Contenere l’aggravamento causato dalla pandemia

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Pochi giorni fa l’ente incaricato della valutazione, Human Foundation, ha inviato il report sulla valutazione d’impatto del Progetto Stelle di Periferie. Come si legge sul report stesso “l’obiettivo più generale della ricerca valutativa relativa ai progetti finanziati con il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, gestito dall’impresa sociale Con i Bambini, secondo cui «l’obiettivo della valutazione è fornire strumenti conoscitivi per imparare dall‟esperienza e migliorare, in una fase successiva, il disegno degli interventi (…)».

L’analisi svolta dai ricercatori ha inteso misurare l’impatto del progetto sulla povertà educativa minorile, e in particolare sul fenomeno dell’abbandono scolastico, attraverso diverse dimensioni:

  • l’ambiente classe,

  • la motivazione nel frequentare la scuola,

  • il benessere scolastico,

  • la percezione del quartiere,

  • le relazioni personali,

  • il rendimento scolastico.

Il parere finale sugli effetti degli interventi nel complesso è positivo. Di seguito alcuni spunti tratti dal report.

Risultati contro la povertà educativa

Senza dubbio il progetto, attraverso le varie attività implementate, ha attivato processi e dinamiche che, seppur in uno stato ancora embrionale, non possono che arricchire le vite degli studenti coinvolti, in particolare attraverso il supporto allo studio e l’apertura pomeridiana della scuola, i laboratori di gruppo per la formazione di un gruppo classe coeso, le attività di messa in sicurezza della scuola e le uscite nel quartiere.”

Scendendo più nel dettaglio, il progetto Stelle di periferie risulta abbia avuto un impatto positivo in particolare sui fattori ambiente classe, benessere scolastico e relazioni personali, mentre sulla percezione del quartiere l’impatto rilevato, statisticamente nullo, va considerato “parimenti importante e positivo poiché l’intervento ha esercitato un’azione protettiva nei confronti dei ragazzi del gruppo progetto evitando che peggiorassero ulteriormente, come avvenuto nel gruppo di controllo”.

Per quanto riguarda il rendimento scolastico, leggiamo nel report di Human Foundation che “l’intervento ha agito sul rendimento (relativamente al voto generale finale e a quello di matematica) dei ragazzi del gruppo sperimentale delle scuole secondarie inferiori come fattore di contenimento di un peggioramento che ha comunque coinvolto in misura maggiore anche il gruppo di controllo.”

Positivo anche il feedback, raccolto dai ricercatori, dai dirigenti scolastici e dal corpo insegnanti: “Le attività del progetto hanno permesso ai docenti di approfondire la questione della povertà educativa e hanno fornito loro strumenti per un lavoro di prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica. Inoltre, l’intervento ha agevolato la comprensione dei ragazzi e delle dinamiche del gruppo classe da parte dei docenti e hanno migliorato la comunicazione tra questi ultimi e le famiglie. Nel complesso, i docenti ritengono che le attività alle quali hanno partecipato siano state efficaci nel contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa.”

Abbiamo vinto contro la pandemia  🙂

L’analisi accurata permette al valutatore di offrire anche delle raccomandazioni per migliorare l’implementazione di un futuro intervento. Viene proposto di

  1. differenziare maggiormente le attività destinate alle classi delle scuole superiori di primo grado da quelle destinate alle classi delle scuole superiori di secondo grado
  2. di informare e sensibilizzare maggiormente le famiglie rispetto alle attività messe in campo.

Nelle conclusioni Human Foundation ha evidenziato che il progetto ha svolto “una funzione di contenimento e di protezione rispetto alla situazione aggravata dalla pandemia. In tal senso, è ipotizzabile che senza il progetto, le conseguenze dell’emergenza sanitaria avrebbero inciso maggiormente, naturalmente in senso negativo, sul fenomeno della povertà educativa.”

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