L’impatto di #Giffoni54 non si ferma! Sedici Modi di Dire Ciao: tutti al Campus in Sardegna a novembre
di giffoniexperience
Un’onda d’urto di creatività, di energia, di scambi culturali, di confronto e di nuovi legami. Un’occasione per mettersi in gioco, per superare i propri limiti ed esprimere i propri talenti. È stata una full immersion nel Festival, per i ragazzi coinvolti nel progetto Sedici Modi di Dire Ciao, provenienti da cinque regioni d’Italia. Un’esperienza stratificata, che permette ai giovani di sfidarsi in più aspetti, non solo come giurati, ma come protagonisti attivi, tra campagne sociali, panchine verdi dove raccontarsi e scambi di ruolo: da intervistati ad intervistatori, narratori della magia visionaria di Giffoni.
Si conclude il settimo campus di Giffoni, che rientra tra le azioni principali del progetto Sedici Modi di Dire Ciao, selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Convolte nell’ampia attività progettuale la Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave): cinque cantieri grazie ai quali i giovani diventano ambassador di Giffoni nelle varie regioni d’Italia.
«Anche questa edizione volge al termine, carichi di emozioni portiamo a casa tanti sorrisi, qualche lacrima e riflessioni profonde – esordisce Giulia Troisi, tutor dei laboratori e responsabile del centro socio-sanitario “San Nicola” partner di progetto – Durante questi giorni ci siamo immersi totalmente nelle attività progettuali ideate nell’ambito di Sedici Modi di Dire Ciao. I feedback che ci hanno restituito sono molto impattanti: apprezzamento, curiosità e soprattutto innesco di valutazioni introspettive. Vuol dire che i semini sono stati piantati, questo ci inorgoglisce moltissimo».
Un rapporto con Giffoni ormai di lunga data, secondo Giulia: «É una conferma di intenti e obiettivi comuni che, con gioia e sacrificio, portiamo avanti con un sempre rinnovato spirito: proviamo ad alzare l’asticella sempre un po’ in più in alto, ciascuno per le proprie aree di competenza, per provare a fare del nostro meglio restituendo emozioni impattanti, tese a produrre un cambiamento, in chi ci segue. Un’isola felice: d’altra parte, ciò che inizia qui al Festival migliora il mondo – aggiunge – Sedici Modi di Dire Ciao, però non si ferma! Anzi, la progettualità proseguirà per tutto il 2025. Dai prossimi giorni saremo proiettati sul lavoro annuale per la programmazione delle attività con i nostri ragazzi, che rappresentano per noi un grande orgoglio. In fondo tutto questo è creato per loro».
#Giffoni54 ha rappresentato un momento di evoluzione per la progettualità. «Siamo rimasti contentissimi per come le attività sono state suddivise nel corso del Festival, sia per la risposta dei bambini, sempre più coinvolti. Interazione e tanto coinvolgimento – spiega la referente del Cantiere Calabria – Nel corso dell’anno gestiamo a distanza i Movie Days, insieme ai ragazzi del gruppo di recitazione. Il feedback è più che positivo».
Dal Cantiere Campania parte il messaggio rivolto a tutti i tutor provenienti dalle diverse regioni italiane: «Un altro anno straordinario, anche questo ricco di emozioni, sfide e incredibili traguardi raggiunti insieme. Questo percorso ci ha visti protagonisti, insieme ai nostri ragazzi che hanno tenuto appassionatamente laboratori e progetti, che hanno messo alla prova le nostre e loro capacità creative ed emotive. Tutti insieme abbiamo condiviso momenti indimenticabili, stretto nuove amicizie e creato ricordi che porteremo sempre nel cuore».
La partecipazione al Giffoni Film Festival diventa non solo un’opportunità formativa, ma anche un’esperienza di crescita personale che arricchisce. «Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo incredibile viaggio: agli organizzatori, ai formatori, ai nostri compagni di avventura e, naturalmente, ai nostri fantastici Giffoner. Concludiamo sicuramente questo anno con la consapevolezza di aver compiuto un percorso significativo, pronti a portare con noi tutto ciò che abbiamo appreso verso nuove ed entusiasmanti sfide future», afferma il team di lavoro campano.
Particolarmente colpiti dai film in gara e dalle tematiche affrontate sono i ragazzi del Cantiere Basilicata. «Abbiamo infatti avuto momenti di dibattito e riflessione post-visione sui messaggi profondi veicolati. Porteremo a casa delle lezioni importanti», raccontano.
Il rapporto tra Giffoni e Cantiere Basilicata è consolidato e radicato negli anni. «Ogni volta è come sentirsi a casa ed è questo il sentimento che condividiamo – spiegano i tutor lucani – Fare nuove conoscenze, stringere nuove amicizie, incontrare talent ricchi di esperienza da offrire ai giurati e visionare film profondi come quelli in gara rendono ogni edizione un momento formativo e di crescita personale molto importante. Le attività che abbiamo svolto durante l’anno sono state molteplici e senza dubbio interessanti per i ragazzi, come dimostrato dalla loro assidua presenza. Siamo già al lavoro con nuove idee».
Le diverse attività laboratoriali si sono caratterizzate per una presenza assidua presso il Giffoni Village: un brulicare di vita, tra risate, tra commozione e il coraggio di abbattere i propri muri emozionali, imparando a confrontarsi con gli altri e a scoprire il mondo meraviglioso del cinema.
Sono già proiettati a Giffoni 2025 i ragazzi della Sardegna. «I nostri giovani sono super entusiasti e sperano di rivivere questa avventura straordinaria il prima possibile – aggiunge il tutor della Sardegna – Si sono integrati con le famiglie che li hanno coinvolti, con i Giffoner in sala. Il nostro rapporto con il Festival è pluridecennale, è come tornare nella nostra casa. Ogni anno le emozioni sono diverse e ritorniamo sempre più arricchiti anche come comunità educante. In Sardegna siamo riusciti a realizzare finalmente laboratori in presenza, toccando con mano le emozioni e il coinvolgimento dei nostri adolescenti. Non vediamo l’ora di realizzare il nostro campus che si svolgerà a fine novembre e di ospitare tutte le regioni partner, ritrovandosi tutti in Sardegna».
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