L’azione nel carcere di Secondigliano e il Covid-19

di

Uno spazio per noi” è l’azione che svolgiamo all’interno del Carcere di Secondigliano.

Una separazione nella separazione: questo è il Covid-19 per le operatrici e le famiglie del progetto S.P.E.R.A. L’imprevedibilità legata ai ritmi dei colloqui nel nostro spazio nel carcere ha ceduto repentinamente il posto ad altro. Disorientamento, incomprensione,  confusione… e, alla fine, siamo arrivati ad un totale black-out. Ancora oggi, quell’imprevedibilità ci risulta come “l’oasi nel deserto”.

In assenza della sorgente viva che alimentava il progetto, nutrito di esperienze, storie, emozioni e incontri, quale passo compiere? Alimentare il deserto o mantenere viva la sorgente? S.P.E.R.A. ha dato risposta alla seconda domanda, re-inventandosi.

Grazie all’utilizzo di piattaforme social e WhatsApp, il virtuale è diventato strumento di incontro: un ponte tra noi e le famiglie.

Rispettando i 3 giorni settimanali delle attività all’interno del carcere, abbiamo mantenuto lo sportello di ascolto e lo spazio bimbi. Le operatrici, attraverso videochiamate e video-tutorial, incontrano i nuclei familiari per dare una nuova veste al supporto, al sostegno e all’ascolto. Questo momento delicato rappresenta non solo la distanza delle famiglie al progetto, ma soprattutto le stesse dai loro familiari ospiti della comunità penitenziaria.

Gli spazi virtuali si sono attivati da circa 2 settimane e la risposta delle nostre donne è più che soddisfacente. L’inizio è avvenuto con un Toc-Toc senza preavviso: squilla il cellulare… Chiamata in corso… Connessione… SORPRESA!!! Ed è così che si contaminano piacevolmente i mondi privati ed essenziali, nostri e loro. A fare da sfondo, non ci sono più le mura grigie del carcere di Secondigliano, bensì i colori caldi delle abitazioni, l’arredamento che racconta qualcosa in più di loro, ma anche di noi.

Se volessimo trovare un lato positivo di questa distanza forzata è proprio questo: entrare virtualmente nei diversi porti sicuri e intimi, che sono la casa di ognuno di noi. Posti, in cui si condivide l’accoglienza e la comodità di non sentirsi estranei, ma tutti componenti della Grande e Meravigliosa Famiglia S.P.E.R.A..

Maria e Clelia

Regioni

Ti potrebbe interessare

Relazione ed educazione e ai tempi del Covid

di

“Relazione” ed “educazione” per noi sono due termini strettamente connessi… L’Econido Dallo scorso 5 marzo, però, tutto è cambiato, la relazione è...

“Uno spazio per noi” nel Carcere di Secondigliano – l’operatrice racconta

di

Sorrisi e speranze di chi ha gli affetti “reclusi” Guarda oltre… Oggi, avendo la possibilità di scrivere, vorrei cogliere l’occasione per condividere...

Le mamme e il loro bisogno di essere ascoltate…

di

Le mamme del progetto S.P.E.R.A. a Mercato San Severino sono mamme che hanno bisogno di essere ascoltate, così come tutte le mamme…...