Didattica a distanza: nuove risposte per nuovi bisogni

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La didattica a distanza è stata una sfida che la scuola italiana nel suo complesso ha dovuto affrontare all’improvviso, impreparata, senza mezzi né pianificazione. La chiusura per un periodo così prolungato di tempo, combinata anche con il lockdown e lo smart working per i genitori, ha posto famiglie, insegnanti e alunni di fronte a una situazione inedita che hanno dovuto affrontare giorno dopo giorno, organizzandosi e scoprendo strumenti nuovi, ma anche facendo i conti con molteplici difficoltà. Perché si fa presto a dire didattica a distanza, quando in molte famiglie mancano dispositivi tecnologici e una connessione internet adeguati, quando i genitori che dovrebbero seguire ragazzi e e bambini devono lavorare.

Anche Totem ha dovuto reinventato le proprie attività, rimodulando le azioni del progetto educativo. Veronica Aprile, di Idea Prisma, ci racconta  in particolare come il supporto educativo per i bambini con disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) è stato reinventato nell’ambito del progetto. “L’azione dovrebbe essere un’azione orizzontale su tutto il progetto e al momento è stata avviata in particolare nel III Municipio di Roma, a cominciare dall’I.C. Filattiera dove operiamo, grazie anche al sostegno istituzionale del Municipio”, spiega. In V Municipio il lavoro invece è appena iniziato.

Il tutoraggio da parte degli educatori avviene ovviamente non in presenza, ma supportando la didattica a distanza tramite videochiamate che nella maggior parte dei casi sono singole, nel caso di più alunni coinvolti nella stessa classe anche di gruppo. “Un lavoro molto apprezzato da famiglie e insegnanti, che consente in particolare ai bambini con più difficoltà di stare al passo, di non sentirsi abbandonati. – aggiunge Veronica – Si tratta di un intervento fortemente personalizzato. Un supporto per rispondere ai bisogni individuali che almeno parzialmente supplisca alla continuità garantita dalla presenza in classe e alle difficoltà delle famiglie”. 

Nel supporto alla didattica a distanza sono coinvolti sei educatori e una psicologa che coordina anche il lavoro. Nel III Municipio sono al momento seguiti 22 alunni, di cui 6 supporti attivati per bambini di scuola elementare, e 16 per la scuola media. Considerata l’emergenza sanitaria, l’isolamento dei minori, le difficoltà della didattica a distanza, sono così emersi nuovi scenari e nuovi bisogni, anche per bambini non necessariamente certificati, o non ancora certificati, o che presentavano bisogni a cui la scuola con la didattica in presenza riusciva a rispondere.

Nuovi bisogni a cui Totem ha dato il suo contributo a rispondere in sinergia con il territorio. L’azione si è infatti allargata dall’I.C. Filattiera  coinvolta direttamente nel progetto, entrando in relazione con Sos Scuola, una rete di sostegno a famiglie e alunni coordinata dall’assessora alla Scuola del III Municipio Claudia Pratelli, pensata proprio per rispondere in maniera efficace a una situazione nuova mettendo insieme le energie e le competenze del terzo settore e degli attori istituzionali.

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