Il coding a scuola ed in famiglia

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Nel pensare e progettare STEM – STorie EMozionali – il Forum ha sempre tenuto al centro un obiettivo fondamentale: riuscire a coinvolgere in un’attività comune genitori e figli ed il coding ci è sembrato subito un campo di gioco ideale in cui, nella maggior parte dei casi, si comincia a giocare insieme, iniziando tutti dallo stesso punto di partenza.

Per questo, il coinvolgimento delle famiglie è sempre stato centrale e, nel presentare il nostro ambizioso progetto negli istituti comprensivi coinvolti, ci siamo posti innanzitutto all’ascolto delle domande e delle perplessità dei genitori.

Abbiamo notato che la parte di progetto sul coding genera nei genitori due tipi di atteggiamento: curiosità e diffidenza per un settore della conoscenza del tutto nuovo per la nostra generazione, ma di cui si intuisce la grande potenzialità.

Per questo abbiamo scelto di proporre a tutta la famiglia di giocare su questo campo apparentemente ostile, fornendo il necessario bagaglio di emozioni per affrontare la sfida al meglio.

Perché il coding a scuola?

Gianmario Verona, rettore della Bocconi classe 1970, sostiene che il coding sia l’inglese dei nostri giorni e per questa ragione lo ha reso obbligatorio per le matricole del suo prestigioso ateneo.

Ma alla scuola primaria e secondaria è proprio necessario?

Il pensiero computazionale è l’applicazione dei principi del pensiero informatico per la risoluzione di attività o problemi logici più o meno complessi e semplici, è il modo di ragionare dello scienziato, che scompone problemi, sperimenta e cerca soluzioni. Una risorsa che si può applicare alla vita di tutti i giorni, proprio come leggere e scrivere.

Secondo Alessandro Bogliolo, docente di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni all’Università di Urbino Carlo Bo, il pensiero computazionale è una “capacità che merita di essere coltivata in modo interdisciplinare perché costituisce una sorta di fertilizzante che prepara il terreno per l’uso consapevole della tecnologia e per la comprensione profonda degli aspetti computazionali delle attività che svolgiamo e della realtà che ci circonda.”

L’utilizzo del coding nelle scuole primarie e secondarie, dunque, non è solo apprendimento di un linguaggio di programmazione che probabilmente sarà utile ai nostri figli nel loro futuro, ma è soprattutto – esso stesso – un mezzo per l’apprendimento, uno strumento che consente di mettere in pratica le nozioni altrimenti solo teoriche, facilitandone la memorizzazione e la verifica, ed aiuta a sviluppare le capacità di logica e di analisi.

Ma non è tutto. Anche assistendo alla formazione dei genitori che ha preceduto le lezioni in classe dei loro figli, è stato evidente come il coding possa rappresentare un mezzo per insegnare l’importanza della cooperazione e della condivisione.

Un problema di coding infatti presuppone che tutti collaborino alla risoluzione e tutti mettano a disposizione le loro conoscenze e scoperte, prendendo spunto dai più bravi per i propri elaborati.

Secondo Barbara Laura Alaimo, pedagogista e cofondatrice di Coderdojo Milano, il coding insegna ai bambini che apprendere dagli altri un modo di fare corretto, senza rubarlo ma riconoscendolo come tale, è una tappa importante di crescita. Utile anche a migliorare il confronto con i coetanei, perché ci si abitua ad accogliere il punto di vista diverso e a lavorare insieme sullo stesso progetto, proprio come operano le comunità scientifiche.

In ultimo, ma non per importanza, il coding è anche un potentissimo strumento per realizzare progetti creativi in ogni campo della creatività umana, non solo giochi quindi, ma anche musica e arte, tutto quanto possa favorire ed incoraggiare l’espressione di sé.

”l gusto di inventare qualcosa è un’esperienza entusiasmante. Imparare a programmare è uno stimolo a creare, a progettare oggetti e aggiungere qualcosa al mondo” fa notare il designer Massimo Banzi, co-inventore di Arduino, il dispositivo elettronico per progettare prototipi in modo semplice.

Questo stimolo a provare e riprovare per raggiungere un obbiettivo o per risolvere un problema, passando anche attraverso l’errore e il confronto con i compagni, contribuisce ad accrescere l’autostima ed a confrontarsi in modo positivo con le proprie insicurezze… il tutto giocando!

Che cos’è Scratch e come funziona?

Scratch è il linguaggio di programmazione grafico a blocchi più diffuso al mondo creato dal gruppo Lifelong Kindergarten del MIT Media Lab; è un linguaggio pensato per imparare il coding a partire dalla scuola primaria ma utilizzabile a qualsiasi età, data la sua semplicità e immediatezza.

Lo scopo del gioco è assemblare le istruzioni (scripts) sotto forma di blocchetti colorati nella schermata principale (STAGE), per guidare i personaggi del gioco (SPRITES) facendoli muovere ed agire, creando così delle storie interattive.

Perché usiamo Scratch per insegnare il coding alla Primaria?

Scratch, oltre ad essere un gioco disponibile gratuitamente online, è uno dei sistemi migliori per insegnare il coding ai bambini delle elementari, perché è semplice ed intuitivo anche per chi non ha grande dimestichezza con la tecnologia. Basta infatti trascinare ed assemblare tra loro i blocchi di istruzione per realizzare immediatamente un semplice progetto già funzionante.

Tuttavia, aumentando la capacità dei piccoli utenti di combinare tra loro i blocchi precompilati e di crearne a loro volta di nuovi ed originali, Scratch consente anche di creare progetti di una certa complessità, il cui unico limite è la fantasia e la creatività!

Come iniziare con Scratch?

Consultando il sito ufficiale di Scratch potrete accedere a tanti progetti già realizzati e alle informazioni essenziali su questo linguaggio di programmazione per bambini di ogni età.

Questo breve tutorial del nostro formatore di coding Emanuele Consoli vi spiega invece come creare un account su Scratch in poche mosse… adesso tocca a voi!

 

Riferimenti:

https://www.wired.it/economia/business/2017/04/11/verona-bocconi-inglese-coding/

https://www.agendadigitale.eu/scuola-digitale/charles-ada-alan-pensiero-computazionale-classe/

https://www.donnamoderna.com/news/societa/corso-di-coding-programmazione-cos-e-perche-serve

https://www.microninja.me/scratch-linguaggio-programmazione-bambini/

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