PROVINCIA DI LATINA. TRE TAPPE VERSO LA CABINA DI REGIA E IL TAVOLO CONTRO LA POVERTÀ EDUCATIVA

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di Eleonora Di Maggio

È partito ieri 12 settembre, a Fondi, il percorso in tre tappe che porterà alla costituzione della Cabina di Regia e del Tavolo intercomunale per la lotta alle povertà educative nella Provincia di Latina.

Dopo la fase deliberativa che ha coinvolto la Provincia di Latina, che con il Decreto n. 29 del 23 luglio 2021 del Presidente ha approvato lo schema del Patto offrendo una cornice istituzionale per una relazione collaborativa e non competitiva tra le risorse del territorio, con l’iniziativa di Fondi siamo entrati nel vivo della fase implementativa del Patto. L’Università di Cassino e del Lazio Meridionale è ancora al nostro fianco come partner scientifico disponibile a stare sul territorio curando insieme a noi un percorso, difficile ma innovativo, che rappresenta la scommessa che i progetti di contrasto alla povertà educativa vogliono davvero vincere: quella di lasciare un segno concreto del loro passaggio.

Gli obiettivi del percorso. Il primo obiettivo è l’ampliamento del numero degli aderenti. Avevamo promesso il 17 luglio a Gaeta, quando ufficialmente il Patto è stato presentato e simbolicamente sottoscritto dal Presidente della Provincia e dai Sindaci di Latina e di Gaeta stessa, di organizzare incontri per la condivisione della firma del Patto con tutti i soggetti interessati.

Nel corso dell’estate hanno deliberato l’adesione al Patto e la disponibilità a costruire la Cabina di Regia e il Tavolo intercomunale i Comuni di Latina, Sabaudia, Aprilia e Sermoneta. Altri, come il Comune di Fondi che ha voluto ospitare il primo evento in occasione della Manifestazione annuale del Progetto Cuore, sono in fase di deliberazione.

Gli enti del tessuto associativo e dei servizi socio – sanitari erano in attesa di nostre indicazioni. Abbiamo costruito quindi un meccanismo replicabile, che ci permetterà di dare voce a tutti i soggetti coinvolti. Alle Associazioni e altri Enti del terzo settore chiediamo di portare la loro adesione formale con una atto deliberativo collegiale. Lo abbiamo spiegato e condiviso ieri a Fondi, primo evento per la firma del Patto tra le realtà del Sud Pontino, e lo ribadiremo a Latina il 16 settembre prossimo, quando incontreremo il tessuto associativo di quella parte del territorio provinciale. E continueremo a condividere e spiegare il senso del percorso proposto nelle occasioni prossime che riusciremo a costruire.

Il 21 settembre alle ore 18.00 abbiamo costruito un appuntamento a distanza alle realtà che avremo incontrato negli eventi in presenza. Ci incontreremo a partire dalle risposte che ognuno di loro, nell’iscriversi all’appuntamento online, ci avrà segnalato. Le domande che abbiamo posto mirano a costruire lo scenario di base con una modalità partecipata e nel corso dell’appuntamento del 21 proporremo di scendere più nel vivo delle questioni che riguardano la modalità collaborativa di intervento per il contrasto alle povertà educative.

Il secondo obiettivo è costruire una visione comune. Attraverso le domande, ma soprattutto attraverso le risposte, abbiamo trovato un metodo per non perdere le istanze poste da ogni aderente al Patto. La realizzazione di una visione comune è posta, in questo percorso come un obiettivo da raggiungere, perché abbiamo imparato, in tanta esperienza fatta e confermato in questi 3 anni di impegno condiviso sul territorio, che la consapevolezza di essere all’interno di una realtà che va oltre la nostra capacità di agire singolarmente, anche quando si tratti di soggetti collettivi, come associazioni e cooperative sociali, non è un fattore naturale.

Il terzo obiettivo è costruire meccanismi rispettosi della presenza paritaria di tutti gli attori coinvolti. Il percorso in 3 tappe prevede pertanto di ricostruire le istanze a fondamento dell’agire proprio di ogni attore coinvolto, come un passaggio necessario per poter poi, insieme, agire verso le nuove generazioni, per offrire loro percorsi di ascolto e di protagonismo che ad oggi sono impensati e impensabili.

La finalità generale rimane quella di “aprire possibilità che ancora non ci sono”, questo l’obiettivo e anche il tema che discuteremo con Istituzioni e Giovan*il 24 settembre nel corso di un incontro che si svolgerà all’interno della Notte europea dei ricercatori, organizzata da Frascati Scienza e che noi vivremo all’interno delle proposte dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, andando ancora un passetto avanti e arrivando a chiudere questa fase in 3 tappe, che sarà soltanto l’inizio di un viaggio nella Provincia di Latina e con il territorio pontino alla ricerca di un nuovo approccio al protagonismo delle nuove generazioni e alla giustizia sociale.

 

Il primo appuntamento di ieri si è svolto nell’ambito della quinta edizione del “Progetto Cuore” promosso dall’Associazione Progetto Cuore Odv. Nell’immagine in copertina le gradinate di piazza De Gasperi avvolte dalle oltre duemila coperte in lana realizzate, destinate ai reparti di neonatologia e oncologia e a chi è in situazione di bisogno.

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