragilità che possono trarre un grande beneficio dal progetto e ci attiveremo per la consegna dei dispositivi. Fondamentale è stato il coinvolgimento degli istituti scolastici, dei comitati e delle associazioni genitori, dei gruppi di volontariato e di altri punti di riferimento per il tempo libero degli alunni, che si sono impegnati attivamente nella comunicazione del progetto alle famiglie, a volte desiderando contribuire direttamente e mettendo le loro conoscenze digitali al servizio del progetto.

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