Ragazzi di Gela costruiscono due canoe per favorire le attività educative e guardano al mare con speranza

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Gela (CL) – Si sono ritrovati al Porto di Gela insabbiato  e hanno varato due canoe costruite con le loro mani. Il  varo della canoe che sembra quasi una provocazione è invece un messaggio di speranza dei ragazzi del territorio di Gela che guardano al mare come una grande opportunità.
Si tratta degli adolescenti del gruppo scout Agesci Gela 4 della Parrocchia di S. Antonio che durante l’anno sono stati impegnati in un laboratorio di falegnameria. A benederi il lavoro dei ragazzi anche il vice parroco don Luigi Bocchieri. Nell’era di internet e dei social network usati come strumenti che impegnano tempo, spesso senza nessuna finalità educativa, i ragazzi guidati dagli educatori hanno dedicato parte del loro tempo ad attività manuali. Così hanno realizzato due canoe che serviranno per i prossimi anni a fare esperienze educative in mare. Da qualche anno nella parrocchia di Sant’Antonio è attivo un reparto nautico e grazie al progetto The Youth City Factory selezionato da Con i bambini nell’ambito del fondo al contrasto della povertà educativa minorile è stato possibile acquistare i materiali e le attrezzature per realizzare le attività. Molti di questi ragazzi non avevano mai avuto la possibilità di avere un rapporto con la nautica anche perché senza un vero e proprio porto non è facile realizzare attività e spesso il costo delle attrezzature è un ostacolo. Per gli educatori scout l’esperienza ha permesso di veicolare valori educativi importanti ma anche costruire percorsi di educazione alla cittadinanza attiva. Per gli adolescenti una occasione unica, soprattutto durante la pandemia, di continuare ad incontrarsi, lavorare insieme, cooperare e pensare al mare come una opportunità. Il percorso ha permesso anche la realizzazione di itinerari pedagogici a sostegno dell’autostima e della crescita dei ragazzi per prevenire la dispersione scolastica. Importante è stata anche l’alleanza costruita con il Circolo velico di Gela che continuerà anche nei prossimi anni.  Una scommessa dirompente quella dei capi scout di Gela che insieme ad altre realtà chiedono che la città abbia un porto degno di questo nome con strutture e servizi che possano agevolare le attività nautiche per favorire lo sfruttamento della straordinaria ricchezza del mare.
<<Come adulti di questa città – affermano gli scout – siamo tutti chiamati a lavorare per lo sviluppo educativo, sociale ed economico, ciascuno nei diversi ruoli, per assicurare un futuro a bambini, ragazzi e giovani in questo territorio>>.

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