Gli studenti di Napoli raccontano la Summer School

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A Napoli, sono stati tanti gli studenti liceali che hanno accolto l’invito della Comunità di Sant’Egidio a restare accanto ai bambini più fragili anche durante l’estate. I ragazzi, conosciuti grazie ai workshop formativi del progetto Valori in Circolo hanno aiutato i volontari della Comunità ad organizzare le Summer School, centri estivi diurni di sostegno scolastico pensati per far fronte all’aumento della povertà educativa causato dalla pandemia. 

Grazie anche alla partecipazione e all’impegno dei ragazzi, si sono potute avviare cinque Summer School nel centro di Napoli (nei quartieri del Centro Storico, Sanità, Scampia, Quartieri Spagnoli, San  Giovanni) e due in periferia ad  Aversa e Giugliano. 

Summer School - Napoli

A Napoli, come in tante altre città dove la Comunità è presente, le Summer School sono partite subito dopo la chiusura delle scuole. Questo per garantire ai bambini seguiti la continuità della didattica, diminuendo così il rischio dispersione. Oltre allo studio, il focus principale delle Summer School è ricostruire quella rete sociale fatta di amicizia, divertimento e condivisione di valori, allentatasi durante il lockdown. Per questo, sono stati organizzati laboratori, gite e visite didattiche pensate per i bambini ma che hanno entusiasmato anche i liceali, che si sono spesi per rendere spensierate le giornate dei loro amici più piccoli. 

Il racconto degli studenti

A seguire riportiamo le testimonianze di alcuni degli studenti coinvolti nelle Summer School. Dalle parole dei ragazzi intervistati emerge la reciprocità del rapporto instauratosi tra liceali che aiutano e i bambini aiutati.

“So di essere una persona particolare, mi isolo molto e i luoghi molto affollati dopo un po’ mi infastidiscono ma mi sono detto – cogliendo l’invito della prof – “perché no?”. Mi sono sentito importante quando i bambini mi chiedevano una mano e vederli riuscire mi rendeva fiero” ha detto Marco, 17 anni.

Summer School - Napoli

“A livello personale sono riuscita a relazionarmi molto di più con le persone. Ho scoperto che alcuni bambini hanno una storia simile alla mia e credo che un pochino ci siamo fatti forza a vicenda. In generale è un’esperienza che rifarei! Quando sono lì cerco di tirare fuori sempre il meglio di me. Fare volontariato è molto educativo” ha aggiunto Sara, 16 anni.

“Ho iniziato a fare volontariato in seguito ad un lutto. Non trovavo più nessun motivo per andare avanti, avevo bisogno di trovare qualcosa che mi facesse sentire bene. I bambini sono stati parte della mia guarigione” ha raccontato Giulia, 15 anni.

“la cosa che più mi ha spinto a partecipare alla Summer School è stato voler aiutare chiunque fosse in difficoltà soprattutto i bambini. A volte è dura affrontare le cose quando si è soli, anche se sono dei compiti per casa. È stato proprio questo a spingermi a fare ciò, il poter aiutare chi ne ha bisogno” ha concluso Alessandro, 16 anni.

Summer School - Napoli 

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