Scheda Progetto
Titolo
Creiamo insieme la Comunità educante del Buongoverno
Soggetto responsabile
Circolo Legambiente Siena
Territorio
Siena (SI) – Toscana
Contributo deliberato
68.637 euro
Partenariato
Associazione WWF Siena OdV, Comune di Siena, Istituto comprensivo N. 5 – Pier Andrea Mattioli.
Sintesi
Nel mese di aprile 2023 ha preso il via l’attività della prima Comunità Educante senese sulle tematiche della transizione ecologica nella “zona pilota” del Parco del Buongoverno, una vasta area verde limitrofa alle mura cittadine ma non interessata negli anni dallo sviluppo urbano.
L’area è compresa fra i quartieri di Ravacciano e Busseto/Cozzarelli/Villino e fa parte nel citato progetto del “Parco multifunzionale del Buongoverno”, un progetto di riqualificazione urbana con finalità agricolo-naturalistiche e didattiche il cui nome si ispira direttamente al ciclo di affreschi “Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo” di Ambrogio Lorenzetti presente nella Sala del Consiglio dei Nove del palazzo pubblico senese e che sta a rappresentare esattamente quel rapporto strettissimo fra buon governo cittadino ed effetti anche sulla vita in campagna, oltre che su quella cittadina.
Legambiente Siena, come capofila del partenariato di varie realtà associative che gestisce le attività nell’area, denominatosi RigenerarSI, collabora da anni con l’Istituto comprensivo Mattioli, che proprio nel quartiere di Ravacciano conta una scuola per l’infanzia, una primaria ed una secondaria di primo grado, con propri educatori certificati che svolgono ore frontali di educazione ambientale in classe, basate su un format nazionale.
Tale collaborazione era già attiva prima dell’inizio della pandemia da COVID19, tanto che bambini e ragazzi avevano iniziato a praticare la parte della valle su cui si affacciano i tre complessi dell’Istituto; se da un lato COVID19 ha interrotto il rapporto fra bambini/ragazzi e gli educatori ambientali, dall’altro ha reso le parti più consapevoli delle vere necessità delle nuove generazioni: non basta integrare l’offerta formativa del nuovo anno, se destinata a rimanere all’interno di mura scolastiche o casalinghe: è tornato il momento di uscire e fare didattica “su campo”. Per imparare a declinare la sostenibilità correttamente, bisogna iniziare a praticarla, tutti insieme.
La costituzione della “Comunità educante del Buongoverno” ha come prima finalità il far comprendere alle nuove generazioni il vero significato di parole troppo spesso abusate, quali “inclusione e accessibilità”, “sostenibilità”, “resilienza”, “ecosistema” e per raggiungere questo risultato riteniamo che i giovani debbano andare oltre il sentir parlare di “buone pratiche”, uscendo dalle mura delle loro scuole per viverle e praticarle, ma soprattutto riportando queste conoscenze a casa, agli adulti, che hanno abbondantemente dimostrato in questi anni medesime, se non maggiori, lacune conoscitive su questi temi.