“E’ facile prendersela con i più deboli, ma se il più debole fossi tu?” Un pomeriggio di riflessione sul Cyberbullismo allo Youth Center di Gela.

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GELA. 15 Gennaio 2020. Si è svolto allo Youth Center il primo appuntamento del 2020 con il laboratorio di cittadinanza attiva patrocinato da Giosef Enna. Protagonisti come sempre sono stati i giovani alunni degli istituti Romagnoli e Quasimodo di Gela.

Il tema con cui abbiamo deciso di inaugurare questo nuovo ciclo è stato quello della lotta al cyberbullismo. Come il bullismo tradizionale quello “elettronico” è una forma di prevaricazione e di oppressione reiterata nel tempo, perpetuata da una persona o da un  gruppo di persone più potenti nei confronti di chi è percepito come più debole. Le caratteristiche tipiche del bullismo sono l’intenzionalità, la persistenza nel tempo, l’asimmetria di potere e la natura sociale del fenomeno. Lo scopo è quello di avviare con i ragazzi un percorso didattico per riflettere su questo delicato tema attraverso la proposta di spunti di discussione, articoli di cronaca, video. Gli obiettivi sono chiari: aumentare nei giovani la consapevolezza dei rischi di un utilizzo improprio del cellulare, sviluppare empatia nei confronti della vittime e sopratutto avviare una riflessione sulla responsabilità personale di fronte a simili situazioni, in un’ottica di giustizia, rispetto ed inclusione.

Durante il pomeriggio abbiamo visionato dei video che raccontano storie vere e recenti di vittime di cyberbullismo. Sull’onda della commozione generata da queste storie nei nostri giovani cittadini abbiamo chiesto loro di esprimersi in prima persona. Con l’aiuto di un cartellone i ragazzi hanno indicato chi sono le persone di cui possono fidarsi senza riserve, a cui possono parlare dei proprio problemi e confidare le proprie frustrazioni, per costruire una immaginaria rete di protezione intorno a loro. Insieme a questo ognuno di loro ha scelto un motto, un hashtag, un monito per se stessi e per tutta la comunità.

“Stare zitti equivale ad essere complici!”, “E’ facile prendersela con i più deboli, ma se il più debole fossi tu?” “Stop alle brutte parole ed ai giochi di mani, giochi di mani, giochi di villani”, questi sono solo alcuni degli slogan scelti da questi giovanissimi cittadini del domani.

Lo Youth Center è nato ed opera per questa ragione: crescere una comunità consapevole, rispettosa, che dice no all’odio ed alla discriminazione in ogni modo e con tutti i mezzi possibili.

Oggi siamo fieri e orgogliosi di un percorso che appare sempre più solido e fruttuoso, e nutriamo la speranza di lasciare un segno delle menti e nei cuori di questi piccoli studenti che sia almeno comparabile a quello che ogni giorno lasciano loro nei nostri.

 

 

 

 

 

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