Palermo: Scuole aperte e condivise in quartieri di periferia

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Giovedì 28 ottobre, nell’auditorium del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “Danilo Dolci” di Palermo, si è tenuto l’incontro Scuole aperte e condivise in quartieri di periferia, rivolto a dirigenti e insegnanti del territorio di Brancaccio e quartieri limitrofi. 

Un confronto tra istituzioni, scuole e Terzo settore, per condividere le buone pratiche dei vari istituti scolastici sul modello della scuola aperta, con particolare attenzione alle condizioni di sostenibilità e replicabilità, ma anche alle possibili soluzioni da mettere in atto per risolvere le criticità organizzative e amministrative e coinvolgere le comunità locali nella realizzazione effettiva di questo modello.  

All’incontro, organizzato da Al Revés in rete con Beyond Lampedusa, hanno partecipato l’Assessore regionale all’istruzione e alla formazione Roberto Lagalla, i dirigenti  scolastici Matteo Croce (Liceo Linguistico e delle scienze Umane Danilo Dolci, Brancaccio), Fabio Passiglia (Liceo Scientifico Statale “Ernesto Basile”, quartiere Brancaccio), Angela Mirabile (Istituto Comprensivo Statale “Giuseppe di Vittorio”, quartiere Roccella), Antonella di Bartolo (Istituto Comprensivo Statale “Sperone-Pertini”, quartiere Sperone) insieme ad altri docenti e referenti. 

Durante l’incontro sono stati presentati i primi dati grezzi della ricerca-intervento condotta da Al Revés in collaborazione con il Prof. Michele Mannoia del corso di laurea magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali dell’Università di Palermo. 

La ricerca, che si inserisce all’interno del progetto Sprint!, intende analizzare gli interventi attivati da alcune scuole di Palermo, al fine di mettere a sistema quelli in grado di soddisfare alcuni importanti bisogni del territorio. In particolare, il progetto promuove un’alleanza tra la scuola, famiglie e attori del territorio, finalizzata non solo al contrasto della povertà educativa dei minori e alla prevenzione di alcune forme di disagio minorile, ma anche la creazione di vere e proprie “comunità educanti” in seno alle quali i ragazzi possano sviluppare opportunità educative, integrate e complementari all’offerta didattica curriculare. 

La ricerca è stata condotta secondo un approccio quali-quantitativo che prevede la somministrazione di questionari, interviste e focus group, per raccogliere dati empirici ma anche visioni, sogni e prospettive dei diversi quartieri. L’occasione ha aperto spazi di riflessione e confronto, ma anche nuove piste di collaborazione futura. 

“Sprint! La scuola con una marcia in più” è una proposta sperimentale in ambito educativo selezionata dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziata da Fondazione Snam.

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