Il futuro dell’educazione passa per le competenze digitali: a Sedici Modi di Dire Ciao protagonisti docenti e dirigenti scolastici

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L’adozione del digital learning richiede un cambiamento di prospettiva, un mindset completamente diverso, che in molti casi è mancato. Il digitale non è uno strumento alternativo o semplicemente accessorio, ma può rivestire un ruolo principale rispetto alla formazione tradizionale. Se ben utilizzato, stimola una maggiore interazione con gli studenti e facilita i processi di apprendimento. Sedici Modi di Dire Ciao è anche questo: un momento di formazione rivolto ai docenti calabresi.

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L’iniziativa, selezionata dall’impresa sociale Con i Bambini per il contrasto della povertà educativa minorile e interamente partecipato da Fondazione con il Sud, coinvolgerà fino al 2 dicembre oltre 100 ragazzi provenienti da CampaniaCalabria, Basilicata, Veneto e Sardegna. Giffoni però ha scelto di focalizzare la sua attenzione non solo sui più giovani ma sull’intera comunità educante, con la convinzione che la formazione del futuro dovrà dotarsi di linguaggi e metodi adeguati, perché abitare la complessità è una sfida che non ammette superficialità né approssimazioni.

Digital prof., a cura di Luca Fresolone del team di Giffoni, mira a portare in classe l’educazione digitale affinché possa stimolare pensieri, riflessioni e approfondimenti al passo con le esigenze degli studenti. L’appuntamento, promosso a Cittanova, ha permesso a oltre 100 docenti e dirigenti di comprendere come costruire al meglio lezioni multimediali interattive, utilizzando anche  strumenti familiari ai ragazzi come gli smartphone. Ed ecco che i social diventano mezzi fondamentali per la promozione del proprio istituto scolastico. Il sito della scuola è la porta di ingresso al lavoro e agli sforzi di insegnanti e allievi. La piattaforma YouTube può permettere di raccontare in modo ancora più coinvolgente il percorso tra i banchi. Un modo per eleminare le distanze tra generazioni diverse e permettere all’innovazione di diventare patrimonio comune e fonte di crescita trasversale.

Non tutti i docenti possiedono competenze digitali sufficienti ad affrontare il rinnovamento della metodologia – spiega Maria, docente di italiano dell’istituto Comprensivo di Rizziconi – Le nuove tecnologie in classe permettono di realizzare simulazioni, di viaggiare e orientarsi, di reperire informazioni da fonti diverse e di confrontarle tra loro, di scrivere testi a più mani in modo cooperativo, di svolgere esercizi interattivi. Ci consentono di sperimentare compiti autentici e dinamici, esperienze che prevedono un coinvolgimento attivo da parte degli alunni utilizzando strumenti a loro familiari. Grazie a Giffoni porterò in classe nuove conoscenze, corsi così dovrebbero durare più di una sola lezione”.

A salutare i docenti anche il direttore di Giffoni, Claudio Gubitosiche ha anticipato: “A marzo, qui a Giffoni, organizzeremo un evento dedicato esclusivamente a voiVi voglio ringraziare per la vostra collaborazione. L’altro giorno sono stato a Cittanova e, oltre ai rappresentanti istituzionali, tra cui il presidente della Regione Calabria, ho incontrato gli alunni delle elementari e dei licei e il mio cuore è ancora pieno di gioia. La vostra è una realtà scolastica efficace ed efficiente. Giffoni è e sarà sempre al vostro fianco con l’obiettivo di continuare ad aprirsi al vostro territorio attraverso nuove collaborazioni, con il contributo della Scuola di recitazione della Calabria”.

E si rivolge agli adulti anche Lavorare sulle Emozioni, il lab condotto dalla dottoressa Giulia Troisi in collaborazione con il centro socio-sanitario San Nicola di Giffoni Valle Piana che, questa volta, ha provato a indagare tra i sentimenti, le ansie e le emozioni di genitori e docenti.

Spazio poi al cinema con Movie Days, le giornate di cinema per ragazzi organizzate da Giffoni. Al cinema Gentile di Cittanova è stata la volta di CALIFORNIE di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, incentrato sulla storia di Jamila, una ragazza marocchina esuberante e con grande senso pratico che sembra avere un enorme potenziale per raggiungere grandi cose o combinare enormi disastri. “Californie” la segue giorno dopo giorno dai 9 ai 14 anni, nella piccola cittadina del sud Italia dove vive, per ricostruire l’affascinante viaggio personale che Jamila intraprende, battute d’arresto e deviazioni incluse, per trovare il suo posto nel mondo.

Ad incuriosire i ragazzi anche SCHOOL LIVE DOC, un mosaico fatto di vita reale che si intreccia al mondo della scuola e fa rivivere tra le immagini lo stesso campus di Cittanova che, con questo laboratorio, diventa un documentario. Un grande racconto corale costruito con testimonianze preziose, catturate dai giovani che scoprono in prima da protagonisti il mondo del cinema.

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