La comunità educante di Sesto San Giovanni secondo “4×4 fuoristrada educativi”

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Sabato 11 maggio 2024, presso l’Oratorio San Luigi di Sesto San Giovanni, si è svolto il secondo Tavolo Generale di lavoro del progetto dedicato alla costruzione di una comunità educante. L’incontro, che ha visto la partecipazione di 40 persone, fa parte di un ricco programma progettuale e rappresenta la sintesi di quanto emerso dai Tavoli di co-progettazione e dai focus group tematici, organizzati nell’ambito del progetto Common Ground sostenuto da Con I Bamibini a contrasto della povertà educativa minorila.

Il progetto coinvolge referenti delle agenzie educative formali e informali, coprendo un ampio territorio da Milano a Binasco e Treviglio. Questi Tavoli di co-progettazione hanno il compito di supervisionare e definire i passaggi di lavoro del progetto, mentre i focus group mirano a creare una rete tra i protagonisti di diversi ambiti educativi: genitori, docenti e allenatori sportivi.

Il percorso che stiamo seguendo sta raccogliendo materiale molto ricco,” ha dichiarato Fabrizio Carletti, moderatore del progetto. “Abbiamo individuato alcuni punti cruciali: la difficoltà di relazionarsi tra i vari soggetti educativi, i bisogni nascosti dietro il comportamento dei ragazzi, e la necessità di un auto-cambiamento da parte degli adulti per facilitare il cambiamento nei giovani. Infine, emerge l’esigenza di una formazione che orienti l’atto educativo in questa ottica di auto-cambiamento. Ora, dobbiamo completare la fase di ricerca condivisa e passare alla sperimentazione di strategie per costruire la comunità educante.”

I partecipanti hanno seguito con interesse le relazioni di sintesi presentate dai formatori Marco Vinicio Masoni, psicologo e psicoterapeuta, e Dario Eugenio Nicoli, sociologo del lavoro. Masoni ha sottolineato come il cambiamento, alla base dell’atto educativo, non possa essere imposto con ordini ma debba essere permesso, trasmettendo ai ragazzi che possono evolversi senza compromettere la loro identità. Ha illustrato questo concetto con esempi tratti dalla sua esperienza terapeutica, scolastica e formativa, mostrando strategie come la “prescrizione del sintomo” e la “trasformazione del problema in risorsa”.

Nicoli ha affrontato il tema dal punto di vista sociologico, evidenziando come la caduta delle grandi ideologie abbia creato un vuoto che le istituzioni hanno cercato di colmare. Ha criticato l’attuale sistema educativo, che spesso si concentra sul benessere individuale piuttosto che su un cambiamento orientato al bene sociale. Nicoli ha proposto un’etica della “pienezza” e della “responsabilità” per superare l’ottica autoreferenziale e riscoprire il valore delle relazioni sociali e del fare umano.

Il progetto, giunto a metà del percorso, entrerà nella fase progettuale da settembre 2024 a giugno 2025.

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