APERTI AL BERTI – A scuola si costruisce la comunità

di

Quante volte negli ultimi anni abbiamo sentito illustri pensatori sostenere che “I genitori sono la rovina della scuola”? Quante volte questa stessa considerazione è fatta dai docenti?

Quante volte, come genitori, nelle chat delle famiglie di studenti di questa o quella classe abbiamo letto parole poco lusinghiere sui docenti e più in generale sulla scuola?

Noi di ComunitAttiva, che al progetto Aperti al Berti ha iniziato a pensare più di due anni fa, non la pensa così. Nel gruppo di lavoro ci sono amministratori, operatori del sociale, rappresentanti dell’associazionismo, docenti e genitori … quasi sempre i docenti sono anche genitori.

Abbiamo deciso di andare controcorrente e siamo partiti: Lucia e Viola del Gruppo Abele, Giorgia, Andrea, Pietro, rappresentanti dei genitori in Consiglio d’Istituto, Andrea e Giovanni docenti del Berti, Lorenzo e Lorenzo rappresentanti studenti.

L’avvio è stato un po’ incerto: ai primi incontri hanno partecipato 15/20 genitori, poi via via sempre di più.

Quest’anno ci siamo dati il nome Aperti al Berti e le conferenze, presentate l’anno scorso una per volta, sono diventate un ciclo di 5 appuntamenti. Sempre di mercoledì, sempre nell’aula magna della scuola. Ora ad ogni incontro sono presenti più di cento partecipanti.

Siamo partiti a dicembre con Andrea Marchesi e l’incontro intitolato Preferisco di no. Adolescenza e disobbedienza. A gennaio Paola Lussoglio ha presentato Parlare di amore e di sessualità con i figli adolescenti e a febbraio è stata la volta della stand up night di Francesco Giorda con Alcune cose da dire. A marzo ci sarà Affacciati su altri mondi. Otto cortometraggi per esplorare le storie, i vissuti, le esperienze e i punti di vista dei ragazzi e delle ragazze di oggi. Per leggere il mondo attraverso i loro occhi, con AIACE e ragazz* della Comunità estiva. Infine a maggio genitori e figli dialogheranno con Antonella Anichini su Benessere tra corpo mente e relazioni.

L’idea era dare strumenti agli adulti per capire i ragazzi, gli adolescenti, e affrontare con loro i problemi. L’idea è costruire un dialogo con i ragazzi. La sorpresa per un docente come me è assistere al dialogo tra i genitori, scoprire il desiderio dei genitori di condividere con gli altri le proprie riflessioni e le proprie preoccupazioni e di ascoltare le riflessioni e le preoccupazioni degli altri genitori. Questo desiderio di raccontarsi e di ascoltare gli altri mi ha davvero colpito. Ho avuta la chiarissima percezione che a tutti fosse chiaro che in una comunità si sta meglio.

Chiudo con un’ultima annotazione.

In questi incontri è apparsa davvero assurda la contrapposizione genitori/docenti. I genitori siamo noi, anche noi docenti; e gli studenti adolescenti sono i nostri figli, anche di noi docenti.

Andrea, docente del Liceo Berti

Regioni

Argomenti

BESbswy