Nella biblioteca del Centro S.O.S libri per l’infanzia liberi da stereotipi

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Basta timorose principesse e valorosi cavalieri. Al Centro S.O.S. Sostegno Orfani Speciali, che aprirà il 16 novembre in via Nota 5 a Torino, sta nascendo una biblioteca di libri per l’infanzia liberi da stereotipi sul maschile e sul femminile. Testi che promuovono una cultura della parità, fondamentale per fermare alla radice la violenza di genere.

Nello scaffale non poteva mancare “Il Pianeta Stravagante”, il primo albo illustrato pubblicato dalle edizioni Giralangolo nella collana Sottosopra interamente dedicata all’abbattimento degli stereotipi di genere.

Dal pianeta Glatifus allievi e allieve della scuola glatifusiana scrutano la Terra per cercare di rispondere alla domanda del loro maestro: qual è la differenza tra maschi e femmine? Un vero rebus perché il maestro smonta, ad una ad una, tutte le loro risposte: non è vero, ad esempio, che solo le bambine hanno i capelli lunghi o portano le gonne. E neppure che i maschi non piangano mai. La risposta giusta la trovano guardando una bimba e un bimbo nudi sotta la doccia: hanno corpi differenti.

Il Pianeta Stravagante – spiega la pedagogista Irene Biemmi curatrice della collana è nato dalla esperienza di una maestra di un piccolo paese francese che aveva fatto la stessa domanda alla sua classe. È un testo che aiuta a capire la differenza tra sesso e genere. Tra differenza sessuale e differenza di genere. La prima è definita dalla biologia, la seconda dai processi di formazione e socializzazione dei modelli culturali”.

Gli albi illustrati e i libri per l’infanzia, che si stanno raccogliendo negli scaffali del centro, sono materia di studio nei corsi di formazione, tenuti da Irene Biemmi, per la comunità educanda e previsti dal progetto S.O.S..

Ma non solo: la biblioteca ospiterà presto anche laboratori di lettura per bambini e bambine e le loro famiglie.

Sostenere la parità tra i generi, contribuire ad abbattere gli stereotipi, le discriminazioni che alimentano la violenza è, insieme al sostegno degli orfani e delle orfane di femminicidio, l’obiettivo del progetto S.O.S..

Perché domani non ci siano più orfani di femminicidio.

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