Intervista a Rosaria Ruggieri, Direttrice Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Ragusa
di fondazionedicomunitavaldinoto
“Sprigiona il tuo cuore” è un progetto triennale, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, mira a sostenere i minori con genitori che si trovano in stato di detenzione o in misura alternativa, attraverso attività di supporto psico-sociale, laboratori e attività sia all’interno che all’esterno degli istituti penitenziari. Siamo oggi in compagnia di Rosaria Ruggieri, Direttrice dell’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Ragusa.
- Direttrice, in che modo l’Ente che Lei rappresenta potrebbe contribuire concretamente al raggiungimento di questi obiettivi?
Nella prativa operativa dell’UEPE si tende costantemente a raggiungere gli obiettivi richiamati dal progetto Sprigiona il tuo cuore, nonostante il limite di intervenire in modo diretto nei confronti dei minori, dovuto allo specifico mandato istituzionale. Nel nostro modello, la presa in carico della persona adulta sottoposta a misura alternativa alla detenzione, per il periodo pari alla condanna penale da eseguire, impone la necessità di indagarne la storia personale e giuridica, ma anche la globale situazione di vita, al fine di ridefinire una progettualità mirata al superamento dei fattori di rischio che hanno generato il reato e le sue conseguenze nelle diverse aree di funzionamento, tra le quali quella dell’affettività. Poiché i legami affettivi nella vita di un condannato possono rappresentare punti di forza o di debolezza e possono condizionarne il benessere generale, si presta attenzione a tale sfera. In particolare, la presenza di figli minori nei nuclei familiari è tra gli elementi imprescindibili del trattamento rieducativo e richiede di accertare se la capacità della persona di farsi carico della genitorialità sia adeguata o, invece, debba essere supportata e/o implementata. L’UEPE investe nell’empowerment della genitorialità con interventi individualizzati di sostegno educativo e psicologico rivolti ai condannati, ed ai loro partner quando possibile, con attività laboratoriali di gruppo, con richieste di intervento ai servizi sociali territoriali. Le risorse del progetto Sprigiona il tuo cuore potranno fornire utili supporti per la messa in campo di ulteriori e più efficaci strategie educative rivolte ai minori in difficoltà con cui veniamo in contatto attraverso il genitore.
- Che tipo di ricadute potrà avere il progetto a livello sociale sulla comunità del territorio di Sua pertinenza?
Le azioni previste da questo progetto possono contribuire a ridurre l’instaurarsi di forme di disagio relazionale e sociale nell’infanzia e nell’adolescenza. Permettono, quindi, di intervenire in un’ottica di prevenzione primaria e di sostenere quei percorsi di crescita che risentono delle fragilità presenti nel nucleo familiare di appartenenza.
- Quanto è importante “trattare” le vittime indirette, nello specifico caso i figli, in un percorso di riabilitazione detentiva?
Rappresenta la possibilità di garantire i diritti del minore ad una sana crescita. La detenzione o la restrizione della libertà di un genitore mettono in crisi la relazione affettiva e possono causare sofferenze psichiche in età evolutiva. La detenzione carceraria può perfino spezzare la relazione affettiva al punto da non ristabilirsi dopo il rientro in famiglia del genitore assente per lungo tempo (è ricorrente che il genitore detenuto non sappia riconquistare, alla scarcerazione, la relazione con figli sotto il profilo dell’autorevolezza, della fiducia e della significatività); le misure alternative, soprattutto la detenzione domiciliare, oltre agli effetti stigmatizzanti, limitano il genitore ristretto nella possibilità di esercitare in modo pieno il ruolo genitoriale e possono rendere vulnerabile l’intera dinamica di vita della famiglia.
- Quanto e come il crimine di un genitore pensa possa ricadere sul figlio a livello culturale e sociale?
Il crimine, nei nostri territori, è fortemente connesso alla marginalità sociale, alla povertà culturale, economica, cognitiva ed educativa; talvolta rappresenta la principale fonte di sostentamento per i nuclei familiari interessati e si caratterizza, per chi lo perpetra, quale professione in carriera. Fa parte, dunque, dello stile di vita e ne caratterizza i valori e le aspirazioni, limitando la prospettiva dell’emancipazione e dell’inclusione sociale. Ne deriva una trasmissione intergenerazionale ed una limitazione all’opportunità per i figli minori di accedere all’istruzione, allo sport, alle esperienze di socializzazione in ambienti che possano favorire l’espressione attitudinale (arte, musica, interessi di studio, …), con conseguenze tendenzialmente inevitabili sul futuro benessere occupazionale e sociale.
- Come arginare tale situazione per evitare fenomeni di marginalità?
E’ importante prevedere azioni di sostegno all’infanzia e all’adolescenza per favorire la regolare frequenza scolastica dei minori, ridurre l’abbandono scolastico e gli effetti traumatici delle esperienze di esclusione in età scolare; è importante, inoltre, prevedere luoghi di aggregazione per studio, socializzazione, sport, attività musicali e artistiche, con accesso gratuito. Le azioni finalizzate alla prevenzione del disagio minorile e adolescenziale devono certamente integrare percorsi di sostegno alla genitorialità al fine di dotare le famiglie di mezzi e strumenti educativi idonei a rafforzarne le competenze.
- Concludendo le chiedo, quanto ritiene sia importante creare una rete sia tra istituzioni ed enti del Terzo Settore, sia all’interno del TS tra i soggetti che in esso operano, al fine di creare e potenziare rapporti collaborativi ed opportunità?
Ritengo importantissima la costruzione di una rete interistituzionale integrata con enti del Terzo Settore qualificati, quale strategia utile a predisporre quel necessario campo largo in cui poter realizzare azioni trasversali, specialistiche e multidisciplinari, da mirare al contesto territoriale in cui si intende riparare il tessuto delle relazioni familiari e sociali.
Ti potrebbe interessare
I numeri della detenzione
di fondazionedicomunitavaldinoto
Nel dibattito sulla giustizia e sulle condizioni carcerarie in Italia, i numeri offrono uno spaccato chiaro e spesso allarmante della situazione attuale....
Carta dei diritti e dei doveri dei detenuti e degli internati
di fondazionedicomunitavaldinoto
Foto By Pixels Carta dei diritti e dei doveri dei detenuti e degli internati La Carta dei diritti e dei doveri dei...
Che cos’è la povertà educativa minorile?
di fondazionedicomunitavaldinoto
Stando alla definizione che ne da Save the Children, la POVERTA’ EDUCATIVA MINORILE «indica l’impossibilità per i minori di apprendere, sperimentare, sviluppare...