Scheda Progetto

Soggetto Responsabile. Fondazione Gruppo Abele Onlus.
Siamo chi incontriamo. Giovani abitati dall’inquietudine, donne sfruttate e vittime di violenza, famiglie disorientate, persone con problemi di dipendenza, uomini e donne senza una casa, vittime della malattia fisica o mentale, stranieri in cerca di diritti. Ciascuno di loro ci indica la strada. Quella strada che è, da sempre, il nostro spazio di ascolto e di proposta, di impegno e di ricerca.
La nostra missione. Vogliamo accompagnare le persone in difficoltà, che ogni giorno incontriamo nei nostri servizi di accoglienza, verso un futuro vissuto in dignità e autonomia. Vogliamo produrre cultura, cioè trasformare in patrimonio condiviso le grandi intuizioni che ogni giorno ci offre la strada. Vogliamo fare politica, cioè trasformare l’impegno per migliorare la vita dei singoli, in proposte per migliorare la vita di tutti. Desideriamo stare nella complessità, per decifrarne gli stimoli e la ricchezza. Evitare semplificazioni e banalizzazioni. Aspiriamo a cambiare il mondo, senza smettere di cambiare noi.

Localizzazione degli interventi. Torino, Circoscrizione 3. L’area di intervento del progetto è la Circoscrizione 3 di Torino, situata nella zona ovest della città. La compongono i quartieri Cit Turin, Borgo San Paolo, Borgata Lesna, Cenisia e Pozzo Strada. Confina con il centro della città e con il vicino comune di Grugliasco. Questa Circoscrizione è una delle più antiche della città. Cit Turin è considerata una delle zone residenziali di Torino; il resto della Circoscrizione si è sviluppato intorno a grandi fabbriche. E’ un territorio intriso di storia operaia e di immigrazioni, con uno dei polmoni verdi, Parco Ruffini, più grandi della città: da qui è partito l’impegno di recuperare le aree industriali dismesse, convertendole ad un’architettura inclusiva e moderna, in grado di poter accogliere nuove sinergie culturali, associazionistiche. Qui c’è la comunità peruviana più numerosa di Torino, e la forte presenza di studenti universitari, soprattutto fuorisede, che hanno consentito la costruzione di residenze universitarie e di esperimenti di mobilità dolce. 119.936 sono gli abitanti della Circoscrizione 3 di cui 15.538 (12,9% della pop. totale) i minori tra 0 e 17 anni. Le famiglie residenti nella circoscrizione sono 64.003, di cui 10.739 coppie con figli, 6.229 madri con figli e 2.072 padri con figli. La presenza di famiglie monogenitoriali rappresenta circa il 43,5% di tutte le famiglie con figli. Numero molto elevato che varrebbe la pena di indagare. Gli stranieri residenti sono 14.214 (11,9 % della pop. totale) di cui 2.551 sono i minori fino a 17 anni (17,9% della pop. straniera). Il processo di stabilizzazione degli stranieri ha portato un cambiamento importante nella struttura della popolazione e nella presenza di alunni stranieri nelle scuole del quartiere. Si osserva, però, un aumento delle presenze irregolari a causa della crisi economica e dei vincoli normativi sempre più rigidi. Le nazionalità maggiormente presenti sono: Romania (5.850), Perù (1.326), Marocco (884), Albania (617), Rep. Pop. cinese (616), Filippine (486), Iran (440), Moldova (342), Nigeria (285), Egitto (217). I plessi scolastici presenti nella Circoscrizione sono 64 (5 nidi, 25 infanzia, 15 primarie, 10 secondarie di primo grado e 9 di secondo grado).

Importo deliberato. 99.788,00 euro

Partenariato. AIACE, AGAPE, ASL Città di Torino, AUSER, Binaria, Circoscrizione 3, Ente Casa Madre Mazzarello delle Salesiane di Don Bosco, EsPerTo Estudiantes Per Torino, La Speranza Al Amal, IC A. Palazzeschi, IC Toscanini-Perotti, ITER – Comune di Torino, UISP, UNITO- Dipartimenti Informatica e Psicologia, Università della Strada.

Sintesi. La Circoscrizione 3 del Comune di Torino è un’area territoriale ricca di attori e esperienze di micro reti di enti pubblici, scuole e realtà del terzo settore. Manca, a questi soggetti, la consapevolezza di far parte di una comunità educante complessa e capace di collaborare per costruire progetti educativi rispondenti alle crescenti disuguaglianze. Il progetto vuole mettere in relazione queste reti, e altri soggetti isolati, in modo organico, per creare una comunità educante diffusa, capillare, continuativa; capace di mettere in atto processi inclusivi e di resilienza sostenibili nel tempo. Una comunità capace di ridare capacità e competenze a tutti gli attori che sono implicati nell’educazione delle giovani generazioni (anche a quelli informali) e che rappresentano segmenti di popolazione fragili (stranieri, famiglie fragili, disabilità, e così via). Una comunità che sappia costruire legami bonding e bridging (Putnam) in una prospettiva di genere ed intersezionale, che supporti e condivida con la scuola il compito dell’educazione delle giovani generazioni. Il progetto si ispira alla metodologia della ricerca-azione, che accompagnerà tutte le fasi e azioni previste, anche, ma non solo, con l’ausilio di strumenti digitali e azioni di eparticipation.

ComunitAttiva - Costruire legami per riconoscersi comunità educante inclusiva e resiliente