Territori ComEducanti: fare rete per un futuro educativo migliore nel territorio di San Cesareo
di cooperativasarc
Il 12 Dicembre 2024 la Cooperativa Le Ginestre Onlus, insieme al Comune di San Cesareo, Scuola, Enti e Associazioni del Terzo settore, ha guidato la firma del secondo Patto Educativo di Comunità del progetto Territori ComEducanti.
Il Patto Educativo di Comunità riferito al Comune San Cesareo si inserisce nell’ambito dei Tavoli Tematici del Distretto Socio Sanitario R.M. 5.5, con l’intento di contribuire al lavoro di programmazione e progettazione.
Vediamo insieme le finalità del patto e le proposte emerse dai vari incontri di Territori ComEducanti.
Finalità del Patto
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Finalità generale del Patto Educativo è quella di attivare un processo integrato tra pubblico e privato a favore dei minori e delle famiglie, finalizzato a contrastare e prevenire i fenomeni della povertà educativa, dell’insuccesso scolastico e formativo e allo stesso tempo valorizzare e mettere a sistema tutte le esperienze educative e tutte le risorse del territorio, in una stretta connessione con le istituzioni scolastiche, l’ente locale e i suoi servizi, le organizzazioni del civismo attivo e del terzo settore.
Un “patto” capace di configurarsi come presidio ad alta densità educativa inteso come luogo capace di:
- Approfondire i rapporti informali tra i servizi per saper decodificare al meglio il bisogno dei destinatari e nello stesso tempo aumentare la fiducia reciproca tra i referenti dei servizi per condividere le azioni da mettere in campo con le risorse a disposizione;
- Promuovere azioni e interventi che trasformino il territorio in un contesto educativo diffuso, capace di riconoscere e intrecciare gli apprendimenti formali con quelli informali;
- Favorire l’apertura scolastica negli orari pomeridiani per mettere in rete le risorse attive nel territorio;
- Favorire l’alleanza scuola/genitori per ricreare una reciproca fiducia nel patto educativo con il coinvolgimento diretto e guidato dalle famiglie.
Firmatari del patto
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- Le Ginestre Cooperativa Sociale
Firma Presidente Angela Pochesci
La Cooperativa Le Ginestre lavora dal 2004 nel campo della disabilità e del disagio psichico, attraverso diverse tipologie di intervento che comprendono l’Area educativa-scolastica, l’Area ludica-ricreativa, l’Area del supporto alle famiglie e l’Area della formazione e dell’inserimento sociale e lavorativa, oltre alle attività di formazione, sensibilizzazione e di prevenzione del rischio sociale per la comunità. In questi 20 anni di esperienza la cooperativa ha lavorato alla formazione e alla specializzazione di diverse figure professionali e alla costruzione di una rete territoriale che permettesse di poter migliorare e integrare i servizi offerti e erogati sul territorio.
Attualmente la cooperativa impiega circa 90 dipendenti e collaboratori con diverse qualifiche professionali: educatori, psicologi, Oepac, esperti in comunicazione alternativa e comunicativa, oss, assistenti domiciliari, social media manager, esperti in attività di prevenzione del rischio scolastico, mediatori familiari, esperti in area culturale e della valorizzazione delle risorse territoriali, assistenti sociali, esperti in attività laboratoriali e
ricreative.
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Distretto Socio Sanitario RM 5.5
Firma Resp. Ufficio di Piano – Barbara Persano
Il Distretto Socio-Sanitario RM 5.5 è un ambito territoriale individuato dalla Regione Lazio che comprende i Comuni di Capranica Prenestina, Castel San Pietro Romano, Cave, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Palestrina, Rocca di Cave, San Cesareo, San Vito Romano e Zagarolo. Questi Comuni, con una popolazione complessiva di 86.539 abitanti, collaborano in forma associata per programmare e gestire interventi e servizi sociali e socio-sanitari, garantendo l’erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni alla comunità locale.
- Amministrazione Comune di San Cesareo
Firma Sindaco Alessandra Sabelli
San Cesareo è situata alle pendici nord-orientali dei Colli Albani, a 315 metri di altezza sul livello del mare e dista 29 km da Roma, lungo il percorso della via Casilina.
Per la sua posizione geografica è da sempre un importante crocevia della zona sud-orientale della Campagna Romana, ed oggi punto nodale della rete autostradale nazionale.
E’ uno dei comuni più giovani d’Italia, istituito con Legge Regionale n. 32 del 23 marzo 1990, e sorge in un territorio ricco di storia e di presenze archeologiche.
Il giovane Comune di San Cesareo, ha portato la popolazione da 8 mila ai 17 mila abitanti in pochissimi anni, ponendo una serie di problematicità sia in termini di servizi che in quello dell’appartenenza comunitaria costruita intorno all’origini Comuni. Oggi il tessuto sociale di questo territorio vede la presenza di residenti con diverse provenienze geografiche e anche una popolazione straniera sopra la media italiana.
