Insieme per Fare: quando il teatro diventa sinonimo di inclusione

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Prosegue il corso di improvvisazione teatrale per bambini  del centro d’arte, cultura e sport Insieme Per Fare, realtà inclusiva nata nel 1977 a cui tutti possono accedere. Il corso, organizzato in nove mesi (da settembre a giugno) con incontri settimanali, e con la direzione artistica di Massimo Ceccovecchi, fa parte del progetto Aracne – La Rete che Includenato per promuovere la piena inclusione sociale dei minori in condizioni di disabilità e povertà educativa del Municipio III di Roma 

Il lavoro teatrale è incentrato prima di tutto sull’ascolto e sull’attenzione che ognuno ha verso se stesso e verso gli altri, con il gioco come veicolo principale su cui basare il proprio messaggio, dato che leggerezza e la risata son le parti che contagiano immediatamente.

Gli obiettivi del corso riguardano lo stimolare la creatività e l’immaginazione dei bambini, lo sviluppare la loro capacità di lavorare in gruppo, il rafforzare la fiducia in sé stessi e l’espressione corporea, il migliorare l’ascolto e la capacità di adattarsi agli imprevisti, ma soprattutto il divertirsi imparando le basi dell’improvvisazione teatrale. In questo modo le dinamiche redazionali vengono rafforzate e trasferite nella costruzione della storia che porterà poi allo spettacolo finale.

Il programma didattico, inoltre, è adattabile in funzione delle capacità dei ragazzi e la sua inclusività è insita nell’improvvisazione teatrale stessa. Indipendentemente dalla capacità di una persona e dalla sua preparazione, infatti, l’improvvisazione permette di accogliere tutti in maniera immediata perché una una persona si adatterà in funzione alla scena per quello che sente dentro in quel momento.

Dopo gli intensi mesi dedicati agli esercizi di ascolto e reazione, di esplorazione dello spazio e del corpo e di narrazione e costruzione di storie e personaggi, il mese di marzo è dedicato ai giochi teatrali e alle sfide di improvvisazione, con gli obiettivi di potenziare la prontezza e la capacità di apprendimento. Tra le attività principali si segnalano giochi di improvvisazione rapida, come il cambio di emozione o situazione; sfide teatrali, che mettono alla prova la capacità di improvvisazione dei bambini; giochi di improvvisazione, in cui sono i bambini stessi a proporre le regole; e infine l’approfondimento sulla creazione di mondi immaginari.

Teatro e improvvisazione diventano quindi la formula giusta per una completa inclusività, attività ricreative che accolgono tutti senza distinzione e che vedono nella diversità un valore aggiunto.

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