Progetto Spacelab: il viaggio spaziale non si ferma

di

L’emergenza Coronavirus

È una situazione difficile quella in cui il progetto “SpaceLab – Laboratori di comunità educante ed inclusiva”, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, si è trovato ad operare,  in uno dei territori maggiormente colpito dall’epidemia. In una comunità territoriale che si  è trovata a fare i conti con un lungo periodo con scuole chiuse e la prescrizione del distanziamento fisico. C’è stato smarrimento, incertezza, paura.  Interventi avviati che improvvisamente si sono interrotti, attività programmate divenute improvvisamente irrealizzabili.

Impossibile trovarsi, fare riunioni, incontrarsi per discutere di prospettive e alternative. Difficile interloquire con enti locali, giustamente coinvolti nella gestione dell’emergenza sanitaria. Complicato interagire con le scuole, private dall’oggi al domani del loro più grande strumento: la relazione con i ragazzi. Nonché alle prese con l’urgenza di mettere in campo un modo totalmente nuovo di fare didattica.

Il tutto in un clima caratterizzato dal suono incessante delle ambulanze e dalle continue notizie del ricovero di un conoscente, un parente, un collega.

La ripresa del viaggio

Ma, dopo lo smarrimento iniziale, il viaggio è ripreso.  Con la consapevolezza della necessità di mettersi in gioco a supporto delle scuole e del territorio. Coscienti del rischio che la situazione drammatica che si stava vivendo potesse sfociare anche nell’abbandono del percorso scolastico da parte dei ragazzi più fragili e con meno strumenti per affrontare l’isolamento e la didattica a distanza. Consapevoli della necessità di mettere in capo risorse per alleviare la percezione di solitudine di studenti e famiglie.

Gli interventi a distanza

Sono diversi gli interventi a distanza già attivati:

  • sportelli di ascolto, in cui attraverso Whatsapp, Skype, Google Meet i ragazzi possano mettersi in contatto con educatori e psicologi che hanno già conosciuto all’interno della propria scuola;
  • incontri pomeridiani in piccoli gruppi: spazi compiti a supporto dell’apprendimento, ma anche laboratori e momenti di incontro, volti a sostenere la motivazione, affrontare le criticità, riorientare i percorsi;
  • Interventi di supporto personalizzati per ragazzi segnalati dalle proprie scuole perché persi di vista o  in difficoltà con la didattica a distanza;
  • interventi di mediazione culturale per supportare famiglie di origine non italiana segnalate dalle scuole nell’accedere alla didattica a distanza;
  • Incontri di formazione a distanza per genitori, per sostenere le famiglie e favorire il confronto;
  • Esperienze laboratoriali on line volte ad orientare i ragazzi delle medie nella scelta del percorso scolastico successivo;
  • attivazione di un canale youtube, con alternarsi di dirette e di video tutorial che proporranno attività per e con i ragazzi di medie e superiori. Uno spazio in cui i ragazzi saranno protagonisti e in cui potranno discutere, confrontarsi, mettere a disposizione di altri pari le proprie capacità e competenze. Perché va tenuto conto che un dato forte che è emerso nella situazione di emergenza è la capacità di resilienza dei ragazzi e la loro disponibilità nel mettersi in gioco.

Una nuova sfida

E ad un’altra grande sfida il progetto sta lavorando: capire come poter essere di supporto alle attività per il periodo estivo attivate da enti locali, oratori, realtà educative.  Gli interventi aggregativi estivi “classici” (CRE, GREST, ecc.) non potranno essere realizzati, ma è indispensabile pensare a esperienze che promuovano socialità, appartenenza, relazione. Esperienze che rimettano i ragazzi al centro e che ne valorizzino l’impegno, le capacità, le competenze. SpaceLab sta lavorando con altri interlocutori istituzionali e non del territorio per disegnare nuove forme, nuove opportunità.

Regioni

Ti potrebbe interessare

Al via il progetto SpaceLab

di

45 partner tra scuole, cooperative sociali, enti locali, associazioni del territorio, 5 Ambiti territoriali della provincia di Bergamo, quasi 14.000 studenti, oltre a genitori,...

SPORT E POVERTÀ EDUCATIVA – 1° puntata

di

Secondo la classificazione di Save the Children sono in povertà educativa i minori tra 6 e 17 anni che non vanno a...

Formazione per educatori, insegnanti, volontari,…

di

Con il covid tutte le attività hanno subito un rallentamento se non una chiusura e anche noi, operatori sociali, insegnanti, volontari, abbiamo...