Il numero crescente di abitanti, la vicinanza alla Capitale, la presenza del casello autostradale e della bretella, la Casilina fa sì che questo sia diventato il crocevia ormai più importante del territorio prenestino, tanto che alla crescita demografica parallelamente si è sviluppata una fortissima espansione commerciale ed industriale (la prima attorno alla Casilina, mentre la seconda a ridosso del casello autostradale).
- I.C. San Cesareo
Firma Dirigente Scolastico Barbara Paesano
L’Istituto Comprensivo San Cesareo si compone di una Scuola dell’Infanzia (11 classi a T.P e 8 classi a T.R.), una Scuola Primaria (22 classi a T.P. e 15 a T.R.) ed una Scuola Secondaria di Primo Grado con 24 classi.
L’Istituto, che negli ultimi decenni ha subito un forte incremento demografico per l’afflusso di famiglie provenienti dalla periferia romana, da altre regioni italiane o da Paesi europei ed extraeuropei, insiste su un territorio estremamente eterogeneo per tipologia, necessità e risorse. Ciò ha comportato un inevitabile riassetto del preesistente tessuto sociale del paese, che ha visto nel ruolo dell’istituzione scolastica un centro fondamentale per lo sviluppo formativo e culturale dei giovani.
La scuola, intesa come comunità attiva, è aperta al territorio e volta allo sviluppo dell’interazione con le famiglie e con la comunità locale al fine di arricchire l’offerta formativa con iniziative e progetti a sostegno degli studenti caratterizzata da particolari fragilità volte a favorire la loro positiva inclusione nel contesto sociale. E’ significativo in questo Istituto, infatti, in numero di alunni con disabilità o con bisogni specifici di apprendimento (circa il 14% della popolazione scolastica).
Nell’ Istituto Comprensivo di San Cesareo sono attualmente presenti 91 alunni con disabilità, 50 alunni DSA, 34 alunni BES, 16 alunni DHD e 34 alunni con cittadinanza non italiana. A ciò si cerca di rispondere mediante strategie educative e didattiche attente alle differenze individuali ed alle potenzialità di ciascuno per favorire il successo formativo di ognuno.
- A.S.D. Sport Insieme 2015
Firma Presidente Ivana Rega
L’ASD SPORTINSIEME 2015 è un’associazione sportiva affiliata alla Federazione Italiana di Pallavolo e iscritta nel registro CONI.
Nel corso degli anni oltre alla partecipazione a campionati giovanili di Pallavolo ha svolto corsi di attività motoria di base e scuola di pallavolo. Collabora con le realtà territoriali con progetti di inclusione sociale.
La loro mission è di avvicinare bambini di età compresa dai 6 ai 14 anni alla pratica ludico-sportiva. Accompagnarli nel loro percorso di crescita emotiva, fisica e socio-relazionale e favorire l’aggregazione attraverso la pratica sportiva.
- Associazione la Compagnia delle Bollicine
Firma Presidente Tiziana di Norcia
La Compagnia delle Bollicine nasce a Tor Bella Monaca nel 1989, con Educativa di Strada e sostegno attivo alla costruzione di percorsi innovativi volti alla prevenzione del disagio minorile e socio culturale delle diverse comunità territoriali in cui si trova ad operare, dando vita negli anni a seguire a Centri di Aggregazione Giovanile, Ludoteche stabili e itineranti, spettacoli di teatro di figura e burattini, progetti per il superamento dei pregiudizi e l’abbattimento delle barriere culturali rispetto alle diverse abilità.
Da allora collabora, in un’ottica di concreto lavoro di rete e condivisione di obiettivi e strategie, con enti pubblici e privati a Roma e nella Regione Lazio, anche come capofila, in progetti culturali e di inclusione sociale, didattici e ludico ricreativi, in cui coinvolge bambine, bambini, ragazze, ragazzi e adulti di ogni età e con diverse abilità, anche nelle Scuole di ogni ordine e grado.
Dal 2010 la Compagnia delle Bollicine è presente nel territorio del Distretto RM5 e collabora con i diversi Comuni, le Pro Loco e con le Cooperative attive, in particolare Le Ginestre, Il Melograno, Sarc.
- Ass. Banda e Coro Comune San Cesareo
Firma Presidente Maria Domenica Mancini
L’APS BANDA E CORO COMUNALE DI SAN CESAREO è un’associazione senza scopo di lucro, è riconosciuta di interesse comunale ed è inserita nell’elenco permanente RUNTS.
L’Associazione lavora nel territorio di San Cesareo sin dal 2009 promuovendo la cultura musicale, l’aggregazione giovanile, l’inclusione delle fasce sociali più deboli ed il coinvolgimento delle persone anziane.
Per conseguire tali obiettivi l’APS nel corso degli anni ha quindi attivato una scuola di musica, con borse di studio e corsi di insegnamento di propedeutica musicale, strumenti a fiato, percussioni, pianoforte e violino.
La Banda Comunale è formata attualmente da 25 elementi e si esibisce nelle diverse manifestazioni, sia laiche che religiose, con concerti, intrattenimenti musicali e processioni.
Il Coro Comunale è composto attualmente da 20 elementi, il cui repertorio abbraccia la polifonia, la musica sacra, il canto popolare e la musica leggera. Vicino a questo il Coro delle Voci Bianche per bambini in età scolare.
