Cosa facciamo

I centri Bimbi-Insieme sono stati realizzati per accogliere minori e famiglie nei comuni che, dietro attente analisi, manifestano maggiore bisogno per l’alta presenza di nuclei fragili, molti dei quali immigrati. Uno dei centri sarà ospitato nei locali della Parrocchia Maria Santissima del Rosario di Pompei in Belvedere Marittimo e l’altro nei locali di Villa Federico a Scalea. Una scelta ponderata sulla base della conformazione territoriale e della posizione geografica dei due centri logisticamente posizionati in maniera tale da coprire l’area nord e l’area sud del distretto afferente ai 15 comuni dell’Ambito territoriale sociale Praia a Mare-Scalea.

Le attività rivolte ai minori 3-36 mesi, saranno svolte da due team di operatrici composti da psicologo, educatrici, ausiliari.

In spazi predisposti e separati dallo spazio bimbi, si svolgeranno parallelamente attività di supporto alla genitorialità positiva: colloqui con i singoli nuclei genitoriali o mamme sole, ma anche attività in piccoli gruppi che prevedono azioni di peer education genitoriale, grazie alla partecipazione di comitati e reti genitoriali di volontariato che favoriranno l’inclusione e l’attivazione di prassi di mutuo-aiuto. I genitori, o caregiver delegati, parteciperanno alle attività educative con i minori della fascia 3-18m, affiancandosi alle educatrici in modalità “formazione esperienziale”.

In presenza di dinamiche familiari conflittuali o di carenze educative gravi e acclarate, o ancora in presenza di segnalazioni provenienti da consultorio,  piano di zona, Servizi sociali, parrocchie, si attiveranno azioni di supporto psico-educativo e di counseling.

L’utenza dei due centri non sarà limitata alle famiglie residenti nei due comuni ma, grazie alla localizzazione strategica, potranno essere accolti nuclei bisognosi di supporto anche degli altri comuni dell’ambito territoriale ottimale. Le sedi di Biga resteranno aperte dal lunedì al venerdì, con orario 8:00-12:00 e 14:00-18:00, e il sabato dalle 8:00 alle 12:00. Il servizio non prevede la preparazione di pasti, ma ne consente il consumo, in spazi attrezzati, con il supporto o delle stesse mamme o del personale.

Altro punto di forza di Biga sono le Attività per le scuole dell’infanzia.

Per la fascia 4-6 anni il progetto prevede di agire sulla riduzione della povertà educativa evidenziata nell’analisi del bisogno territoriale mettendo in atto percorsi e attività extrascolastiche rivolte a minori frequentanti le scuole dell’infanzia che son partner del progetto. Attività che integreranno le programmazioni scolastiche, alle quali parteciperanno anche i genitori e, in totale rispetto del principio di inclusività,  anche minori con difficoltà.

Iniziative che saranno orientate ad evitare la percezione della dinamica “ghetto”: la presenza di diversi nuclei familiari svantaggiati da un punto di vista economico nonché di nuclei con genitori immigrati presenti sul territorio, giustifica un’azione che abbia un forte impatto integrativo e inclusivo, sia da un punto di vista sociale che culturale.

Nel particolare si tratta di attività extracurriculari erogate in ambito di outdoor education, con giornate in natura e nei borghi. La finalità per i bambini è l’utilizzo del territorio come ambiente di apprendimento, per i genitori la costruzione di una rete genitoriale capace di esser parte della comunità educante e nello stesso tempo di essere al suo interno coesa e attiva nelle azioni di mutuo-aiuto e nell’inclusione dei nuclei più marginalizzati nella comunità territoriale.

Biga ha pensato anche alla Formazione. Saranno attivati percorsi formativi rivolti a educatori e operatori sia interni che esterni al progetto, docenti delle scuole dell’infanzia, e operatori del settore pubblico e privato. La formazione, in parte in presenza e in parte online, prevede corsi su nuove metodologie ed approcci educativi.

Il progetto stesso sarà una “palestra di apprendimento” e di sperimentazione di prassi innovative, su basi scientificamente solide e con la finalità di generare attitudine all’innovazione sia nel team di educatori ed educatrici del progetto e nei docenti degli istituti comprensivi partner e di altre scuole che saranno coinvolte, sia nella comunità territoriale di operatori e operatrici dei servizi pubblici e degli enti del terzo settore privati.

Per una maggiore vicinanza alle famiglie del territorio dell’alto Tirreno cosentino, Biga si è attivato anche per l’apertura di uno sportello territoriale famiglie. In tutte le parrocchie dei 15 comuni dell’Ato, presso i due Centri bimbi-insieme, i servizi sociali territoriali ed il consultorio, presso lo sportello per le donne vittime di violenza, sarà attivo un punto di ascolto e raccolta di richieste di aiuto da parte di genitori di nuclei familiari fragili.

In ciascuno di questi luoghi, lo sportello territoriale famiglie è previsto come un servizio a richiesta, che si occuperà dei colloqui con i genitori. I genitori beneficiari sono individuati dalle “antenne” del progetto, ovvero dai partner operativi, dai servizi e dalle parrocchie, nonché dal personale dell’Ato e dagli stakeholders che partecipano a focus group periodici.

B.I.G.A. Bimbi Insieme Genitori Attivi