Il 2024 di Common Ground: i risultati (e le prospettive per il futuro)
di fondazionenordmilano
Sviluppare le comunità educanti nel Nord Milano è Common Ground, progetto innovativo che mira a consolidare e mettere a sistema la ricca offerta di servizi educativi e dei loro protagonisti nei territori del Nord Milano. Attraverso la collaborazione con diverse organizzazioni e istituzioni locali, Common Ground promuove comunità educanti solide e integrate, capaci di rispondere efficacemente alle esigenze di bambini, giovani e famiglie.
Ne parliamo con Pierluca Borali, Segretario Generale di Fondazione Comunitaria Nord Milano e coordinatore del progetto.
Pierluca, buongiorno. Come è stato, a tuo parere, il 2024 di Common Ground?
È stato sicuramente un anno di crescita per tutti: per il progetto in primis, ma anche per la Fondazione, capolifa, e per tutti i partner che hanno condiviso con impegno e generosità sia le iniziative nei quattro ambiti che le occasioni di confronto sulle pratiche. Sicuramente il 2024 di Common Ground ha fatto emergere la ricca offerta dei territori in termini di interventi educativi, con una situazione molto diversificata da territorio a territorio, soprattutto in termini di connessioni tra gli interventi e di coinvolgimento delle istituzioni locali. Grazie a Common Ground, in questi mesi, abbiamo rilevato quanto sia importante mettere in rete queste esperienze educative, con l’obiettivo di rendere l’offerta dei territori più completa e integrata.
Qual è la situazione delle comunità educanti nei vari territori che avete coinvolto?
La situazione è abbastanza diversificata, risultato degli specifici percorsi delle singole organizzazioni e di collaborazioni costruite in modi e con attori molto diversi tra loro. A Sesto le attività progettuali, che hanno coinvolto in particolare genitori, insegnanti e associazioni sportive, si sono basate sulla collaborazione tra un’associazione locale, “Passo dopo passo insieme” (nel frattempo divenuta Fondazione) e CSV Milano. I percorsi nel Garbagnatese si sono sviluppati in continuità con l’articolazione di iniziative in corso da tempo per la fascia di età 0-6 a partire dal progetto “A passi piccoli”, che ha dato luogo ad una rete educativa che lavora con continuità nei comuni dell’ambito. Per il Rhodense il riferimento è stato costituito dalle comunità educanti che sono parte del più ampio sistema di welfare comunitario #Oltreiperimetri. Nel Cinisellese, le attività del progetto si sono concentrate sull’esperienza del quartiere Sant’Eusebio dove, in sinergia con un progetto di ambito parrocchiale, la cooperativa Il Torpedone sta portando avanti un processo di costruzione della comunità dal basso, lavorando a stretto contatto con gli abitanti delle case ALER.
Tutte queste esperienze ci hanno convinto ancora di più che l’integrazione e la collaborazione tra enti e cittadini possano dare continuità al complesso dialogo educativo tra i soggetti presenti sui territori.
Quali sono le attività attualmente in corso e quelle future?
Tutti i territori hanno svolto un ampio lavoro di raccolta dati attraverso i quattro Focus Group che hanno coinvolto diversi attori locali. In questa fase, i partner del progetto stanno lavorando anche a laboratori territoriali e attività di formazione rivolte principalmente a insegnanti ed educatori. Nel 2024, abbiamo organizzato cinque Comunità di Pratica che sono state preziose per condividere le diverse esperienze e conoscenze sul funzionamento delle comunità educanti e su come coinvolgere al loro interno i diversi soggetti, formali e informali, dell’educare. Su Sesto e Cinisello, le Comunità di Pratica hanno facilitato lo sviluppo di nuovi percorsi di comunità educante, mentre negli altri due ambiti sono stati approfonditi scambi e nuove connessioni tra esperienze di comunità educante già presenti nei singoli comuni e nei sistemi di welfare comunitario sostenuti dai aziende sociali consortili.
Quali sono le prospettive per il 2025?
Sicuramente impegnative. In primo luogo, vogliamo fare un passo avanti sul tema dei Patti Educativi di Comunità, coinvolgendo maggiormente anche le Amministrazioni Comunali in questo percorso. In secondo luogo, attraverso la piattaforma NordMilanoEduca.org, intendiamo dare continuità al progetto anche dopo la scadenza di maggio 2025, promuovendo nuove collaborazioni e mantenendo attiva la rete di servizi e degli interventi educativi.
Grazie Pierluca per il tuo tempo e per aver condiviso con noi questi preziosi aggiornamenti.
Grazie a voi.
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