Spazio di Opportunità… Verso l’infinito e oltre!

di

RIFLESSIONI SEMISERIE  SULL’EDUCAZIONE AI TEMPI DEL COVID-19

(1°puntata)

 

“Ground Control to Major Tom (ten, nine, eight, seven, six)

Commencing countdown, engines on (five, four, three)”

David Bowie, Space Oddity

 

Dieci, nove, otto, sette… i numeri ci servono per contare, per orientarci e, a volte, per dare valore alle cose. Altre volte, come per il Maggiore Tom, lo scorrere rappresenta il segnale di Via, una spinta per scattare in avanti, per lanciarsi nel vuoto, nello Spazio.

Partiamo dai numeri. 

Il 1 Febbraio 2020 viene inaugurato lo Spazio di Opportunità (SdO). Prima di quella data gli educatori dello SdO hanno lavorato molto in termini di mappatura del territorio, al fine di conoscere il contesto territoriale adiacente, e per stabilire connessioni: con le agenzie educative, con le realtà associative, con le famiglie, con i commercianti, con gli studenti, con i residenti dello stabile all’interno del quale è inserito lo SdO. L’inaugurazione è stata una festa ma ha anche  mostrato i frutti del lavoro fatto in precedenza, evidenziando il carattere processuale del lavoro educativo: tutte le connessioni stabilite in precedenza hanno contribuito alla realizzazione di esibizioni di break dance; di laboratori di stampante 3d; mostre fotografiche; performance artistiche; creazione di podcast radiofonici; ecc.. 

Sei, cinque, quattro… dall’apertura dello SdO – che è avvenuta in maniera sperimentale durante il periodo delle vacanze natalizie, allo scopo di offrire al territorio un presidio educativo in un periodo nel quale le agenzie scolastiche ed educative sono chiuse – alcuni giovani hanno iniziato a frequentare lo SdO. Dopo l’inaugurazione a questi si sono aggiunti molti altri giovani e, nel giro di un paio di settimane,  lo SdO era frequentato giornalmente da 20/30 ragazzi/e.

Le sale lettura venivano usate in autonomia da diversi studenti, molti utilizzavano le postazioni internet per le loro ricerche; altri studenti richiedevano dei piccoli aiuti agli educatori o a un gruppo di volontari, alcuni dei quali ex insegnanti, che hanno deciso di mettersi in gioco e offrire le loro competenze. All’interno dello SdO, grazie alle tante sale a disposizione, si potevano svolgere diverse attività, anche nello stesso momento: giochi; web radio; ciclofficina; laboratori artistici espressivi; laboratori scientifici; ecc.. 

Il primo DPCM, firmato dal presidente Conte, che introduce misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, è datato 23 febbraio 2020. In ottemperanza ad esso lo SdO chiude. Riaprirà poco dopo per qualche giorno e chiuderà definitivamente a seguito del DPCM del 4 marzo, e  dei successivi.  

In questo periodo, oltre alle preoccupazioni relative al diffusione  del virus, gli educatori si sono trovati un po’ smarriti e hanno iniziato a riflettere sulla necessità di realizzare delle attività caratterizzate da un certo grado di socialità, in tempi di, legittimo, distanziamento sociale.

Tre, due, uno, zero… lo Spazio nello spazio, o meglio nell’etere. Siamo partiti con l’esigenza di stabilire connessioni nel territorio, siamo arrivati all’esigenza di stabilire connessioni in territori inesplorati: lo spazio. E per muovendoci all’interno di esso abbiamo iniziato a usare mezzi di “trasporto”, come le piattaforme.

La volontà di rimanere in relazione con i giovani e loro famiglie, di poter arrivare anche al di là delle costellazioni conosciute, per poter offrire dei momenti di socialità anche a ragazzi e ragazze che non frequentavano fisicamente lo SdO, ci ha fatto salire sulla nostra personalissima navicella spaziale e siamo partiti. Tre, due, uno, zero!

………………………….Pronti? “Pronto”? …………………………………………………

Abbondanza di telefonate: esplosione di umanità terrena, in quarantena!

Le famiglie raggiunte telefonicamente sono state contente di ricevere una chiamata anziché una comunicazione scritta e anonima: diversi genitori hanno condiviso sia lo stato d’animo dei loro nuclei che alcune considerazioni di questo momento storico particolare. 

Incredibile: allo Spazio di Opportunità gli educatori non hanno fatto in tempo a incontrare tutti i genitori, ma il fatto di sentirsi nello spazio virtuale, oggi, accorcia tutte le distanze; dunque…come se il genitore che risponde “pronto?” fosse già stato visto o addirittura  conosciuto. Spaziale, non mancano commenti positivi rispetto alle fresche relazioni dei figli nei confronti dello Spazio. Chissà se avessimo potuto cogliere questi elogi, senza questo distanziamento.

Lo scenario è vario e colorato: chi segue i ragazzi passo passo tra lezioni e attività inventate per passare il tempo, chi organizza lo spazio scolastico e il resto della giornata dei figli dal lavoro, chi sa a malapena cosa fanno i ragazzi durante la propria assenza, chi non lo sa nonostante stia facendo smart working nella stanza accanto, chi non dispone nemmeno di un PC a famiglia, chi non ha banda, chi non ha la percezione reale dell’obbligo scolastico e non riesce a far fronte alle richieste della scuola, chi non ha gli strumenti per capire cosa sta succedendo e cosa potrebbe fare per aiutare i figli adolescenti o bambini che siano in questa solitudine spaziale.

Sospeso tutto: scuola, lavoro, attività sportive, passioni con gli amici, uscite in compagnia, uscite da soli, biblioteche, strade..tutti sospesi..in assenza di gravità.

A fine marzo i ragazzi erano tutti entusiasti di poter far parte di un Sdo virtuale, l’idea che le puntate del centro di aggregazione continuassero aveva smosso il loro letargo cominciato un mese prima. Erano carichi! Potersi rivedere, sentire, scambiare chiacchiere e giocare insieme allietava i loro pensieri. Non avevano granché da raccontare a quel tempo (fase #io resto a casa).. sembrava tutto stesse diventando normale nella loro quotidianità, noia compresa. 

Evviva! Sdo riapre, più o meno! grande! vi aspettiamo!!

Inizialmente si, appena lanciato il razzo (6 Aprile) tutti si preparano per lo spettacolo intergalattico, educatori compresi. Wooooooowwww! Ci siamo!

Ma cosa deve accadere esattamente? Cosa può accadere? Presentazioni con parrucca per sdrammatizzare, video buffi per invitare, proposte di attività, idee, richieste, mega gioco a punti per aggiungere un po’ di brio.. ma quanti stimoli al giorno sullo schermo? Lezioni on line, compiti, di nuovo interrogazioni on line, danza, basket, calcio, scout, cricket, golf, pallavolo, go-cart on line, giochi di società on line, crépe e crescente on line, video contest on line… bastaaa! 

Tutti saturi! Anche troppo on line!  Finita la benzina… rientro per farsi domande, mettere ordine alle risposte e sistemare le idee. 

-STAY TUNED-

 

 

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