A SUSA (TO), I MIGLIORI FORMATORI E ISTRUTTORI DA TUTTA ITALIA PER IL PROGETTO “SCACCHI METAFORA EDUCATIVA”

di

Il Castello di San Giorio

Da lunedì 7 a giovedì 10 settembre, la formazione degli operatori che lavoreranno per tre anni nelle scuole di 14 regioni, con la guida del Centro Sportivo Educativo Nazionale e la gestione tecnica della società sportiva Alfiere Bianco.

 

Quattro giorni di alta formazione didattica e scacchistica, da lunedì 7 a giovedì 10 settembre, al castello di San Giorio (Il Feudo) di Susa.

Protagonisti i formatori di Scacchi Metafora Educativa (Sme), il progetto triennale di didattica scacchistica selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, di cui è capofila il C.S.E.N. – Centro Sportivo Educativo Nazionale, che chiameranno a raccolta una cinquantina di istruttori dalle quattordici regioni italiane aderenti all’iniziativa.

Ad aprire i lavori interverrà Andrea Bruni, responsabile nazionale dei progetti  C.S.E.N., anche nel 2020 primo ente di promozione sportiva in Italia, con oltre un milione e 600 mila soci su tutto il territorio nazionale, che con questo progetto ha avviato un importante collaborazione con i migliori professionisti del settore scacchi ed è riuscito a dare gambe ad un progetto di ampio respiro educativo con i minori e le loro famiglie. Sul piano formativo, il corso sarà riconosciuto dal C.S.E.N. per il rilascio del tesserino tecnico del settore.

Una sorta di Scuola di alto perfezionamento educativo finalizzata a fornire agli operatori scolastici gli strumenti didattici per trasformare gli scacchi in una straordinaria occasione di promozione sociale, con il coinvolgimento di oltre diecimila studenti dalla prima elementare alla terza media e un investimento complessivo superiore ai 2 milioni e 200 mila euro.

A Susa verranno formati gli istruttori che dal prossimo gennaio agiranno in prima persona nelle scuole del Progetto Sme, tra i quali pluricampioni nazionali di scacchi, come Mariagrazia De Rosa, Eugenia Di Primio e Antonio Lapenna.

«Vogliamo che i nostri istruttori – spiega Alessandro Dominici, presidente di Alfiere Bianco e responsabile della formazione del Progetto Sme – non si domandino cosa possono fare le scuole per gli scacchi, ma cosa possono fare gli scacchi per la scuola. In questi anni abbiamo sperimentato e affinato insieme agli insegnanti metodi di didattica scacchistica validati a livello scientifico e che ora intendiamo riprodurre su larga scala per la prima volta in Italia attraverso il Progetto Sme. E’ stato dimostrato che gli scacchi possono far “crescere” tutta la classe, migliorare il rendimento nelle materie ordinarie e, soprattutto, attivare dinamiche aggregative inter-generazionali di evidente efficacia e questo è il nostro obiettivo».

Ai sei titolari del corso (le gemelle Claudia e Irene Pulzoni, Alessandro Dominici, Sebastiano Paulesu, Lexy Ortega e Pierluigi Piscopo, questi ultimi due rispettivamente già campione italiano assoluto e giocatore della nazionale azzurra di scacchi alle Olimpiadi di Torino), che si occuperanno di giocomotricità su scacchiera gigante, protocollo “Castle” per la scuola primaria, protocollo per la scuola secondaria inferiore e club di scacchi in orario extra-scolastico, si affiancheranno diversi esperti, tra cui Silvano Brunelli e Silvana Tiani del Centro Studi Podresca e Stefano Armenia del System Dynamics Italian Chapter (Sydic).

«Se il tema scacchistico sarà rendere tutti in grado di seguire le attività, offrendo altresì occasioni di approfondimento a chi vuole andare oltre l’orario scolastico – osserva Dominici -, attraverso il Centro Studi Podresca il tema educativo sarà insegnare agli istruttori a diventare educatori, a creare un ponte di comunicazione con gli allievi. Allo stesso modo, sarà importante applicare in esclusiva per i ragazzi delle Medie il protocollo del Sydic sul pensiero sistemico, prospettando l’approccio valutativo degli scacchi come elemento di utilità nel rapporto con la vita quotidiana».

In primo piano anche l’apporto “accademico”, con l’intervento di Davide Della Rina dell’Università di Torino e di Gianluca Strada dell’Associazione per lo sviluppo della valutazione e l’analisi delle politiche pubbliche (Asvapp) su come gestire la raccolta dati (somministrazione test e questionari) per analizzare l’impatto del Progetto a livello educativo e sociale.

Una speciale seduta sarà dedicata alle precauzioni generali anti Covid da adottare a scuola.

La prima giornata del corso si svolgerà al ristorante Cantine Meana di Susa, mentre dal secondo al quarto giorno si proseguirà nel castello di San Giorio, sempre a Susa.

Il Castello

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