DAD: interconnessi al territorio
di fondazionedicomunitabresciana
14/12/2021
Fondazione della Comunità Bresciana invita gli enti partner a presentare gli sviluppi del progetto per il contrasto della povertà educativa
A nove mesi dall’avvio di DAD, nella cornice del nuovo campus di Università Cattolica del Sacro Cuore in Via della Garzetta a Brescia, vengono presentati dagli enti partner gli sviluppi delle attività progettuali, prime concretizzazioni delle macro-azioni previste.
LE AZIONI REALIZZATE
Infrastrutturazione digitale. Fasternet Srl, azienda vincitrice dell’appalto, dopo aver effettuato nella seconda parte del 2021 ottantacinque sopralluoghi alle strutture scolastiche beneficiarie di progetto. La proposta è di realizzare, a partire dai primi mesi del 2022, uno standard architetturale, allineato allo stato dell’arte tecnologico, che fornisca la base per ogni ragionamento nel mondo digitale e che sia efficace, efficiente e facilmente manutenibile. Tale primo obiettivo garantisce un adeguamento efficace verso l’alto. Tale azione è stata coperta tramite risorse pari a circa 492mila euro.
Ricondizionamento device e consegna ai beneficiari. L’azione rientra nella cornice che, a livello regionale, coinvolge anche le Fondazioni Comunitarie di Bergamo e Lodi e TechSoup Italia, iniziativa non profit gestita da SocialTechno impresa sociale Srl: vengono così consegnati complessivamente 3.650 pc portatili e 200 tablet, di cui 1.050 pc destinati al territorio bresciano. In un’ottica di economia circolare e riutilizzo delle risorse, il materiale informatico è stato reso disponibile a seguito della recente acquisizione di UBI Banca da parte di Intesa Sanpaolo. Tutti i personal computer sono stati sottoposti ad un processo di rigenerazione e sono in consegna a minori e famiglie in condizioni di fragilità economica e sociale. Tali dispositivi si aggiungono a quanto già consegnato nei primi mesi del progetto: 500 tablet e altrettante tastiere wireless. La consegna dei dispositivi rappresenta inoltre l’opportunità di incontro con famiglie e minori, affinché gli educatori possano instaurare un primo contatto propedeutico al successivo proseguo delle attività progettuali. Tale azione è stata coperta tramite risorse pari a circa 200mila euro.
HUB e Hackathon. All’interno dei progetti DAD e Smart School, è stata lanciata una sfida ai ragazzi di quarta superiore dell’Istituto Pascal-Mazzolari di Manerbio e Verolanuova, proponendo loro di partecipare ad una competizione a tema spreco alimentare (food waste). Tale attività si inserisce all’interno della logica degli HUB, spazi fisici (in fase di realizzazione), pensati per consentire ai ragazzi e alla comunità intera possibilità di incontro e scambio, in un ambiente attrezzato e stimolante. Gli studenti del Pascal-Mazzolari dovranno inventare un nuovo strumento ecosostenibile per contrastare lo spreco alimentare. Saranno accompagnati da realtà specificatamente formate in ambito neuroscientifico che proporranno incontri e lezioni per fornire ai giovani spunti e conoscenze per affrontare la sfida. Chi vincerà la competizione, il cui esito sarà comunicato il 22 gennaio prossimo, riceverà in premio la possibilità di fare un’esperienza formativa in una capitale europea della food innovation.
Formazione. Accanto alle precedenti azioni, il progetto DAD propone anche una dimensione di “processo” meno visibile, ma ugualmente incisiva, che prevede spazi specifici dedicati al pensiero e al confronto tra partner, con il supporto di formatori che declinano i loro interventi su due livelli: il livello della competenza nel leggere il mondo dei ragazzi e il livello della competenza nel riflettere e far riflettere sul significato dell’“abitare” le comunità, il territorio. La scommessa è mantenere aperte entrambe le piste, operativa e formativa, e ri-leggere quello che accade, grazie alla guida di esperti autenticamente interessati a lavorare per contrastare la povertà educativa. I percorsi di formazione, finalizzati alla capacitazione dei territori e all’incentivazione di patti di comunità, vengono curati da Matteo Lancini, psicologo, psicoterapeuta e professore presso Università Milano-Bicocca, in particolar modo sui temi legati all’adolescenza e all’utilizzo delle nuove tecnologie e da Giovanni Teneggi, Direttore Generale Confcooperative Reggio Emilia, esperto di sviluppo comunitario per la costruzione di patti territoriali generativi ed inclusivi.
Valutazione e monitoraggio. Lo sforzo di DAD è valorizzato dalla scelta di includere uno studio di valutazione dei suoi risultati e del suo impatto di lungo periodo, allo scopo di fornire una fotografia complessiva dei cambiamenti effettivamente prodotti dal progetto. Tali cambiamenti saranno misurati su due livelli: il livello micro dei beneficiari diretti e indiretti, e il livello meso di comunità e territorio. Con il supporto del partner ARCO, lo studio di valutazione permetterà di confermare l’efficacia del modello DAD, ma anche di attivare un percorso di apprendimento interno al partenariato, individuando le principali lezioni apprese e buone pratiche da replicare.
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