- APS Centro Anziani Comune San Cesareo
Firma Presidente Pierino Duca
Il Centro Sociale Anziani del Comune di San Cesareo costituisce un luogo di incontro sociale, culturale e ricreativo, con finalità di prevenzione rispetto a situazioni di isolamento ed emarginazione degli anziani, attraverso la promozione, la programmazione e l’organizzazione di iniziative e servizi che favoriscono l’aggregazione, il dialogo e la crescita sociale e culturale dei cittadini anziani tra loro e tra le varie realtà presenti sul territorio.
Il Centro, organizzato a base territoriale, ed avente lo scopo di favorire le attività di animazione sociale, culturali e di tempo libero, è localizzato in una struttura appositamente arredata e messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale, che permette all’anziano la piena fruizione dei servizi e il normale svolgimento della vita di relazione. La gestione del Centro è disciplinata da apposito “Regolamento” adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 53 del 3.09.2021, in corso di pubblicazione, nonché regolata da apposita Convenzione da sottoscriversi tra le parti.
Proposte Operative
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Centri Estivi
Un modello di Centro Estivo, anche con attività sportive ed educazione motoria, come proposta di rete territoriale del Patto Educativo di Comunità, nel quale, verificando e risolvendo le difficoltà, la scuola mette a disposizione i locali nel periodo estivo di chiusura delle scuole.
La formazione degli operatori del Centro Estivo dovrà svolgersi durante l’anno scolastico, con giovani volontari over 18 con un progetto di cittadinanza attiva e con finanziamento del servizio civile. Si pensa ad un Centro Estivo come elemento di continuità educativa tra scuola/extra scuola che valga sia per i destinatari sia per i giovani operatori in un processo operativo di peer education.
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Attività educative con minori
Il modello di Centro Estivo si potrebbe estendere anche in altri periodi dell’anno in concomitanza delle pause scolastiche e nelle esperienze di viaggi all’estero.
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Viaggi all’estero
Viaggi per i giovani delle scuole all’estero utilizzando gli strumenti di finanziamento attualmente operativi a cui accedere tramite la scuola e il terzo settore, favorendo un percorso esperienziale da trasmettere, con semplici strumenti di comunicazione, agli altri giovani e favorire una rotazione esperienziale.
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Sostegno alla Genitorialità
Destinato ai genitori singoli e in coppia con percorsi formativi e informativi nei quali i genitori assumano i diversi ruoli (formatore/discente) e condividano le loro competenze e conoscenze allo scopo di aumentare l’autorevolezza individuale nel gruppo e favorire il loro ruolo genitoriale nella gestione della relazione con i figli.
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Territorialità delle azioni educative
Creare una comunità scolastica aperta che si lascia attraversare dal territorio per favorire il protagonismo e la partecipazione attiva di alunni e alunne e dei genitori con lo sviluppo di percorsi di cittadinanza attiva e azioni di solidarietà sociale. Non definire la scuola pubblica come luogo centrale degli interventi, ma approfondire la cura delle relazioni personali e la qualità degli spazi pubblici all’interno della comunità territoriale.
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Incontro tra Patti Educativi
Sviluppare il confronto con altri Patti Educativi di Comunità a livello locale e nazionale anche coinvolgendo gli organismi che si sono già strutturati intorno a reti stabili di confronto, promuovendo incontri e conoscendo altre realtà nazionali.
Cosa ci aspettiamo
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Il percorso partecipato che ha portato alla definizione del Patto Educativo di Comunità ha messo in luce un forte bisogno, ma anche una precisa volontà: quella di fare rete per il bene del territorio del Comune di San Cesareo.
In collaborazione con la Scuola, si potrà dare vita a un processo che sostiene e valorizza l’istruzione pubblica come laboratorio sociale e comunitario. Una Scuola che si apre al territorio, che ne accoglie stimoli e bisogni, capace così di ripensare e ampliare la propria offerta educativa, creando nuove opportunità di apprendimento e di crescita personale. Tutto questo in un’ottica di co-progettazione del PTOF, insieme alle componenti scolastiche e ai soggetti attivi sul territorio.
C’è un chiaro desiderio di costruire azioni preventive contro l’abbandono e il fallimento formativo, da affiancare a interventi mirati per affrontare le situazioni più complesse. Questo anche attraverso percorsi personalizzati, modellati sulle inclinazioni e i bisogni dei singoli, con un’attenzione particolare agli alunni e alle alunne con bisogni educativi speciali (BES), anche non certificati. In quest’ottica, si immagina l’inserimento in classe di figure di sostegno con un ruolo educativo e relazionale, non didattico, a supporto della gestione complessiva del gruppo.
Il Patto Educativo di Comunità dovrebbe diventare uno spazio di incontro stabile, animato da una collaborazione autentica, sempre in ascolto e alla ricerca di modalità nuove per attivare energie, sia dentro che fuori la scuola. L’adesione del Comitato Istituzionale del Distretto Socio Sanitario RM 5.5 rappresenta un’occasione concreta per rafforzare il progetto e aprire nuove prospettive di crescita e cooperazione per tutte le realtà del territorio.
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