Terra Madre Salone del Gusto di Torino, attesi 200 membri della rete Migranti di Slow Food

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Parco Dora a Torino, lo spazio che ospiterà Terra Madre 2022. Foto di Alessandro Vargiu

In duecento sono già confermati, qualche altra decina si aggiungerà da qua al 22 settembre, giorno dell’inaugurazione della 14esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto: parliamo dei membri della rete Migranti di Slow Food presenti alla manifestazione mondiale dedicata al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari, in programma a Parco Dora, Torino, dal 22 al 26 settembre 2022. Dei duecento delegati già confermati, 106 sono donne e 94 uomini: a venire rappresentati sono 26 Paesi diversi. 

«Fin dal 2014 la rete Slow Migrants si impegna a valorizzare i saperi tradizionali di persone che, provenienti da altre aree del mondo, si ritrovano a vivere in contesti differenti da quelli di nascita – commenta Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia –. Si tratta di un processo di arricchimento culturale, una contaminazione positiva che, in otto anni, ha fatto incontrare nei Paesi di arrivo donne e uomini provenienti da 40 nazioni del mondo. Aver coinvolto nella rete Slow Food queste persone, e il loro bagaglio di saperi e di tradizioni, culinarie, gastronomiche e tecniche, non è soltanto un’operazione simbolica: quando parliamo di cibo buono, pulito e giusto per tutti, intendiamo proprio che sia davvero per tutti».

Sul palco

Ricchissimo il programma degli appuntamenti. Si comincia giovedì 22 settembre alle 11: nello spazio dedicato alla Regione Sicilia è in programma la conferenza Cibo amaro: sfruttamento e diritti negati nella filiera agroalimentare, in cui saranno trattati i temi delle condizioni di lavoro in campo agricolo.

Appuntamento all’Arena Berta Caceres, nel cuore di Parco Dora, per la presentazione di Youth and Food – Il cibo come veicolo di inclusione e per conoscere i ragazzi che hanno intrapreso questo percorso: la data da segnare in agenda è quella di venerdì 23 settembre, ore 17. Tra i giovani presenti a Terra Madre c’è Mohamed: dal Senegal all’Italia, passando per il Marocco e le carceri libiche, quelle che in molti definiscono un vero e proprio inferno in terra. Oggi, grazie al progetto Youth and Food, vive ad Agrigento, studia da cuoco e può vivere una vita più simile a quella dei suoi coetanei. A Terra Madre c’è anche Kawtar, dalla Somalia, l’unica ragazza a prendere parte a questa prima fase di Youth and Food. Non è un caso: le ragazze minori non accompagnate che affrontano il viaggio verso un futuro migliore sono molto meno dei maschi, come si legge anche nel rapporto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di gennaio 2022 (prima cioè dell’inizio del flusso migratorio dall’Ucraina) da cui si nota che soltanto il 2,7% del totale dei msna in Italia era di sesso femminile.

Il progetto Youth and Food – Il cibo come veicolo di inclusione, messo a punto da Slow Food insieme a diversi partner a Torino e ad Agrigento e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha l’obiettivo di favorire la crescita inclusiva di 60 minori stranieri non accompagnati, donne e uomini stranieri arrivati giovanissimi in Italia, promuovendo il cibo come veicolo di integrazione, di crescita economica, di occupazione e di sviluppo sociale. Alla conferenza, oltre ai partner del progetto, interviene la vicesindaca di Torino.

Sempre venerdì 23, tra le 16.30 e le 17.30, è in programma presso lo Spazio Slow Food allestito a Parco Dora la conferenza intitolata Rom, l’inclusione sociale attraverso la storia millenaria della gastronomia del viaggio: insieme a Igor Stojanovic, leader della comunità Slow Food rom e sinti per il futuro, Raimara Elvis, attivista sinto di Tortona, Carla Osella, sociologa ed esperta sul tema Rom e Sinti, il sociologo Marco Revelli e Don Fredo Olivero si ragiona sul modo in cui promuovere la diversità rom attraverso il cibo. 

Uno sguardo anche ai giorni del weekend: sabato 24 settembre, alle 10.30, si parla di periferie e del ruolo dei giovani nella loro riqualificazione: accanto all’assessora comunale con delega a istruzione e periferie Carlotta Salerno, l’ingegnere iracheno Amer Al-Taie, uno dei mediatori gastronomici di AuroraFood, il progetto di Slow Food per far conoscere ai torinesi un quartiere multietnico ma troppo spesso al centro della cronaca. Ma su questo ci torniamo tra poco! 

Triplo appuntamento da non perdere domenica 25 settembre: si comincia alle 12 all’Arena Berta Caceres con Youth for Resilient Food Systems; sempre nello stesso spazio conferenze, alle 18.30, va in scena il forum Dialogo tra diaspore e comunità dei paesi di origine dello sviluppo rurale per discutere di come mettere in contatto e avviare collaborazioni, anche sul piano agricolo, tra i membri delle comunità straniere in Italia e quelle nei propri Paesi d’origine. Alle ore 20, infine, Un bastimento carico di riso: l’impegno di Slow Food per il presidio del Mediterraneo: un momento in cui riprendere i fili di un tema che troppo spesso scivola via dalle pagine dei giornali, quello dei flussi e delle rotte migratorie, e altrettanto sovente dato in pasto a lettori ed elettori in modo eccessivamente semplificato. In questo appuntamento, invece, agricoltori e migranti – entrambi duramente colpiti dalla crisi climatica – raccontano le loro esperienze, mentre la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, illustra il sostegno che la nostra associazione sta fornendo alla ong SOS Mediterranee assicurando una fornitura di riso gigante di Vercelli, Presidio Slow Food.

Passeggiate, tour, degustazioni e… 

Il programma che coinvolge la rete Migranti di Slow Food a Terra Madre comprende anche una serie di momenti informali, da vivere a Parco Dora e in giro per tutta Torino. Tra questi, segnaliamo le passeggiate nel quartiere Aurora in compagnia dei mediatori gastronomici che prendono parte al progetto AuroraFood: il venerdì sera, tra le 18 e le 20, una passeggiata alla scoperta del Perù a Torino; il sabato, alla stessa ora, tour del Nord Africa; la domenica, alle 16.30, quello in Senegal, con la guida di Adama Diack e di Amer Al-Taie, che nonostante le origini irachene ha scelto di darle una mano a organizzare i tour nel quartiere.

E poi tanti momenti di esplorazione culinaria: venerdì, dalle 17.30 alle 20.30, la cena Rom in programma presso la Cucina di Terra Madre a Parco Dora; la sera, tra le 19 e le 21, laboratorio gastronomico con protagonista il cous cous preparato dalla chef senegalese Mareme Cisse, del ristorante Ginger People&Food a Agrigento, nello spazio della Regione Sicilia; dalle 18 e fino alle 23, festa di inaugurazione dello spazio associativo culturale Acquario Studios, in via Ormea 20, nel quartiere di San Salvario, con l’Orchestra di Terra Madre e la chef peruviana Ana Ponce, membro della rete nazionale delle comunità migranti. La domenica, infine, un salto al Mercato Centrale di Porta Palazzo: ci sarà la gastronoma Nuha Saegh, laureata all’Università di Scienze Gastronomiche e membro della rete Migranti, che prepara alcuni piatti della tradizione siriana: l’appuntamento, in questo caso, è alle ore 19.

Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org.

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