Povertà educativa, un fenomeno allarmante. L’impegno di 16 modi di dire ciao per i giovani

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Povertà educativa: un fenomeno in crescita, che continua a produrre dati drammaticamente importanti. Giffoni è da sempre in prima linea per contrastarla, non solo attraverso la sua attività di hub culturale e di casa aperta per i giovani 365 giorni l’anno, ma anche con una serie di progetti speciali, declinati in tutta Italia, che coinvolgono migliaia di ragazze e ragazzi, insegnanti, educatori, famiglie, come ad esempio Sedici modi di dire ciao, Hyping, Sant’Eustachio in comune e In youth we trust a cui si aggiungono le attività del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola CIPS e i tour itineranti di School Experience, oltre ai Giffoni in a day che vedono ogni anno la partecipazione di tantissimi istituti di ogni ordine e grado.

Per comprendere la portata di un fenomeno sempre più dilagante basta leggere i dati emersi durante le giornate di Bertinoro. Tra le cifre più significative emerse, il 16,8% dei giovani tra i 6 e i 19 anni non ha partecipato a spettacoli fuori casa nel 2023, una percentuale in aumento rispetto al 12,9% registrato nel 2019. Questo dato evidenzia una crescente difficoltà di accesso alla cultura per i più giovani, che non sono mai andati al cinema, teatro, musei, mostre, siti archeologici o concerti nell’arco dell’anno. Il prospetto riportato dal Cips evidenzia poi che il 70,5% dei bambini e ragazzi tra i 3 e i 19 anni non è mai stato in biblioteca nel 2023, mentre il 39,2% non ha praticato sport. Anche il livello di istruzione è preoccupante: il 10,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha interrotto gli studi dopo la licenza media, e l’8,4% degli studenti dell’ultimo anno delle superiori ha mostrato un basso livello di competenze in italiano, matematica e inglese.

La povertà educativa è strettamente legata anche all’accesso limitato ai servizi per la prima infanzia: nell’anno scolastico 2021-22, i posti nei servizi educativi per i bambini da 0 a 2 anni coprivano solo il 28% della popolazione. Complessivamente, il 13,5% dei minori di 16 anni vive in condizioni di deprivazione materiale e sociale, mentre il 14% dei minori vive in povertà assoluta, con picchi del 16% nel Sud del paese. La “povertà educativa” viene definita come “la privazione da parte dei bambini, delle bambine e degli/delle adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”. Un fenomeno che è legato alla povertà materiale, ma molto spesso ne travalica i confini. Come intervenire? La strategia è stata delineata già da anni da Save the children. Bisogna innanzitutto colmare i numerosi gap esistenti nel sistema scolasticofornendo servizi educativi, finalmente, universali. In secondo luogo bisogna dedicare risorse aggiuntive a quei territori dove si concentra maggiormente la privazione materiale ed educativa, in grado di rispondere ai bisogni specifici di bambini e famiglie particolarmente marginalizzate.

Ed è proprio su questo che da tempo Giffoni ha potenziato la sua attenzione. SEDICI MODI DI DIRE CIAO è il progetto ideato e realizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience, che da oltre 50 anni lavora con e per i ragazzi di tutto il mondo, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Apprendere, sperimentare, sviluppare, far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni sono diritti inalienabili, Giffoni da anni riconosce ai giovani la loro identità e intende restituire loro rilevanza e centralità in quanto risorsa dell’intera comunità. Il progetto si sviluppa in contesti ambientali con un’alta percentuale di famiglie a basso reddito, nelle quali, spesso, si può assistere a fenomeni di sottoccupazione e/o di disoccupazione, a cui si associano situazioni diffuse di attività marginali. Uno dei principali obiettivi è rivelare identità e potenzialità delle periferie, intese come luoghi in cui vivono comunità inclusive, in cui si possa promuovere la cultura e il diritto al futuro.

Hyping è invece un progetto finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza tramite l’Agenzia di Coesione Territoriale con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e dell’impoverimento educativo. Il territorio di riferimento è la periferia est di Salerno con particolare riferimento ai quartieri di Sant’Eustachio, Fuorni, Mariconda e Mercatello. Il progetto è indirizzato ai ragazzi di età compresa tra gli 11 ed i 17 anni. Il soggetto capofila è la cooperativa sociale Insieme di Salerno e gode di un ampio partnerariato che fa riferimento ad un contesto territoriale più vasto, comprendendo oltre alla città di Salerno, anche i territori di Pontecagnano Faiano e Giffoni Valle Piana. Il partenariato è, infatti, composto da: Comune di Salerno – Assessorato alle Politiche Sociali, Ente Autonomo Giffoni Experience, Istituto d’Istruzione Secondaria “Santa Caterina – Amendola” di Salerno, Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” di Salerno, Asd Zona Orientale Rugby Popolare Salerno, associazione DeArt Progetti, Aps Tandem Onlus di Salerno, Fmts Lavoro srl di Pontecagnano Faiano e Formamentis srl.

Lo sport ed in genere tutto ciò che fa socialità e cultura è al centro del progetto S.E.C. – Sant’Eustachio in Comune” che si pone l’ambizioso obiettivo di costruire nella periferia est di Salerno un punto di riferimento e aggregazione per i giovani del territorio. Giffoni figura tra i partner del progetto che vede come capofila l’ASD Zona Orientale Rugby Popolare Salerno. La proposta progettuale è risultata vincitrice del bando “Play District – Spazi Civici di Comunità”, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani attraverso il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con Sport e Salute SpA.

Da segnalare poi In youth we trust. Finanziato dal Pnrr tramite l’Agenzia per la Coesione Territoriale. Soggetto capofila è l’Impresa Sociale Nuovi Scenari. Interessati i quartieri di Latte Dolce e Santa Maria di Pisa. Ampio il partenariato che si occupa di cinema, teatro, informatica, lotta al cyber bullismo, cultura della legalità. Le attività si rivolgono ai ragazzi dagli 11 ai 17 anni. L’obiettivo che si intende perseguire è quello di costituire un polo di servizi nella città di Sassari orientato e alla sperimentazione di nuovi modelli di interventi sociali, formativi e socio-educativi per promuovere l’inclusione di minori nei contesti di appartenenza favorendo così un cambiamento reale, individuale e della comunità. Soggetto capofila del progetto è l’impresa sociale Nuovi Scenari di Nuoro. Ampio ed articolato il partenariato che mette insieme istituzioni locali, agenzie educative, esponenti del terzo settore. Ne fanno, infatti, parte il Comune di Sassari, l’Osservatorio OSCRIM Università di Sassari, il Liceo “Margherita di Castelvi” di Sassari, la Compagnia Teatro “La Botte e Il Cilindro”, 2000 Lune Società Cooperativa Sociale arl, IntHum Laboratorio Interculturale di Ricerca e Promozione della Condizione (H)umana, La Gaia Scienza Società Cooperativa Sociale, Drone Experience, impresa collegata a Giffoni Film Festival, Centro per la Giustizia Minorile per la Sardegna, Orientare srl.

Se il claim di Giffoni è “ciò che comincia qui migliora il mondo”, attraverso queste attività l’obiettivo è proprio quello di dare un contributo culturale, formativo e creativo per risolvere un’emergenza rispetto alla quale siamo chiamati tutti a dare un contributo per il futuro delle nuove generazioni.

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