Corsi di cucina a scuola per imparare a fare da sé, l’inclusione dei minori con autismo passa dal cibo
di consorzioilnodo2
Mettere le mani in pasta, letteralmente, e comunicare anche attraverso il cibo. Con due obiettivi: aumentare il grado di autonomia e costruire occasioni di socialità. È a questo che punta “Generazione chef”, uno dei laboratori portati avanti nell’ambito del progetto AutMind, per l’inclusione scolastica dei minori con disturbo dello spettro autistico, finanziato tramite il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile dell’impresa sociale Con i bambini.
L’idea è molto semplice e sposa il concetto alla base di AutMind: il potenziamento delle abilità delle persone con disturbo dello spettro autistico è una questione che riguarda l’intera comunità educante. Le famiglie (genitori, fratelli, sorelle, tutori) e le scuole, nella loro complessa articolazione. Nessuna inclusione reale, però, è possibile senza un’adeguata formazione degli operatori. Che è esattamente quello a cui mira AutMind.
Le scuole partner
Oltre all’attivazione di uno “sportello autismo” all’interno delle scuole partner – sette, tra Catania, Misterbianco e Acireale -, e alla creazione di spazi di supporto per genitori e siblings, AutMind organizza una serie di attività specialistiche all’interno delle strutture scolastiche. Così è cominciato, per esempio, il laboratorio di “creazione” della merenda negli istituti comprensivi Pitagora e Sciascia di Misterbianco. Con il supporto degli operatori e dei compagni di classe, bambini e bambine hanno imparato a farsi un toast. O perfino una pizza.
All’istituto magistrale Regina Elena di Acireale, gli incontri si svolgono due volte a settimana nella cucina didattica “Papa Francesco” sotto la guida esperta dello chef Federico Giordano. Insieme a lui, e con tutta l’équipe multiprofessionale e multidisciplinare, i ragazzi e le ragazze prendono parte a un vero e proprio corso di cucina, acquisendo abilità e competenze indispensabili nel loro percorso di vita.
Il progetto AutMind
AutMind è un progetto sostenuto dall’impresa sociale Con i bambini e ha una durata di 48 mesi. Capofila è il Consorzio di cooperative sociali Il Nodo di Catania, che lavora insieme all’associazione Un futuro per l’autismo e alle cooperative sociali Identità e Un altro modo, in partenariato con gli istituti comprensivi Leonardo Sciascia e Pitagora di Misterbianco, con il IV istituto comprensivo Galileo Galilei, Paolo Vasta e Giovanni XXIII di Acireale, con l’Istituto magistrale Regina Elena di Acireale, e con l’Istituto di istruzione superiore Marconi-Mangano di Catania.
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