#UnderCostruction: Le piazze dell’ autocostruzione per prevenire la povertà educativa

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#UnderCostruction  – percorsi di prevenzione della povertà educativa per minori sottoposti a procedimenti penali e giudiziari è un progetto che ha come obiettivo quello di  ridurre il rischio di povertà educativa di  minori e giovani fino ai 21 anni in uscita dai circuiti penali e civili e in carico ai servizi sociali.

L’obiettivo di #UC: combattere la povertà educativa

L’ obiettivo specifico del progetto è quello di aumentare e migliorare le opportunità educative, socio-relazionali e professionali.
Il progetto è rivolto a tutti quei minori segnalati dall’Autorità Giudiziaria  e già in carico agli USSM o ai servizi sociali territoriali.
I giovani che aderiranno al progetto entreranno a far parte di un processo di intervento inclusivo ed integrato.
Tale processo offrirà loro non solo tutti gli strumenti per il superamento della condizione di svantaggio dei destinatari, ma anche le piene condizioni per l’integrazione nella società.

Come già detto #UnderCostruction si pone l’ obiettivo di ridurre il rischio di povertà educativa di 300 minori e giovani fino ai 21 anni in uscita dai circuiti penali e civili.
Essendo questo un obiettivo tanto ambizioso quanto complesso, sarebbe impensabile realizzarlo senza l’aiuto dei Partner di progetto.

Ogni Partner, opererà nella propria sfera di competenza, all’interno di quel percorso disegnato per raggiungere l’obiettivo comune. Accrescere le opportunità di sviluppo socio-relazionali e professionali e favorire l’inclusione socioculturale nel gruppo dei pari e nel proprio territorio.

underconstructionCome combattere la povertà educativa? Le Piazze dell’Autocostruzione

Il cuore della proposta del Progetto #UnderCostruction è la realizzazione di Piazze dell’Autocostruzione, spazi educativi dedicati all’opportunità di crescita, di miglioramento e di riscatto sociale e professionale e di inclusione socio-lavorativa. gestiti dai partner, all’interno dei quali i beneficiari vengono presi in carico e supportati nel loro percorso di inclusione.
Le Piazze sono poli di riferimento a Roma nei Municipi I, VII e VIII, e nella provincia di Viterbo. Queste zone contano sul radicamento dei partner nei territori di intervento, concepiti come luoghi di sviluppo e costruzione di opportunità. Ogni luogo chiama in causa scuole, servizi sociali, giustizia minorile, forze dell’ordine ed enti di formazione affinché il processo di reinserimento abbia successo.

Il concetto di Piazza di Autocostruzione va di pari passo al concetto di ri-generazione di sè per una migliore inclusione nella collettività. Questo perchè solo attraverso un percorso evolutivo individuale sarà più semplice comprendere il proprio ruolo all’interno della sfera collettiva. Questo processo non sarà unidirezionale. La comunità non è un elemento passivo, ma un attore centrale nel percorso di inclusione sociale.

A chi è rivolto #UnderCostruction e in cosa consiste?

Come già accennato il progetto è indirizzato a  circa 300 minori (10-17anni) e giovani fino a 21 anni (reato commesso da minorenni) segnalati dall’Aut.Giud.Minorile e già in carico all’USSM o ai servizi sociali, e circa 1500 studenti delle scuole.
L’individuazione dei beneficiari avverrà con i referenti dei servizi istituzionali con cui i partner hanno consolidate collaborazioni, e in strada attraverso la mediazione sociale.

I destinatari hanno caratteristiche diverse tra loro.povertà educativa1

Ci sono ragazzi provenienti da contesti familiari multiproblematici o di estrema povertà, dai campi rom o dalle periferie, intrappolati in un mondo pieno di dinamiche consolidate da cui non riescono a sganciarsi.
Ci sono anche ragazzi provenienti da famiglie benestanti apparentemente prive di difficoltà, che vivono crisi adolescenziali, fragilità affettive, mancanza di riferimenti adulti significativi, che commettono reati di vario genere solo per “sfida” personale e nei confronti degli altri.

Vista dunque la grandissima diversità dei soggetti coinvolti è immaginabile la relativa varietà dei percorsi possibili.

La prima fase dei percorsi di #UC, comune a tutti i partecipanti, prevede dei colloqui individuali e personali con i giovani coinvolti. Da qui si aprono tutta una serie di scenari possibili in base alle proprie attitudini, ai bisogni, agli interessi personali e alle indicazioni degliassistenti sociali.
Formazione professionale, tirocini, toutoring e orientamento sono alcune tra le possibilità. Inoltre tutti i partecipanti avranno la possibilità di partecipare alle attività collettive come outdoor, training e teatro legislativo. Il tutto organizzato dai partner di riferimento.

Il fine di tutto è il recupero sociale, individuale e contestuale dell’individuo che riprende possesso di sè.

Un recupero possibile grazie ad #UC, che nel corso dei tre anni previsti permetterà la crescita e la riabilitazione sociale di molti giovani.

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