Il Polo del Dialogo ha aperto le porte al mondo Thub06

di

Siamo nel quartiere di Porta Palazzo in Borgo Dora, a ridosso del centro città, quartiere ricco di differenze e contraddizioni: c’è l’Oriente e c’è l’Occidente in uno straordinario incrocio di culture. Da sempre Porta Palazzo è stata interessata da flussi migratori, prima dal sud Italia per lo sviluppo industriale centrato sulla Fiat; poi con migrazioni internazionali da parte di popolazioni in cerca di nuove opportunità o in fuga da realtà crude.

È sempre qui che negli anni sessanta è sorto il Sermig realtà di volontariato che si colloca nel cuore del quartiere tra la Dora e il Cortile del Maglio e che da sempre ha attenzione per opere di equità, giustizia e sviluppo, vive la solidarietà verso i più poveri e da una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della Pace.

È proprio qui, con questo intento che è sorto il Polo educativo del Dialogo, una realtà per bimbi in fascia 0-6 e le loro famiglie che offre un servizio di asilo nido, di scuola infanzia e di baby parking che la cooperativa Liberitutti gestisce in accordo con il Sermig.

Corre voce che da un anno a questa parte Il Nido del Dialogo, La Scuola di Infanzia Arsenale della Pace e il Baby parking Il Dialogo racchiusi nel cuore di Porta Palazzo e coinvolti nel progetto Thub06, siano stati ricchi di iniziative che hanno portato valore aggiunto in termini di rete, trasmissione di spunti di riflessione per le famiglie, revisione di progettazione in termini di spazi e luoghi in cui approdare.

Il Polo è un crogiuolo di realtà che si intrecciano tra loro. Molte etnie, molte storie, molti cuori. Perché dal 2010, proprio per la natura che Porta Palazzo racchiude in sé, al Polo del Dialogo i bimbi provenienti da tante parti del mondo si incontrano ogni giorno e costruiscono nuove identità e cultura dell’infanzia: cinesi, marocchini, italiani, rumeni, nigeriani, peruviani. L’intercultura è interraziale, ma non solo. Abbiamo la possibilità di far convivere ceti sociali differenti, per renderci conto più che mai che è l’incontro a generare ricchezza reciproca. Non sempre è facile.

Thub06 ci ha permesso di accedere a nuovi saperi e strumenti da condividere con la comunità che ruota intorno al Polo.

Per esempio come quella volta in cui una formazione tenuta da psicomotricisti per tutte le nostre famiglie, ha dato modo al gruppo di genitori di tornare indietro a venti anni fa, quando giocare a palla prigioniera o a nascondino faceva non solo muovere il fisico ma anche entrare in contatto con le emozioni. Genitori coinvolti direttamente che hanno potuto riscoprire la piacevolezza del contatto e dello scontro fisico e rileggere in questo modo alcune modalità comunicative dei propri figli.

In un Polo dove le storie, le lingue parlate, le età differenti sono tante, Thub06 ci ha ricordato che cercare forme comunicative non solo verbali è essenziale.
A volte non è sufficiente, a volte bisogna approfondire, superare la propria cultura ed entrare in quella dell’altro per costruire nuovi percorsi, nuove piste: Thub06 ci ha dato la possibilità di coinvolgere mediatori interculturali, per veicolare attraverso la parola significati più profondi e comprendere la differenza tra capriccio e bisogno, entrare in contatto con le contraddizioni che questo ci suscita e condividerlo con le altre famiglie. Scoprire nuovi significati della parola confine.

Ci sono stati spazi e tempi in cui le mamme, i papà, i nonni hanno messo a disposizione le loro mani grandi, “Mani Grandi al Nido”, appunto, e le loro abilità per abbellire le sezioni o allestire lo spazio per la festa finale. Appendere farfalle primaverili o dipingere pannelli ci ha aiutati a sentire di appartenere ad una comunità allargata e partecipe.

Il Polo cerca di sostenere la genitorialità in modo attivo, promuovendo iniziative laboratoriali che coinvolgano adulti e bimbi. Per i piccoli, “Al Nido con Mamma e Papà” ci permette di mettere le mani in pasta, di far vivere a grandi e piccini esperienze all’interno del nido, come quando abbiamo deciso di festeggiare San Valentino vivendo lo spazio della sezione tutti insieme e raccontando del piccolo Filo Rosso, un invisibile laccio che lega tutti in un grande abbraccio. Ricordi quanto è stato bello entrare nella stanza della nanna accompagnato dal tuo papà o dalla tua mamma?

Per i bimbi grandi le opportunità si ritagliano nei pomeriggi laboratoriali del baby parking, abbiamo conosciuto le arti bianche della cucina e quelle creative accompagnate da storie lontane e magiche.
Tu lo sai che la cheesecake è un dolce fatto di formaggio? E che non va in forno? E lo sai che un ovale può diventare un tamburo e suonare fortissimo?

All’ingresso del nostro Polo c’è un divano. Un divano che accoglie, che fa riposare le mamme stanche, che permette di alimentare le idee, le soluzioni, il conforto. È questo che vorremmo che continuasse ad essere il nostro servizio: una porta aperta su nuovi sguardi, un abbraccio, un luogo di accoglienza e di idee, che cambiano con il crescere dei bimbi, con il mutare del quartiere, un luogo genuino e di tenerezza per diventare sempre un po’ più ricchi, soprattutto dentro.

 

CONTATTI

Via Vittorio Andreis, 18/25

tel. 011.19741757

nidodeldialogo@coopliberitutti.it

Regioni

Ti potrebbe interessare

Un’immersione nel sistema First Step Method

di

Cosa succede quando si ha la possibilità di ripartire per una nuova avventura? Solitamente si attraversano diversi stati d’animo dalla curiosità all’euforia...

Gli apprendimenti di Thub06 per Percorsi di Secondo Welfare

di

Percorsi di Secondo Welfare è un laboratorio di ricerca che si propone di alimentare e diffondere il dibattito sui cambiamenti in atto nel...

Lo sviluppo delle competenze come risorsa per il benessere familiare

di

  Crescere è un’avventura da vivere insieme, bambini e adulti sono coinvolti in egual misura. Educare spesso significa mettersi in gioco, essere...