Una panchina verde per il benessere psicologico, entra nel vivo la campagna “Non sono emergenza”
di giffoniexperience
Una panchina verde dove fermarsi e raccontarsi. Un crocevia di incontro, in una piazza reale: basta sedersi e lasciar scorrere le proprie emozioni. Una pausa alla quotidianità per aprirsi ad un flusso di coscienza per liberare le proprie paure, i propri disagi. È una catarsi, un’assunzione di consapevolezza per elaborare le fragilità trasformandole in arte e videomaking.
È la nuova campagna “Non sono emergenza” dedicata al disagio degli adolescenti e dei giovani adulti. L’iniziativa è dell’Impresa sociale Con i Bambini ed è stata presentata alla Impact! in Sala blu della Multimedia Valley
«La panchina è un luogo dove fermarsi. Simboleggia l’ascolto, dove anche chi è timido può iniziare a chiacchierare con qualcun altro. Il verde è un colore distensivo e rilassante, con uno slash arancione, rappresentativo della campagna. La prima reazione che suscita nei giovani è la richiesta di una panchina in ogni città: speriamo che da Giffoni Film Festival possa espandersi quest’idea in ogni città d’Italia», afferma Maria Ortensia Ferrara, Ufficio Comunicazione dell’impresa sociale “Con i bambini”.
Ancora una volta Giffoni viene scelta per la sperimentazione di un nuovo format per parlare delle difficoltà della fase evolutiva dei giovani.
«La campagna “Non solo emergenza” affronta il disagio da molteplici punti di vista: depressione e benessere mentale, disturbi alimentari, bullismo, baby gang, identità di genere. Un programma che si accompagna al reportage del fotografo Riccardo Venturi e al documentario di Arianna Massimi che stanno girando tutta Italia per raccogliere le testimonianze dei ragazzi. L’obiettivo primario è dare la voce ai giovani. Le interviste al Festival, però, saranno gestite dai nostri inviati speciali che sono i nostri Giffoners, in particolare i ragazzi di Sedici Modi di Dire Ciao. Poi saranno pubblicate su tutti i nostri canali socialo in particolare Instagram e Tik Tok. Chiunque potrà sedersi sulla panchina, raccontare la propria storia, oppure realizzare un proprio video e condividerlo».
Una campagna per parlare di emergenza psicologica tra i giovani, a partire da una serie di dati, come il 13,1% del tasso di abbandono scolastico tra i maschi, circa 18.092 minori e giovani adulti in carico agli uffici di servizio sociale, 65.967hikikomori in Italia, ovvero studenti tra gli 11 e i 17 anni con tendenza all’isolamento sociale.
«Dalle prime interviste realizzate emerge molta curiosità, dopo una fase di timidezza iniziale. Molti ragazzi si sono avvicinati e hanno scelto di raccontare la propria storia – prosegue Ortensia – I disturbi più diffusi sono legati all’ansia. Inoltre, molti hanno evidenziato la difficoltà di parlare con gli adulti, per cui si confidano tra loro coetanei. Non si sentono compresi nel momento in cui raccontano il proprio disagio. Abbiamo deciso, così, attraverso la campagna, di ribaltare il punto di vista e renderli protagonisti. Non puntare il dito, ma semplicemente ascoltare».
È una partnership storica quella tra il Festival e l’impresa sociale “Con i Bambini”: «Qui si percepisce entusiasmo: l’idea di dar vita alla panchina nasce proprio dall’intuizione dei Giffoner di Sedici Modi di Dire Ciao. Ci siamo incontrati virtualmente nei mesi scorsi ed è partito il progetto».
Oltre alla panchina, ci si può rivolgere allo stand del Giffoni Village per scrivere una cartolina con le grafiche della campagna, con un destinatario molto speciale: il Se stesso adulto. I ragazzi potranno scrivere un desiderio, un sogno, ma anche una paura che domani potranno aver superato. La cartolina sarà imbucata nelle cassette della posta, che saranno collocate da settembre anche nelle scuole, per portare il messaggio dei giovani di Giffoni alle istituzioni italiane.
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