I problemi della scuola e le risposte della comunità educante

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Gli operatori del Progetto Stelle di Periferie vanno a scuola tutti i giorni, si trovano così a vivere molti problemi della scuola italiana. Prima di tutto le difficoltà legate alle carenze degli edifici.

Anche quest’anno, d’altronde, l’avvio dell’anno scolastico era stato accompagnato da appelli e allarmi, in particolare da parte dell’Associazione Presidi del Lazio e del sindacato CGIL, secondo cui numerosi istituti presentano problemi strutturali (nel 2018 fu detto addirittura 8 scuole su 10).

Problemi della scuola all’avvio di anno scolastico

Questa realtà interessa anche Stelle di Periferie. Il progetto infatti ogni giorno ha a che fare con la quotidianità delle cinque scuole coinvolte. Oggi vi raccontiamo allora i primi mesi dell’anno scolastico all’IC Donati, che sono stati, diciamo così, rocamboleschi. Parliamo in particolare della succursale di via Taggia, la scuola media Alberto Sordi, in cui si svolgono le nostre attività.

Alla riapertura a settembre, la scuola si è trovata ad affrontare una vera e propria emergenza guano. Un’ampia comunità di piccioni si era insediata in una sorta di sotto tetto rimasto dopo il termine di alcuni lavori di ristrutturazione che avevano avuto luogo durante l’estate. Da lì i volatili avevano invaso la scuola, che ha dovuto chiudere alcuni giorni per disinfestazione e gestire due casi di salmonellosi tra gli alunni.

Si è temuto che le attività del Progetto dovessero spostarsi in altra sede, complicando moltissimo il coinvolgimento dei ragazzi destinatari del progetto, in particolare di quelli seguiti dall’anno scorso. Con l’impegno di tutti l’emergenza è rientrata. La scuola ha riavviato lezioni e iniziative e tutte le azioni di Stelle di Periferie si sono attivate, escluso lo sport gratuito, il basket. Questo non inizierà prima di gennaio, perché la scuola deve sostituire i canestri, al momento inutilizzabili.

Più alleanze per un obiettivo comune

La scuola ha carenza di aule e di supporti tecnici, cosa che ha comportato già nel corso dello scorso anno scolastico alcuni aggiustamenti. Storicamente molti docenti rispondono alle difficoltà con un grande impegno personale, e con l’attuazione di iniziative didattiche nel pomeriggio grazie ai PON. Queste proposte l’anno scorso hanno affiancato le attività del Centro di Aggregazione Scolastica di Stelle di Periferie, rendendo necessario tanto dialogo e coordinamento: un’opportunità per costruire rapporti e alleanze tra i nostri operatori e gli insegnanti.

I ragazzi ad alto rischio di dispersione scolastica in questa realtà sono molti, e i nostri psicologi si relazionano costantemente con gli insegnanti e in particolar modo con il coordinatore di classe: si tratta del professore di riferimento del progetto per ciascuna classe coinvolte. Gli insegnanti vengono intercettati nei corridoi, al cambio dell’ora, negli spazi dedicati al ricevimento e in ogni occasione possibile. L’esperienza dello scorso anno infatti ha insegnato che l’ambito del Consiglio di Classe non è sufficiente per offrire feedback e creare strategie condivise.

Nonostante i problemi della scuola, Stelle di Periferie ha ben avviato sia le attività curricolari che quelle pomeridiane. I ragazzi che frequentano il C.A.S. sono già una decina e gli operatori sono sempre più esperti nel cogliere necessità ed esigenze di genitori e insegnanti. L’obiettivo è dare ai ragazzi delle opportunità in più, per stare bene e per mettere a frutto al massimo i propri anni sui banchi.

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