Alla riscoperta delle radici e della storia di Brescia con T.E.R.R.A. che crea.

di

Viaggio nel tempo alla riscoperta della storia di Brescia, con L’ass. “Fabbrica Sociale del Teatro”: tra antichi lavori e nuovi linguaggi visivi.

Nei giorni scorsi, assieme a un gruppo di studenti e studentesse del Liceo Scientifico Annibale Calini di Brescia si è svolto un primo sopralluogo al Museo del Ferro del Musil Brescia – Sistema Museale dell’Industria e del Lavoro.

Il Museo del Ferro, polo del Musil, in via del Manestro nella zona nord della Città di Brescia, ha visto la sua realizzazione a partire dal 1984, quando la Fondazione Civiltà Bresciana ha acquisito la Fucina Caccagni per renderla un museo-laboratorio di archeologia industriale. Il Museo illustra il ruolo storico della ruota idraulica e restituisce ai visitatori i caratteri e l’atmosfera di un antico ambiente di lavoro legato a un grande sapere artigiano. La principale finalità del Museo è la lettura del territorio dai punti di vista ambientale, storico, economico e sociale.

Osservando l’esterno del museo, si possono riconoscere i segni materiali dell’opificio: la complessa canalizzazione delle acque, gli argani e le paratie per controllarne il deflusso in pianura, la tromba idroeolica e la ruota idraulica. Nel locale del maglio possiamo scoprire le fasi, gli strumenti, i materiali ed i segreti di quest’antica lavorazione artigianale.

All’interno, superato lo spazio della reception, il percorso museale comprende vari ambienti: la sala delle Mole, le grosse pietre circolari adibite alla molatura degli oggetti in ferro riutilizzate per la pavimentazione; la sala delle Mostre temporanee in cui si possono realizzare esposizioni temporanee e dove vengono proiettati video a tema; la sala del Borgo di San Bartolomeo, in cui la vicenda del territorio viene illustrata nei vari aspetti storico, economico e sociale in riferimento all’artigianato e all’industria. La ruota idraulica, l’Opificio di molatura e la Fucina di San Bartolomeo, qui i meccanismi di funzionamento della ruota idraulica che metteva in moto gli opifici, il locale della fucina e le sue diverse funzioni vengono illustrati tramite modellini in scala e postazioni di approfondimento storico-scientifico. Il Locale del Maglio è il cuore del museo conservato così come è rimasto dopo la fine del suo utilizzo, negli anni Ottanta del Novecento.

L’occasione di questo primo sopralluogo per conoscere il fascino del luogo e le caratteristiche degli ambienti, permetterà ai ragazzi di ideare un video sulla storia del quartiere San Bartolomeo in cui ha sede il museo, del museo stesso e di ciò che contiene.

Grazie al laboratorio “La terra che crea” a cura di Fabbrica Sociale del Teatro, tenuto dal videomaker bresciano Nicola Zambelli, sarà possibile fare un viaggio nel tempo alla riscoperta delle radici e della storia della città di Brescia attraverso un percorso formativo sul linguaggio audiovisivo, realizzando un video di storytelling sul rapporto tra uomo, storia e lavoro.

 

Walter Spelgatti.

Regioni

Ti potrebbe interessare

Traslochiamo! Dal PIR di Brescia il viaggio che incanta.

di

Traslochiamo! Dal semenzaio alla tavola: il viaggio che incanta del PIR di Brescia. E’ giunto il fatidico momento, il più delicato, le...

Officine Psicologiche: un viaggio nella T.E.R.R.A. verso una nuova vicinanza.

di

Durante il periodo del lockdown nell’impossibilità di essere fisicamente presente all’interno delle scuole coinvolte nel progetto T.E.R.R.A, l’Associazione di Promozione Sociale Officine...

Idroponica: orto-terapia e lana al Mantegna di Brescia

di

Orticoltura e idroponica fuori suolo a Brescia, con gli studenti reinventiamo filiere domestiche agroalimentari, per una T.E.R.R.A. che incanta.  La nostra associazione...