‘’FAI’’ della tua passione il tuo lavoro

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Dalla passione nata tra i banchi di scuola all’essere il Capo delegazione FAI della provincia di Caltanissetta. Giulia Carciotto, docente di storia dell’arte al Liceo Classico ‘’Eschilo’’ di Gela, ci racconta dove l’ha condotta la sua passione per l’arte.
Come ci si sente ad essere Capo delegazione FAI della provincia di Caltanissetta?
«Porto con me sentimenti di fiducia e amicizia. Ho avuto la possibilità di conoscere persone provenienti da ambiti diversi, tutte accomunate da un medesimo intento. La missione del FAI, appunto, è quella di promuovere una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni per tutelare e salvare i territori, trascurati negli anni. Abbiamo tutti la stessa determinazione, vogliamo lasciare ai nostri figli, nipoti e alunni un’Italia migliore».
Quali sono i suoi obiettivi nell’adempimento di questo incarico?
«Lavorare affinché luoghi poco conosciuti, di interesse culturale, diventino sempre più attivi nei diversi contesti. Smuovendo la leva culturale si potrà smuovere quella economica e sociale. Non rimaniamo spettatori ma prendiamo parte alla rivincita dei territori che sono stati trascurati per molto tempo. Ovviamente sono obiettivi regionali. Inoltre abbiamo già proposto vari webinar per suscitare la curiosità della gente intorno al nostro percorso».
Qual è il suo sogno come Capo Delegazione FAI e cittadina gelese?
«I sogni, fortunatamente, a volte si avverano. Il mio è quello di riuscire a costruire una grande Delegazione a cui prendano parte i cittadini attivi di tutti e ventidue i comuni della provincia. Auspico che insieme si riesca ad avere più cura dei nostri luoghi».
Ha una vita incentrata sull’arte, quando è nata questa passione?
«È nata quando frequentavo il Liceo Classico ‘’Nicola Spedalieri’’ di Catania. Ho avuto una professoressa di storia dell’arte che mi ha fatto scoprire questo mondo. Grazie a lei ho capito che siamo circondati dalle bellezze, abbiamo tante possibilità e opportunità tutte da scoprire. Ho avuto la fortuna di svolgere il mestiere di editor di libri d’Arte, che è un lavoro ma anche la mia passione. Se fai un lavoro che ti piace, la fatica la senti meno».
Qual è stata l’esperienza più bella della sua carriera?
«Fortunatamente ho un’infinità di straordinari ricordi. Per dieci anni sono stata la responsabile di una casa editrice molto importante e ho lavorato a decine di progetti editoriali. Grazie a questo incarico ho avuto la possibilità di lavorare con Franco Maria Ricci che ricorderò sempre con tanto affetto. Ad esempio, nel 2008, mi recai a casa di Franco Zeffirelli per fargli un’intervista riguardante Luciano Pavarotti da inserire successivamente in un libro a lui dedicato».
Ha vissuto a Londra. Com’è stato lavorare dal Christie’s King Street?
«Un’esperienza straordinaria ma anche una prova di vita. Sono entrata a stretto contatto con tante realtà, confrontandomi con culture diverse dalla mia. Ho partecipato alla progettazione di diverse aste che ogni anno Christie’s organizzava, da quelle dei dipinti a quelle dedicate ai gioielli indiani esposti nel caveau sotterraneo».

 

Elena Ascia
Federica Giaccone
Ivana Tallarita
Chiara Tonelli

(Nella foto, la prof. Carciotto con i suoi studenti)

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