ADOLESCENTI ALLA RICERCA DI EQUILIBRIO: DA PORDENONE  TAGADA’ UN PROGETTO PILOTA NAZIONALE PER SOSTENERE FAMIGLIE E SCUOLE NELL’APPROCCIO ALLE NUOVE GENERAZIONI 

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Adolescenti sempre più soli, famiglie in difficoltà, scuole che cercano nuovi linguaggi educativi. In questo scenario complesso prende il via TaGaDà – Theater, Gamification e Dynamic, il nuovo progetto nazionale made in Pordenone” pensato per valorizzare il potenziale dei più giovani in una fase cruciale della crescita, fornendo strumenti concreti e occasioni di relazione autentica utilizzando strumenti moderni e più attrattivi per le nuove generazioni come i videogiochi o classici come il teatro.

La prima cabina di regia si è svolta l’8 maggio e ha segnato ufficialmente l’avvio di un’iniziativa che punta in alto: quattro anni di attività, 280 laboratori, oltre 650 ragazze e ragazzi coinvolti, insieme a 60 insegnanti, 20 operatori formati, 10 peer educator e 10 mentor. Selezionato tra 389 proposte, TaGaDà è uno dei 51 progetti approvati a livello nazionale e finanziati da Con i Bambini Impresa sociale nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

 

A guidare il progetto TaGaDà sono cooperativa sociale FAI (capofila), FOSF (Fondazione Opera Sacra Famiglia), cooperativa sociale ACLI, Nuovi Vicini e Ortoteatro, con il sostegno di ASFO, il Comune di Pordenone e altri quattro Comuni del territorio, Comune di Chions, Montereale Valtellina, Prata di Pordenone, Pravisdomini, lAmbito Noncello e Sile Meduna, la Comunità di Montagna delle Prealpi Friulane Orientali, IRS- Centrale Valutativa e sette scuole secondarie del pordenonese, Istituto Comprensivo Brugnera – Prata di Pordenone, I.I.S. G. Leopardi e E. Majorana, Istituto Comprensivo di Chions- Pravisdomini, Istituto Comprensivo di Montereale P.M Turoldo, Istituto Comprensivo Torre – Lozer.

IL PROGETTO

Il cuore dell’iniziativa sarà l’HUB381 Viale Dante a Pordenone, ma le attività si estenderanno su tutto il territorio provinciale. Attraverso laboratori di teatro, sport e gamification – strumenti che agiscono sull’identità personale e sul senso di appartenenza – il progetto sperimenterà una nuova metodologia integrata per intercettare il disagio giovanile, ispirata al modello psicodinamico evolutivo di Gustavo Pietropolli Charmet. Centrale sarà il coinvolgimento delle famiglie e delle scuole nel processo educativo.

VERONICA MIOTTO, RESPONSABILE DEL PROGETTO

“Con TaGaDà vogliamo offrire agli adolescenti spazi concreti e strumenti creativi per affrontare le difficoltà che vivono ogni giorno – ha spiegato Veronica Miotto, responsabile del progetto –. Si tratta di un’iniziativa ambiziosa, nata dall’ascolto diretto dei loro bisogni e dalla volontà di costruire alleanze educative solide tra famiglie, scuole e servizi. Crediamo che solo attraverso relazioni autentiche e percorsi condivisi sia possibile restituire fiducia non solo ai ragazzi, ma anche alle comunità che li accompagnano nel loro cammino. Il primo passo è stato compiuto con la cabina di regia, ora siamo pronti ad avviare le prime azioni operative, che coinvolgeranno i diversi partner attivi su un territorio ampio, da Montereale Valcellina a Pravisdomini, passando per i Comuni di Chions, Prata di Pordenone e Pordenone stessa”. Alla prima cabina di regia organizzata all’HUB381 hanno partecipato una quarantina di persone, tra referenti dei partner di progetto, coordinatori e responsabili delle attività. A questa prima iniziativa, seguirà anche un percorso formativo con la psicologa psicoterapeuta Alessia Lanzi.

Il progetto si svilupperà in quattro anni e prevede una forte collaborazione inter-istituzionale per individuare precocemente situazioni a rischio, intervenire in modo mirato e costruire un sistema di presa in carico flessibile, inclusivo e duraturo di ragazze e ragazzi e famiglie, in un’ottica di prevenzione e sostegno del loro benessere psicologico e sociale.

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