Il “Luna Park delle favole” con il progetto “BES-T Community in Best Practice”

Proseguono le attività della rete di “BES-T Community in Best Practice”, il progetto a favore dei minori di Taranto e provincia che intende attuare un innovativo progetto sperimentale di inclusione sociale che punti a favorire un nuovo rapporto con l’ambiente e coinvolga le imprese culturali e creative.

A Taranto, presso l’Auditorium Tatà, si è tenuto “Luna Park delle favole”, un evento di animazione per sensibilizzare e promuovere le adesioni di genitori e minori al progetto “BES-T Community in Best Practice” e alle attività di “Dal Paese di Bellosguardo all’Arcobaleno delle Emozioni”.

L’evento è iniziato con l’animazione per i bambini con giochi “dedicati” alle più popolari favole, tra gli altri è intervenuto l’operatore culturale del C.r.e.s.t Giovanni Guarino, per poi proseguire con un momento per i genitori in cui sono state prima illustrate in generale le iniziative e le opportunità offerte da “BES-T Community in Best Practice”, e in seguito, più in particolare, le attività progettuali che, con il titolo gioioso “Dal Paese di Bellosguardo all’Arcobaleno delle Emozioni”, sono proposte da Soc. Coop. C.r.e.s.t., uno dei partner della rete del progetto.

A questo evento di animazione territoriale, infatti, sono state invitate tutte le famiglie potenzialmente interessate al progetto “BES-T Community in Best Practice, alle quali sono stati illustrati i contenuti formativi e di affiancamento a loro dedicati, nonché tutte le attività ludico, ricreative, sportive, sociali previste in favore dei loro figli, 1.800 tra disabili e normodotati, e le attività di volontariato e/o di affiancamento al lavoro presso imprese culturali e creative.

Infatti il progetto “BES-T Community in Best Practice” intende favorire l’inclusione di minori con disabilità sensoriale, motoria, psichica, Bisogni Educativi Speciali (BES) e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e, al contempo, accomunati da gravi fenomeni di povertà educativa e sociale, operando sul territorio della provincia di Taranto, con un focus particolare sulla città capoluogo, un’area ad elevato rischio ambientale.