Rosso fragola: in bilico tra primavera ed estate
di fattoriaconcadoro
Torniamo a raccontarvi le esperienze dei giovani protagonisti del laboratorio agricolo del progetto Un mondo possibile, che settimana dopo settimana continuano il loro viaggio alla scoperta dei ritmi della natura all’interno della Fattoria Sociale Conca d’Oro.
È tempo di fragole: il sole di maggio ha fatto maturare il primo vistoso e profumatissimo frutto di primavera.
Seguendo le indicazioni degli operatori, i giovani sono entrati nelle serre delle fragole, dove hanno trovato aiuole rigogliose e cariche di frutti maturi.
La raccolta richiede osservazione attenta e movimenti delicati: lo stacco va effettuato con un movimento preciso, tenendo una parte del picciolo senza premere la fragola, per non danneggiarla. I frutti sono stati quindi deposti in piccoli contenitori di cartone, a loro volta sistemati all’interno di cassette; i protagonisti del laboratorio le hanno accatastate, per poi pesare il raccolto e consegnarlo direttamente alla bottega della Fattoria Sociale Conca d’Oro per la vendita al pubblico.
C’è qualcosa di speciale nel sapere che ogni confezione, preparata proprio da loro, arriverà prima sugli scaffali del negozio e poi a casa dei clienti: la consapevolezza che il risultato di un lavoro ben fatto sarà apprezzato dagli acquirenti!
La raccolta ha rappresentato anche un momento di educazione alimentare, perché ha insegnato a cogliere la differenza tra il sapore di una fragola appena colta, succosa gustosa e dissetante, rispetto allo stesso frutto che ha viaggiato refrigerato e magari ha stazionato per giorni sul banco frigo della grande distribuzione.
Per comodità fin qui abbiamo parlato di frutto, ma va detto che ragazzi e ragazze del laboratorio hanno anche imparato che la fragola dal punto di vista botanico è un “falso frutto”: guidati dall’operatrice, hanno osservato la struttura della pianta, le foglie trilobate, i fiori bianchi che ancora sbocciano accanto alle fragole stesse e hanno appreso che il vero frutto sono proprio quei piccoli puntini scuri che punteggiano la superficie!
A fine giornata, sorrisi stanchi e mani arrossate hanno testimoniato che l’apprendimento passa attraverso tutti i sensi. Il laboratorio ha stimolato non solo le abilità manuali ma anche la capacità di valutazione e l’autostima di fronte a un compito ben eseguito.
Il contatto con la natura e la partecipazione al ciclo produttivo della terra offrono opportunità di crescita personale e di inclusione: ogni ragazzo può trovare il suo spazio e il suo ritmo, contribuendo con le proprie capacità al risultato comune.
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